INTERPELLANZA 2/02664 presentata da RUBINO PAOLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20001019

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I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, il Ministro del commercio con l'estero, per sapere - premesso che: in questi giorni, abbiamo registrato la fusione avvenuta tra Enel-Wind-Infostrada, peraltro approvata dal Governo il quale, con atto estremamente coraggioso e responsabile, ha posto le basi per dare continuita' ad un processo che assume positivi riflessi in termini di occupazione non solo nel sud, ma nell'intero Paese; l'operazione condotta consente di accelerare il processo di valorizzazione e diversificazione dell'Enel nell'interesse del Paese, in questa fase nuova importante e delicata, che puo' segnare il passaggio verso una gestione di grande discontinuita'; occorre dare atto al Governo della grande capacita' espressa in direzione di un processo innovativo dell'Enel che, da un lato puo' liberare l'ente dalla vecchia gestione e, dall'altro, farsi carico delle condizioni atte a selezionare e consolidare una imprenditoria meridionale del settore che ha dimostrato impegno e professionalita'; in controtendenza con gli orientamenti del Governo e gli obiettivi che l'Ente per l'energia elettrica si prefigge sul piano dell'esaltazione dell'imprenditoria sana ed efficiente, risulta che la rete elettrica nazionale della distribuzione verrebbe progressivamente trascurata dall'Enel, che non solo non adempirebbe piu' ai suddetti impegni contrattuali, ma continuerebbe, anche in questi ultimi mesi, a ridurre il proprio personale specializzato nei servizi di intervento e manutenzione: l'Enel, dal 1996, non fornisce dati ufficiali sulle interruzioni nella rete di bassa tensione, cioe' quella che, dalle cabine, arriva direttamente nelle case e nelle aziende e non effettuerebbe piu' investimenti nella manutenzione e nell'ammodernamento della rete; a quanto risulta, le aziende del settore, se non vedranno riconosciuto il loro diritto a svolgere le attivita' contrattuali previste per effetto di aggiudicazione da parte dell'Enel a seguito dell'esperimento di gare, saranno costrette a licenziare migliaia di lavoratori e, cosa forse anche piu' grave, a lasciare la nostra rete elettrica, con un'eta' media, in molti tratti, superiore ai quarant'anni; diverse imprese elettriche del meridione vanterebbero nei confronti dell'Enel un credito dell'ammontare di circa cinquecento miliardi, derivante da obblighi contrattuali; la situazione avrebbe aperto un contenzioso che oltre alla rinuncia ad ogni forma di rapporto con l'Enel, avrebbe costretto le imprese ad adire l'Autorita' Giudiziaria per il recupero dei crediti e il risarcimento dei danni subiti; cio' porta a mettere in atto una sorta di contraddittorieta' ove si consideri che viene chiesto alle imprese il rispetto degli adempimenti fiscali e si consente ad una azienda dello Stato, quale e' Enel di non onorare i suoi impegni anche attraverso il ricorso alla sua posizione dominante; stando a quanto riferito dalla totalita' delle stesse imprese meridionali, l'ENEL nelle procedure d'appalto, non si atterrebbe alle normative previste dalla legge sui lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e seguenti, nonche' della legge n. 287 del 1990 in materia di antitrust; per il mancato soddisfacimento dei propri crediti, oltre trecento imprese del Mezzogiorno rischiano il fallimento e su oltre seimila lavoratori del settore incombe la minaccia di licenziamento con le immaginabili conseguenze sul processo economico-produttivo e sul mondo del lavoro; in Puglia, nel Salento e in Calabria, per esempio, l'Enel, invertendo precedenti orientamenti, avrebbe avviato una vera e propria politica di disinvestimento, mettendo in mora persino contratti di appalto gia' sottoscritti e determinando una situazione di grave difficolta' per il complesso delle imprese e per la tenuta degli attuali livelli occupazionali; per quanto sopra, gli interroganti hanno presentato interpellanza n. 2-02325 del 23 marzo 2000 e risoluzione n. 7-00913 in data 6 aprile 2000, ad oggi, ancora risultanti prive di riscontro; occorre assumere seri provvedimenti, anche attraverso un processo selettivo delle imprese, in direzione della salvaguardia dell'imprenditoria che assume un ruolo preponderante nel processo economico e produttivo nel nostro Paese -: quali strumenti intendano attivare una volta accertata la veridicita' di quanto esposto con riferimento alle imprese elettriche appaltatrici di Enel della Puglia, Campania, Calabria e Basilicata per: a)il rispetto e l'osservanza reciproca delle norme legislative in materia di appalti, cosi' come avviene con altre aziende (Alitalia, Autostrade, Ferrovie, Acquedotto); b)la qualificazione delle imprese attraverso la certificazione da parte di istituti riconosciuti a livello europeo; c)il doveroso riconoscimento da parte dell'Enel delle associazioni territoriali di categoria e la risoluzione bonaria del contenzioso legale di circa 40 imprese; se non intendano, altresi', disporre e far si' che l'ENEL: a) accetti di verificare se la sua rete elettrica di bassa tensione risponde ai parametri di efficienza e sicurezza fissati dall'Autority per l'energia elettrica; b)comprenda l'improrogabilita' di dare inizio al rapporto contrattuale che lo lega alle aziende aggiudicatrici delle gare d'appalto dello scorso anno per la manutenzione e il pronto intervento sulle linee elettriche; se non ritengano, inoltre, rimuovere i vincoli di natura giuridica o legale che di fatto consentono all'Enel di sottoscrivere accordi contando su un vero e proprio abuso di posizione dominante e promuovere una politica che consideri prioritaria la manutenzione della rete elettrica di alta, media e bassa tensione intesa come infrastruttura primaria per sostenere e sviluppare l'economia nazionale e l'armonioso sviluppo della vita sociale del Paese; se non ritengano, infine, porre le basi attraverso le quali impegnare l'Enel in direzione di una politica di forte rilancio degli investimenti produttivi nel Mezzogiorno, quale vero banco di prova di un interesse forte alla ripresa del sud in coerenza con gli obiettivi di crescita e di nuova occupazione che Governo e Parlamento perseguono con il massimo impegno e perche' venga data concretezza al fine per cui e' nata la fusione Enel-Wind-Infostrada che, cosi' come hanno dichiarato gli stessi dirigenti Enel, vuol significare investimenti in direzione occupazionale nel nostro Paese e, soprattutto, nel meridione d'Italia. (2-02664) "Paolo Rubino, Abaterusso, Angelici, Bonito, Cappella, Caruano, Cennamo, Corvino, Di Capua, Di Fonzo, Faggiano, Gatto, Giardiello, Domenico Izzo, Luongo, Malagnino, Mastroluca, Mauro, Occhionero, Oliverio, Olivo, Rabbito, Ricci, Rizza, Rossiello, Rotundo, Soriero, Stanisci, Gaetano Veneto, Leccese, Malentacchi, Olivieri".
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INTERPELLANZA 2/02664 presentata da RUBINO PAOLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 20001019 
INTERPELLANZA 
ROSSIELLO GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
ROTUNDO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
BONITO FRANCESCO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
MASTROLUCA SALVATORE FRANCESCO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CORVINO MICHELE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
OCCHIONERO LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CENNAMO ALDO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
DI CAPUA FABIO CLAUDIO (MISTO) 
GATTO MARIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
IZZO DOMENICO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
LECCESE VITO (MISTO) 
LUONGO ANTONIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
MALAGNINO UGO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
MALENTACCHI GIORGIO (MISTO) 
MAURO MASSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
OLIVIERI LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
OLIVO ROSARIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
RICCI MICHELE (UNIONE DEMOCRATICA PER L'EUROPA) 
STANISCI ROSA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
VENETO GAETANO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
OLIVERIO GERARDO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
RABBITO GAETANO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
FAGGIANO COSIMO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
GIARDIELLO MICHELE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CAPPELLA MICHELE RENATO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
RIZZA ANTONIETTA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
ABATERUSSO ERNESTO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
ANGELICI VITTORIO (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO) 
DI FONZO GIOVANNI (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
CARUANO GIOVANNI BATTISTA (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
SORIERO GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 
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RUBINO PAOLO (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, COMMERCIO E ARTIGIANATO E COMMERCIO CON L'ESTERO 
20001130 

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