. "19961216-" . "INTERPELLANZA 2/00335 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19961216"^^ . "2/00335" . . . "I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, e i Ministri dell'interno, di grazia e giustizia, e della difesa - per sapere, premesso che: in articoli comparsi sulla stampa, in particolare sul Difensore civico, si fa riferimento a trattative di vendita di missili e di navi da guerra da parte dell'Otomelara a Paesi stranieri, ed anche con Marina Militare Italia, ma a prezzi assai piu' elevati; possono essere poste in correlazione al traffico d'armi e di apparecchiature elettroniche, anche prodotte e vendute da aziende italiane, alcune vicende gravissime accadute negli ultimi anni: il rapimento del sergente Davide Cervia, esperto tecnico elettronico, nel settembre 1990; la morte del capitano di fregata Antonio Sini, nell'incendio del traghetto Moby Dick nella rada di Livorno, nell'aprile del 1991; la morte a Lampedusa del maresciallo Sebastiano Landolia nel dicembre 1994, sulla quale sta indagando la magistratura; il presunto suicidio, nel luglio 1995, a Roma, del colonnello del Sismi Mario Ferraro; la morte, il giorno prima e in circostanze simili a quelle dell'agente del Sismi, del colonnello Nicola Gigante della Marina militare, sul cui decesso e' in corso un'inchiesta per ammanchi dalle casse della nave Zefiro e su apparecchiature Otomelara e Alenia fatturate ma non imbarcate; il rinvio a giudizio chiesto nel 1990 dalla dottoressa Maria Cordova, sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, per fatti relativi ai primi anni '70, nei confronti del Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro della difesa, del Ministro per il commercio estero, tutti pro tempore, insieme ai Capi di Stato Maggiore della Difesa e dell'Esercito dell'epoca, a un dirigente dell'Otomelara e a molti altri soggetti militari e civili in ordine a diversi reati e per \"azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso\", configura, pur nella complessita' della vicenda, un quadro assai chiaro, nel quale uno degli obiettivi principali era la conclusione di un accordo con la Libia per una fornitura militare di sessanta cannoni da 106 SR., duecento M 113 trasporto truppa, cinquanta M113 con mortaio da 120, ventotto M113 posti comando, centomila colpi 12/7 SPOTTER, trentacinquemila colpi per 106 SR, cinquantamila colpi da 105/22, cinquantamila colpi per 155/22, cinque elicotteri AB 205, due elicotteri AB 212-Ch47 e Sikorsky; l'accordo di cui al punto precedente, coordinato dal Presidente del Consiglio sulla base del rinvio a giudizio pro tempore, veniva concluso il 30 maggio 1972, pur non essendo stata acquisita l'autorizzazione da parte degli Usa, necessaria per la maggior parte del materiale d'armamento; la fornitura di armi prevista dall'accordo 30 maggio 1972, fu esportata in Libia clandestinamente, non essendovi traccia dei relativi documenti di esportazione; persistendo gli Usa nel diniego di autorizzazione, sembra che venisse rilasciata una licenza di esportazione falsa all'Agusta per la cessione alla Libia di elicotteri; risulterebbe che nel marzo 1975 la Fincantieri abbia concluso con il Governo libico un contratto per la fornitura di quattro corvette missilistiche da 550 tonnellate ciascuna, dotate di tutte le strutture e gli armamenti di cui erano fornite le navi militari italiane, tra cui Radar Orion 10XMP/1, sistemi IPN-10, sistemi di guerra elettronica INS-IL, sistemi radar RAN1L/X (che riportano alla mente i corsi seguiti dal sergente Davide Cervia); in un'agenda pubblicata in Libia nel 1981, vengono riportate foto dei diversi tipi d'arma in dotazione alle forze armate libiche nelle quali si possono riconoscere i carri armati, gli elicotteri, le corvette, i cannoni, le munizioni e i mezzi di trasporto di cui all'accordo del 30 maggio 1972, e di cui al rinvio a giudizio chiesto dal sostituto procuratore Cordova, subito avocato dall'allora procuratore capo a Roma e in seguito riconsegnato, per disposizione del Csm, alla dottoressa Cordova; tra le foto dell'agenda, di cui al punto precedente, sembra riconoscibile la pista d'atterraggio di San Lorenzo, in Sardegna, gia' oggetto di altri precedenti atti di sindacato ispettivo da parte dell'interpellante, nella quale si istruivano clandestinamente al volo piloti libici - pare ad opera della societa' italiana Avioelettronica Sarda Spa - proprio nell'anno della strage di Ustica -: come il Governo valuti le gravissime notizie teste' riportate; quali provvedimenti intenda adottare nei confronti di tutti coloro che hanno comunque operato al di fuori dei compiti istituzionali; se il Governo non ritenga, una volta controllata la veridicita' di quanto esposto in premessa, di dover riferire informazioni e orientamenti sia alla Commissione d'inchiesta sulle stragi che al Comitato parlamentare per i Servizi di Informazione e sicurezza e per il segreto di Stato; se il Governo intenda provvedere a sospendere dal servizio gli ufficiali indagati; se il Ministro della difesa, anche in seguito al rinvio a giudizio dell'ammiraglio Giorgio Sprovieri per aver omesso di citare sul foglio matricolare di Davide Cervia, per ben cinque volte, la dizione \"esperto in guerre elettroniche\", non intenda aprire un'inchiesta sul tipo di armi vendute dalla Otomelara e sui destinatari di dette armi ed apparecchiature elettroniche, cosi' da appurare quale Paese straniero abbia avuto in dotazione le centrali di tiro automatico per il coordinamento missilistico navale, prodotte o gestite dalla Otomelara, e sulle quali possono operare poche persone, tra le quali il sergente Cervia e il capitano Sini; se il Ministro della difesa intenda rendere edotto il Parlamento sullo stato delle indagini sugli strani decessi di Landolia, di Gigante e di Ferraro. (2-00335)" . . "LECCESE VITO (MISTO)" . . "2014-05-15T09:26:20Z"^^ . . "0"^^ . "SCALIA MASSIMO (MISTO)" . "INTERPELLANZA 2/00335 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19961216" . . . . "INTERPELLANZA" . .