INTERPELLANZA 2/00726 presentata da CECCONI UGO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19951106
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Il sottoscritto chiede di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri ed il Ministro dei trasporti e della navigazione, per sapere - premesso che: nel contratto di programma 1994-2000 delle ferrovie SpA, nel piano di ammodernamento e' previsto il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia; per il raddoppio nella tratta Finale Ligure-Albenga sono previste due soluzioni alternative in galleria, cosi' specificate: 1) percorso a valle: totalmente in galleria, segue l'attuale sede, con ingresso da Finale Ligure ed uscita a circa 4 Km prima di Albenga; 2) percorso a monte: ingresso da Finale Ligure e percorso in galleria per circa 4 Km fino a Borgio, uscita dalla galleria con viadotto tubato corrente su tornante Maremola, prosegue in galleria per circa 3 Km fino al torrente Nimbalto, che viene superato con altro viadotto intubato, riprende in galleria per circa 3 Km fino al torrente Varatella, che viene superato con un viadotto intubato per circa 2 Km fino alla nuova stazione di Borghetto-Loano, la ferrovia continua quindi in galleria per circa 6 Km fino alla nuova stazione di Bastia-Albenga-Ceriale, che viene raggiunta tramite un unico viadotto sui torrenti Neva e Arroscia; la linea ferroviaria attuale corre parallela alla costa, con le stazioni di Borgio, Pietra Ligure, Loano, Borghetto S. Spirito, Ceriale e Albenga; nella linea ferroviaria a monte e' previsto lo spostamento delle attuali stazioni di Pietra Ligure-Borgio, Borghetto-Loano e Bastia-Albenga-Ceriale; il tratto Finale Ligure-Ceriale costituisce un bacino turistico che nei momenti di alta stagione puo' ospitare fino a 400.000 turisti; il tratto Ceriale-Albenga e' caratterizzato da una linea corrente parallela alla costa e protetta da opere continue di difesa dalla erosione marina; lo spostamento della linea ferroviaria a monte creerebbe notevoli problemi di impatto ambientale e di squilibrio territoriale cosi' sintetizzabili: a) problemi di impatto ambientale: il superamento dei torrenti Meremola, Nibalto, Varatella, Neva e Arroscia avverrebbe con viadotti intubati sopraelevati sul piano di campagna anche di 30/35 metri e avrebbe un permanente effetto traumatico sul paesaggio; l'equilibrio urbanistico del territorio, caratterizzato da uno sviluppo storicamente consolidato delle citta' della Liguria sulla costa, costituendo i retroterra non ancora urbanizzati e aggrediti dal cemento le naturali riserve di un ecosistema notevolmente antropizzato, verso il quale occorre esercitare una istintiva, vitale e doverosa salvaguardia, verrebbe irrimediabilmente sconvolto; l'abbandono della linea ferroviaria litoranea, attualmente protetta da linee di difesa contro la erosione marina, creerebbe problemi per il territorio retrostante, interessato da fenomeni di subsidenza, a causa della interrotta manutenzione e del disinteresse per le opere di difesa; b) problemi di squilibrio territoriale: le nuove stazioni di Pietra Ligure-Borgio, di Borghetto-Loano e di Bastia-Albenga-Ceriale, oltre a rappresentare notevoli costi per la loro costruzione per le FF.SS. SPA (per la sola stazione di Bastia-Albenga-Ceriale e' preventivato un costo di 150 miliardi, che non si affronterebbe se si utilizzasse l'attuale stazione di Albenga, pienamente funzionale, rispondente alle necessita' e recentemente ristrutturata con un notevole investimento finanziario), creerebbero enormi problemi di collegamento con le realta' urbane esistenti, tutte localizzate sulla costa, nelle quali le attuali stazioni ferroviarie, baricentriche rispetto al tessuto urbano, rappresentano il punto attorno al quale le realta' urbane si sono sviluppate storicamente e si sono consolidate; la costruzione nell'entroterra delle nuove stazioni con le reiterate infrastrutture sembra rispondere piu' ad una esigenza di speculazione privata sulle aree fabbricabili interessate da nuovi insediamenti che ad una corretta localizzazione della infrastruttura ferroviaria, mentre distruggerebbe irreparabilmente, particolarmente nella piana di Albenga, sede di una agricoltura intensiva caratterizzata da una estesa rete di imprese orticole e floricole, la principale pianura coltivabile della Liguria, stretta tra il mare e la montagna; la realizzazione in galleria del raddoppio ferroviario sotto il percorso attuale con le tecnologie costruttive disponibili non costituirebbe certo un problema e sicuramente un problema non superiore a quello se si realizzasse la variante in galleria a monte; in quale fase di studio e di finanziamento sia il progetto del previsto raddoppio della tratta ferroviaria Genoa-Ventimiglia; quale sia la modalita' prevista di raddoppio ferroviario nella tratta Finale Ligure-Albenga, se a monte o a valle; se non si ritenga piu' logico e corretto, sotto il profilo del rispetto ambientale, del rispetto delle realta' storiche urbane interessate dal raddoppio ferroviario, della programmazione e dell'uso razionale del territorio, la soluzione del raddoppio della tratta Finale Ligure-Albenga in galleria con percorso parallelo alla costa marina anziche' con percorso a monte. (2-00726)
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