INTERPELLANZA 2/02948 presentata da TARADASH MARCO (MISTO) in data 20010308

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Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro degli affari esteri, il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: il 12 maggio 2000, Massimiliano Ristagno, un giovane di Messina di 32 anni, e' stato ucciso a Londra da Miriam Conte, una ragazza francese con la quale divideva un appartamento nel quartiere di Tottenham; il ragazzo e' morto dissanguato, colpito da 18 coltellate e la ragazza e' stata condannata dalla Corte della Corona di Londra a quattro anni di carcere e due di rieducazione, poiche' riconosciuta colpevole di "eccesso colposo di legittima difesa"; secondo il racconto della giovane omicida, Massimiliano Ristagno l'avrebbe assalita durante una lite scaturita dal fatto che il ragazzo sospettava Miriam Conte di averlo derubato della sua carta di credito con la quale erano state prelevate dal suo conto oltre mille sterline. Il giovane si riprometteva di presentare la denuncia del furto alla Barclay's Bank e alla polizia proprio la mattina del 12 maggio, come affermato dalla fidanzata che l'aveva sentito telefonicamente qualche ora prima dell'omicidio; da notizie di stampa si apprende che secondo Scotland Yard, la Conte aveva scoperto la lettera con la denuncia e aveva premeditato di uccidere il giovane, sorprendendolo poi durante il sonno e accoltellandolo "senza pieta'" (Panorama, 15 febbraio 2001). Tuttavia, la Corte ha ritenuto attendibile la deposizione della ragazza che ha sostenuto la tesi della legittima difesa; Miriam Conte, durante il dibattimento, ha dichiarato che la discussione con Ristagno si e' svolta intorno alle 4 del mattino. Uno scambio vivace, durante il quale si sarebbe spenta la luce. Miriam Conte ha affermato di essere stata afferrata dal giovane e sbattuta da tutte le parti e che, durante la colluttazione, aveva cercato qualche oggetto per colpire il suo coinquilino, trovando quindi, nel cestino delle carte, un coltello da sopravvivenza che, secondo quanto da lei sostenuto durante il primo interrogatorio alla polizia, Massimiliano utilizzava per aprire le noci. Tuttavia nella casa non e' stato ritrovato nessun residuo di noci. In dibattimento, la signorina Conte ha cambiato versione, dicendo di avere trovato il coltello sul tavolo; sul corpo del ragazzo sono state rinvenute 18 coltellate, delle quali 5 mortali. Tracce di altre 3 coltellate sono state trovate sul materasso, mentre 7 tagli - segno di 2-3 fendenti - sulla maglietta che Massimiliano utilizzava per coprirsi il viso mentre dormiva. Secondo il rapporto della polizia inglese, la stanza del ragazzo, dove si sarebbe svolta la lite, era in perfetto ordine e non sono stati rinvenuti segni di colluttazione. Durante il processo, il medico legale ha fatto notare come vi sia stato del sanguinamento gengivale a causa di una pressione del cuscino sul volto; durante il processo, e' stato anche appurato come, scientificamente, il ragazzo non potesse camminare dopo quei 18 colpi di coltello e quindi come non potesse andare in giardino (dove e' stato ritrovato il corpo) e come non avesse potuto lasciare tracce di sangue ad una media altezza a meno che non fosse stato trascinato. Il rapporto della polizia, stilato dopo il referto della visita medica su Miriam Conte, ha inoltro rilevato che il corpo della ragazza non presentava alcuna ferita, alcun segno che potesse far pensare ad una colluttazione; il sistema processuale inglese non prevede l'istituto della costituzione di parte civile nel corso del processo penale cosicche' i familiari della vittima non hanno potuto esercitare il proprio diritto di difesa e quindi svolgere un contraddittorio di parte. Inoltre, in seconda istanza e' prevista soltanto la revisione della pena e non della condanna; nella citta' natale del giovane, e' stata organizzata una sottoscrizione popolare, alla quale hanno gia' aderito migliaia di cittadini, attraverso la quale un gruppo spontaneo di messinesi intende richiedere la revisione del processo presso la Corte internazionale dei diritti civili (alla quale faranno ricorso i familiari del giovane). Inoltre sia il consiglio comunale sia quello provinciale di Messina hanno votato all'unanimita' la proposta di perseguire tutte le vie legali per chiedere la riapertura del processo di fronte alla Corte di giustizia dell'Aja; l'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo afferma che lutti hanno diritto ad un processo equo, pubblico ed entro un periodo di tempo ragionevole da parte di un tribunale indipendente e imparziale, istituito per legge, che decida sia delle controversie e delle obbligazioni di carattere civile, sia della fondatezza delle accuse svolte in sede penale -: quali iniziative la rappresentanza diplomatica italiana a Londra ha assunto nel corso del processo in relazione a questa drammatica vicenda; quali iniziative intendano assumere al fine di garantire che anche le pretese di carattere civile dei cittadini italiani che risiedano o che si rechino in uno dei Paesi aderenti alla Convenzione, per il risarcimento dei danni morali conseguenti ad un omicidio, possano trovare un'adeguata tutela processuale; quali iniziative ritengano opportuno assumere, per quanto di sua competenza, per verificare il rispetto dei principi sanciti dall'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo nel corso del processo per l'omicidio del giovane Massimiliano Ristagno. (2-02948)
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