INTERPELLANZA 2/00828 presentata da ZAZZERA PIERFELICE (ITALIA DEI VALORI) in data 20100922

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Atto Camera Interpellanza 2-00828 presentata da PIERFELICE ZAZZERA mercoledi' 22 settembre 2010, seduta n.372 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della difesa, per sapere - premesso che: la mattina del 6 settembre 2010 nelle campagne di Altamura (Bari) e' stato ritrovato il corpo crivellato di colpi di arma da fuoco di Bartolomeo D'Ambrosio; D'Ambrosio, 44 anni, era capo incontrastato di un gruppo malavitoso locale. Il suo ruolo di boss e' stato accertato gia' nel 2008 dalla direzione investigativa antimafia, che in una relazione scriveva testualmente «Droga, estorsioni e usura: questi i settori del business della criminalita' organizzata altamurana secondo la Dia. Esperto di arti marziali, per le quali ha disputato anche gare internazionali e vinto premi [...] Quando aveva solo 22 anni fu coinvolto nel tentativo di omicidio - compiuto il 25 ottobre 1988 in Basilicata - dell'ex senatore democristiano Decio Scardaccione, all'epoca presidente dell'Ente lucano di sviluppo agricolo (Esab). Per il tentativo di omicidio, D'Ambrosio venne condannato 14 anni dopo, nel 2002, a otto anni e sei mesi di reclusione. La posizione di D'Ambrosio fu separata dal resto del procedimento nel 1997: il precedente giudizio di primo grado (conclusosi con la condanna di D'Ambrosio a quattro anni e dieci mesi di reclusione) era stato dichiarato nullo. L'uomo e' stato poi coinvolto in alcune operazioni antimafia tra la fine degli anni Novanta e gli inizi degli anni 2000. In questo ambito e' stato a giudizio nei primi anni 2000 con altre 43 persone accusate di aver preso parte ad un'associazione mafiosa della Murgia barese, ma venne assolto»; la vittima dunque era nota per il suo ruolo strategico nella gestione delle attivita' criminali zona, ciononostante Nico D'Ambrosio, presidente del consiglio comunale di Altamura nonche' parente del boss mafioso assassinato, avrebbe dichiarato agli investigatori che «il cugino si allenasse, sullo stesso percorso su cui e' stato ucciso il 6 settembre, anche con due esponenti delle forze dell'ordine» (Corriere del Mezzogiorno del 15 settembre 2010); ad avviso dell'interpellante, le parole mai smentite del consigliere comunale, qualora confermate, sarebbero estremamente gravi, soprattutto considerato che la cronaca giudiziaria degli ultimi 20 anni conferma l'esistenza del forte radicamento della mafia ad Altamura; lo stesso sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano, a distanza di pochi giorni dall'omicidio, ha espresso parole di forte preoccupazione per «i tentativi di infiltrazione della criminalita' di tipo mafioso operante sul territorio all'interno del mondo economico» e ha ravvisato la necessita' di «razionalizzare il lavoro delle forze di polizia, a coordinarlo meglio con l'autorita' giudiziaria e anche con le autorita' presenti sul territorio» -: se quanto riportato in premessa corrisponda al vero e se il Ministro interpellato non intenda urgentemente assumere iniziative per accertare l'esistenza di eventuali frequentazioni di esponenti delle forze dell'ordine con il boss mafioso Bartolomeo D'Ambrosio, ucciso il 6 settembre 2010. (2-00828) «Zazzera».
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