INTERPELLANZA 2/02589 presentata da GIORDANO FRANCESCO (MISTO) in data 20000919
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I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri dell'interno, delle finanze, dei lavori pubblici e dell'ambiente, per sapere - premesso che: alle ore 5 del 10 settembre 2000 nel territorio del comune di Soverato e' avvenuto un gravissimo evento calamitoso a causa della esondazione del torrente Beltrame nel cui alveo era ubicato il camping 'Le Giare' che ne occupava una porzione dell'alveo pari ad un'area di 27.000 mq; a causa dell'esondazione del torrente Beltrame sono decedute 12 persone, 7 persone sono risultate ferite e 3 i dispersi; la macchina dei soccorsi non risulta essere stata tempestiva in quanto lanciato l'allarme alle ore 5,15 di domenica 10 settembre alla centrale operativa dei carabinieri di Soverato, la prima ruspa arrivava alle ore 7.00, mentre l'Agenzia nazionale di Protezione Civile riceveva la notizia solo alle ore 8; cosi' come si sono verificati ritardi rispetto all'allarme sulle condizioni meteorologiche lanciato dall'Agenzia della Protezione civile con piu' comunicati a partire dal 7 settembre, le quali prevedevano precipitazioni abbondanti anche di carattere temporalesco piu' intense sul versante ionico; incomprensibilmente il camping 'Le Giare' aveva ricevuto le autorizzazioni nonostante la sua ubicazione nell'alveo di un torrente e che fosse ben conosciuto il rischio di esondazioni tanto che la Direzione Generale dell'Ufficio del Registro del Ministero delle finanze autorizzava l'utilizzo dell'area demaniale con un contratto di affitto che recava il seguente periodo: '... Eventuali danni che potessero derivare a persone e cose per effetto di piena del torrente Beltrame sono a totale carico della ditta richiedente in modo da tenere sollevata ed indenne da qualsiasi reclamo o molestia l'amministrazione finanziaria...'; per dieci anni, quindi, gli uffici periferici delle finanze si sono preoccupati solo di evitare le 'molestie' che potrebbero derivare dal rischio alluvione; non sono state individuate, entro il 30 ottobre 1999, in Calabria le aree a rischio idrogeologico come stabilito dal decreto n. 180 del 1998; sono state ignorate le denunce di singoli o associazioni ambientaliste che da anni avevano denunciato la gravita' della presenza di un campeggio nell'alveo di un torrente; il territorio del nostro Paese e' sottoposto ad un grave disastro idrogeologico che vede tale sue cause l'abusivismo, la cementificazione, gli incendi boschivi, la mancanza di prevenzione, in pratica la inapplicabilita' della legge 183 del 1989 in materia di difesa del suolo e della piu' recente legge 267 del 1998; dal DPEF si e' appreso che i residui passivi della legge n. 183 del 1989 sono passati dai 1400 miliardi ai 2300 nel solo anno 2000, cosi' come e' noto che fino al 1995 sono stati spesi 140 mila miliardi per interventi di emergenza; la legge Galasso quindici anni fa prevedeva che le Regioni dovevano redigere e adottare i piani paesistici, tra le regioni inadempienti figurano la Calabria e la Sicilia proprio due regioni dove si e' verificato un forte abusivismo edilizio e gli incendi ogni anno bruciano migliaia di ettari di aree boscate; le questioni relative alla difesa del suolo, al dissesto idrogeologico, alla lotta all'abusivismo edilizio e agli incendi boschivi assumono una rilevanza che non puo' essere recepita che come una priorita' assoluta, rendendo necessario e improcrastinabile l'avvio di una politica del territorio non dettata dalle emergenze ma da una quotidianita' di interventi che e' possibile raggiungere solo con un piano straordinario che leghi la difesa del suolo allo sviluppo occupazionale -: quali i motivi dei ritardi nei primi interventi di soccorso e di chi le responsabilita'; come sia stato possibile e di chi la responsabilita' nella decisione di stipulare sette contratti dal 1990 al 1997 con i proprietari del camping 'Le Giare', all'interno dell'alveo del torrente Beltrame, nonostante che fosse noto, tanto da scriverlo nel contratto, che nella zona non era affatto remota la possibilita' di alluvioni; sulla base di quali motivazioni negli ultimi dieci anni tutte le denunce effettuate da associazioni ambientaliste ma anche da singoli cittadini non abbiano sortito alcun effetto; quali i risultati delle indagini avviate dal Governo allo scopo di chiarire tutti gli aspetti relativi alla vicenda dell'esondazione del torrente Beltrame, sia per quanto riguarda l'allarme lanciato dalla Agenzia per la protezione civile a partire dal 7 settembre 2000, sia per il ritardo dei primi soccorsi, che per quanto attiene alle inadempienze relative alla applicazione della legge n. 183 del 1989 e n. 267 del 1998, ed infine nella concessione di un territorio demaniale nell'alveo di un torrente per ubicare un camping; se non ritenga necessario avviare un censimento e una verifica sulle concessioni relative a terreni demaniali; quale e' lo stato di applicazione della legge n. 267 del 1998, meglio conosciuta come decreto Sarno, e della legge n. 183 del 1998 e per quali motivi il Governo non ha utilizzato i poteri sostitutivi previsti dalle citate leggi; se non ritenga il Governo la questione della difesa del suolo e del dissesto idrogeologico una assoluta priorita' che va affrontata uscendo dalle politiche emergenziali ma avviando un piano straordinario che affronti la grave situazione del territorio italiano anche attraverso lo sviluppo occupazionale e in tale contesto quali priorita' e con quali risorse il Governo intenda affrontare la questione; se non ritenga il Governo necessario convocare una Conferenza nazionale sulla difesa del suolo, aperta a tutti i soggetti interessati, che abbia il fine di dare piena attuazione alla legge n. 183 del 1989 attraverso un ampio confronto che ponga il risanamento e la tutela ambientale come una priorita' assoluta. (2-02589)
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INTERPELLANZA 2/02589 presentata da GIORDANO FRANCESCO (MISTO) in data 20000919
INTERPELLANZA
DE CESARIS WALTER (MISTO)
NARDINI MARIA CELESTE (MISTO)
VENDOLA NICOLA (MISTO)
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2/02589
GIORDANO FRANCESCO (MISTO)
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MINISTRO MINISTERO DELL'AMBIENTE
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