INTERPELLANZA 2/02229 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA FORZA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 20000214

Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere - premesso che: come riportato sul settimanale «Panorama» del 10 febbraio 2000 una piccola ma attivissima merchant bank con sede a Roma, la «London Court» ha, fra i suoi piu' rilevanti obiettivi finanziari attuali, alcuni affari nel settore dei giochi, quali il Bingo e l'acquisto della societa' Sisal, che gestisce il Superenalotto e il Totip; questo ricco settore di affari e', ovviamente, soggetto alle decisioni sulle concessioni dei giochi di competenza del Ministro delle Finanze; della London Court, che ha come presidente Piero Masia e vede fra i suoi maggiori azionisti il finanziere genovese Alberto Lolli Ghetti, il vero deus ex machina e' il vicepresidente Roberto De Santis, originario di Martano, piccolo centro sito a breve distanza da Gallipoli e notoriamente da tempo in stretti rapporti con l'onorevole D'Alema, al quale ha peraltro ceduto l'ormai notissima imbarcazione «Ikarus»; la banca d'affari London Court ha inoltre una partecipazione del 20 per cento nella societa' High Point Rendel Italia, filiazione di un'omonima societa' inglese quotata a Londra che, insieme alla societa' olandese Abn-Amro, ha preso parte alla valutazione dell'Acquedotto pugliese che, messo in vendita da Lorenzo Pallesi, e' stato acquistato dall'Enel; nell'affare del Bingo, la London Court vede la sua attivita' intrecciarsi con quella della societa' So.gei-Telecom, azionista di Lottomatica, di cui e' amministratore Gilberto Ricci, altro noto amico dell'onorevole D'Alema, e con quella della societa' Chance Mode, facente capo a Luciano Consoli - sia detto per inciso, dall'agosto 1999 nominato consigliere del «Poligrafico dello Stato» noto quest'ultimo per la sua attivita' promozionale per il gioco «Formula 101» al seguito di varie delegazioni ministeriali all'estero guidate dal Ministro Piero Fassino -: se non ravvisi elementi di conflitto di interessi fra i propri personali diretti legami con i citati personaggi della finanza rampante del settore del business dei giochi e la sua veste di capo del Governo, dal quale dipendono decisioni determinanti in merito alle concessioni relative ai giochi. (2-02229)