INTERPELLANZA 2/02724 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (MISTO) in data 20001114
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I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: il Consiglio regionale del Lazio, mercoledi' 8 novembre 2000, con una votazione non iscritta all'ordine del giorno, ha accolto una mozione presentata dal consigliere di Alleanza Nazionale Fabrizio Rampelli, in cui si impegna il presidente della Regione con i suoi assessori "a tutelare il pluralismo culturale nelle scuole laziali", esprimendo una vera e propria condanna politica per diversi manuali di storia e istituendo una commissione di "esperti" con il compito di "analizzare" i testi adottati; ad illustrare il senso di questo atto, compiuto quasi nottetempo e presenti pochi consiglieri dell'opposizione, bastano le parole dello stesso Rampelli: "In Italia non esiste un organismo preposto al controllo e alla verifica dei contenuti di questi testi. Con questa commissione cerchiamo di sconfiggere la logica che ha imperversato in questi anni, basata sulla valorizzazione della storiografia marxista"; l'approvazione della mozione segue di qualche settimana l'autodafe' "simbolico" compiuto in una libreria romana da giovani di Alleanza nazionale sulle copie del manuale di storia degli autori Camera e Fabietti, reo d'essere "partigiano" e cioe' dalla parte di chi combatte' nella Resistenza per liberare l'Italia dal fascismo; la manovra delle destre per imporre il revisionismo storico nelle scuole attraverso la censura sui libri non e' un'iniziativa isolata, ma fa parte di una manovra concertata a livello nazionale: infatti, anche i consiglieri di Alleanza nazionale e Lega della regione Lombardia hanno presentato una mozione, sottoscritta anche da Forza Italia, che ricalca, parola per parola, il documento fatto votare da AN nel Lazio; la scelta dei testi da adottare nelle scuole attiene alla liberta' dell'insegnante, degli studenti e all'autonomia culturale sancite dalla Costituzione; in questi ultimi anni si e' assistito, da una parte, ad un uso politico della storia, dall'altra, ad una svendita del patrimonio culturale, morale e civile della sinistra italiana e si e' accreditata l'idea che i fondamenti antifascisti della cultura democratica del dopoguerra corrispondessero ad una "egemonia di parte"; il progressivo venir meno dell'antifascismo come unica grande "religione laica" della Repubblica in nome di una "riconciliazione nazionale" e il non aver difeso la scuola pubblica e il suo fondamento laico, pluralistico e antifascista hanno permesso che venissero attaccati non questo o quell'episodio, questa o quella verita' storica, ma che si aggredissero i fondamenti, i valori costitutivi della nostra societa' -: quali siano le sue valutazioni e quali misure intenda intraprendere per il rispetto del dettato costituzionale che ha nell'antifascismo e nel rispetto delle liberta' i suoi principi ispiratori. (2-02724)
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INTERPELLANZA
BOGHETTA UGO (MISTO)
BONATO FRANCESCO (MISTO)
CANGEMI LUCA ANTONIO (MISTO)
DE CESARIS WALTER (MISTO)
GIORDANO FRANCESCO (MISTO)
LENTI MARIA (MISTO)
MALENTACCHI GIORGIO (MISTO)
MANTOVANI RAMON (MISTO)
NARDINI MARIA CELESTE (MISTO)
PISAPIA GIULIANO (MISTO)
ROSSI EDO (MISTO)
VALPIANA TIZIANA (MISTO)
VENDOLA NICOLA (MISTO)
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2014-05-15T09:38:49Z
2/02724
BERTINOTTI FAUSTO (MISTO)