INTERPELLANZA URGENTE 2/00538 presentata da NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091111
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic2_00538_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interpellanza urgente 2-00538 presentata da FRANCO NARDUCCI mercoledi' 11 novembre 2009, seduta n.244 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che: con meri atti amministrativi (cosiddetti Notams) l'Ente nazionale aviazione civile (ENAC) ha stabilito la chiusura, senza preavviso e con effetto immediato al traffico aereo operante in condizioni di volo a vista (cd. VFR), dello spazio aereo controllato da radar (cd. CTR) denominato Garda 1, comprendente una vasta porzione del cielo sopra la pianura padana orientale (area comprensiva delle province di Brescia, Verona e, verso sud, sino alla zona del Po), che prima di allora, da fine II guerra mondiale, era sempre stata aperta al traffico aereo di ogni tipo; tale chiusura e' iniziata con una comunicazione amministrativa del 1 o giugno 2009, per l'assenta durata di mesi 3, ma in realta' e' stata prorogata senza soluzione di continuita' per ulteriori 3 mesi (con ulteriore atto amministrativo, cosiddetto Notam, in termini pedissequamente analoghi) sino al 30 novembre 2009 ed e' stato comunicato, in via informale, agli organi rappresentanti l'utenza aeronautica, che vi e' seria possibilita' di ulteriori proroghe ad nutum e motivate solo da asserito (e secondo gli interpellanti incredibile, rispetto ai dati ufficiali di traffico aereo degli anni scorsi) sovraccarico di lavoro dei controllori militari; chiamata a giustificare tale condotta in sedi tecniche varie Enac, tramite i propri vertici, ha scaricato ogni responsabilita' sull'Aeronautica militare italiana, affermando che tale zona di controllo radar e' tuttora affidata al controllo militare (com'e' vero) senza pero' motivare cio' in alcun modo (trattandosi di controllo militare che aveva senso in epoca di Guerra Fredda, terminata da vent'anni e oggi non ha alcun senso, non essendovi in tale area alcuna aeroporto civile con traffico rilevante, escluso solo Verona, che comunque e' aeroporto di medio traffico europeo e Brescia, che giace in stato di pressoche' totale abbandono da parte del traffico commerciale, ed essendovi una sola base aerea militare, a Ghedi, con movimenti comunque del tutto normali e uguali, se non diminuiti man mano, negli ultimi decenni); Enac ha affermato che l'Aeronautica militare italiana avrebbe unilateralmente e senza preavviso comunicato difficolta' inerenti i costi e/o il personale addetto al servizio radar nel CTR Garda 1 tali da costringere a ridurre tale servizio e avrebbe percio' deciso, sempre unilateralmente, di non prestare piu' servizio al volo vfr e ridurlo anche al volo strumentale; anche da notizie di stampa, dichiarazioni pubbliche di vertici di Enac e telegiornali pare che l'origine di tale comportamento di Aeronautica militare italiana (subito passivamente da Enac nonostante i propri doveri istituzionali di tutela dell'utenza aeronautica e della sicurezza del volo) si debba a una querelle tra l'Aeronautica militare e il Ministero dell'economia e delle finanze, poiche' tale ministero non passerebbe all'Aeronautica militare italiana la totalita' delle somme incassate per diritti di controllo del traffico aereo (che il Ministero predetto riceve dall'ente unico comunitario in materia, Eurocontrol) ma solo una piccola parte e Aeronautica militare italiana avrebbe deciso di attuare una sostanziale ritorsione nei confronti dell'utenza onde «aprire lo scandalo» e cercare cosi', mediante pressioni dell'utenza, di ottenere dal Ministero i pagamenti che pretende a se' spettanti che quindi le condotte di Enac e Aeronautica militare italiana hanno causato all'Italia una pessima figura in sede internazionale, con richieste di chiarimenti e proteste sia da parte degli enti aeronautici mondiali (ICAO) ed europei (EASA) che da parte delle rappresentanze dell'utenza aeronautica in sede Icao ed EASA (tra cui Iaopa World e Iaopa Europe, tramite AOPA Italia) avendo tali ultimi enti prospettato anche l'eventualita' di azioni giudiziarie connesse a quanto sopra; comunque le condotte di ENAC ed Aeronautica militare italiana appaiono agli interpellanti in aperta violazione delle raccomandazioni di sicurezza del volo emesse dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, sin dal 2006, in materia proprio di sicurezza del traffico aereo vfr e delle operazioni di volo nella Pianura Padana (reperibili persino sul sito di ANSV e pubblicate in ogni ambito aeronautico); la condotta di ENAC ed Aeronautica militare italiana pare agli interpellanti costituire illecito internazionale del Paese, siccome costituente la creazione di uno spazio aereo vietato al volo a vista (VFR) nei confronti di tutti gli aerei del mondo, con trasformazione di tale spazio aereo dalla sua condizione precedente (spazio aereo tipo G, aperto a tutti) in spazio aereo chiuso a tutti, escluse solo poche eccezioni (spazio tipo A), senza applicare alcuna delle procedure eccezionali previste in tali casi dalla Conv. Icao sull'Aviazione Civile 1944 (allegato 11 - par.3, capo II, par.6) e in violazione delle disposizioni Easa in materia di modifica degli spazi aerei, che prevedono l'obbligatoria approfondita consultazione dell'utenza prima di ogni iniziativa di singoli Stati in tal senso (Reg. 55.1, articolo 6, del 2009), nonche', a che risulti, della normativa inerente i movimenti di denaro tra Eurocontrol e gli stati aderenti ad esso e certamente in violazione del dovere di adeguamento alle raccomandazioni per la sicurezza del volo dell'ANSV, ex lege imposte; il tutto utilizzando argomenti anche formali, nella motivazione degli atti amministrativi Notam, di nessuna effettiva rilevanza e al limite dell'arbitrario anche nel mero testo letterale; ad un recente incontro 23 luglio 2009 promosso dall'Aeroclub d'Italia per lo studio del generale riordino degli spazi aerei italiani, mentre Aeronautica militare italiana ed Enav SPA (societa' nazionale assistenza al volo, societa' operativa per il settore sotto la vigilanza di ENAC) hanno partecipato con personale di vertice, ENAC non ha ritenuto ne' di partecipare, ne' di giustificare la propria assenza in alcun modo, manifestando nuovamente grave e ingiustificato disinteresse per il problema, pur avendo ricevuto da molti mesi approfonditi studi in materia e proposte applicative a costo zero di Enav spa -: quali iniziative immediate i Ministri interpellati intendano assumere per la cessazione di quanto sopra esposto, e cioe' il ripristino della fruibilita' dello spazio aereo CTR Garda 1 per il volo a vista, l'adeguamento alle raccomandazioni di sicurezza per il volo a vista emesse dal 2006 da ANSV e sinora del tutto disattese da ENAC ed Aeronautica militare italiana, la repressione di eventuali condotte illecite sotto ogni aspetto, il risarcimento di eventuali danni causati all'utenza aeronautica internazionale, la prevenzione di future similari condotte, l'eliminazione di spazi aerei con controllo radar militare in zone del Paese nelle quali essi non hanno piu' alcun senso, almeno dalla fine del Patto di Varsavia; quali siano i tempi prevedibili affinche' cio' accada, stante il ritardo ingiustificabile sinora accumulato. (2-00538) «Narducci, Esposito, Misiani, D'Antoni, Levi, Picierno, Graziano, Melis, Touadi, Bobba, Damiano, Rosato, Tempestini, Sanga, Fadda, Piccolo, Cardinale, Lusetti, Cesare Marini, Servodio, Sposetti, Villecco Calipari, Scilipoti, Vannucci, Calgaro, Martella, Maran, Braga, Mariani, Sarubbi, D'Antona, Duilio, D'Incecco, De Pasquale, Grassi».
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INTERPELLANZA URGENTE 2/00538 presentata da NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091111
INTERPELLANZA
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO)
BRAGA CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO)
CARDINALE DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO)
D'ANTONA OLGA (PARTITO DEMOCRATICO)
D'ANTONI SERGIO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
D'INCECCO VITTORIA (PARTITO DEMOCRATICO)
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO)
DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO)
DUILIO LINO (PARTITO DEMOCRATICO)
ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO)
FADDA PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO)
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO)
GRAZIANO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO)
LEVI RICARDO FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO)
LUSETTI RENZO (PARTITO DEMOCRATICO)
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)
MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO)
MARINI CESARE (PARTITO DEMOCRATICO)
MARTELLA ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)
MELIS GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO)
MISIANI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO)
PICCOLO SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO)
PICIERNO PINA (PARTITO DEMOCRATICO)
ROSATO ETTORE (PARTITO DEMOCRATICO)
SANGA GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO)
SARUBBI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)
SCILIPOTI DOMENICO (ITALIA DEI VALORI)
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO)
SPOSETTI UGO (PARTITO DEMOCRATICO)
TEMPESTINI FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO)
TOUADI JEAN LEONARD (PARTITO DEMOCRATICO)
VANNUCCI MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO)
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO)
CALGARO MARCO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO)
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NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
20091119