INTERPELLANZA 2/00166 presentata da VALENSISE (MSI DN) in data 19770419

I SOTTOSCRITTI CHIEDONO DI INTERPELLARE IL GOVERNO, PER CONOSCERE DI FRONTE ALLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, RIPORTATE DALLA STAMPA IN ORDINE ALL'ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE RELATIVO ALLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE, A PARTIRE DA QUELLE CHE USUFRUISCONO DELL'INTERVENTO PUBBLICO, PREMESSO CHE IL DIBATTITO SUL VITALE TEMA E' STATO APERTO, ORMAI DA DECENNI, DAL MSI E DAL MSI-DESTRA NAZIONALE ATTRAVERSO APPROFONDITI STUDI CHE SI SONO TRADOTTI IN NUMEROSE PROPOSTE DI LEGGE (N. 1742 PRESENTATA IL 25 LUGLIO 1955 SULLA "SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE STATALI E A PARTECIPAZIONE STATALE", N. 3349 PRESENTATA IL 30 APRILE 1971 SULLA "PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE", N. 563 PRESENTATA IL 26 LUGLIO 1972 SULLA "PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE DELLE IMPRESE", N. 2145 PRESENTATA IL 17 MAGGIO 1973 SULLA "ISTITUZIONE DEI COMITATI DI PARTECIPAZIONE AZIENDALE", N. 3548 PRESENTATA IL 6 MARZO 1975 SULLA "REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI AL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE PER EFFETTO DELL'ACCANTONAMENTO DEI FONDI DI ANZIANITA'", N. 1079, RIPRESENTATA NEL FEBBRAIO 1976 CON LO STESSO TITOLO); PREMESSO CHE LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SOTTINTENDONO INDIRIZZI POLITICI, SOCIALI ED ECONOMICI IN NETTO CONTRASTO CON LE IMPOSTAZIONI DI FONDO DEL SINDACALISMO MARXISTA, IN GRAN PARTE CONDIVISE ALL'INTERNO DELLA TRIPLICE SINDACALE, TANTO E' VERO CHE A TALI DICHIARAZIONI IL MASSIMO ESPONENTE DELLA CGIL, SECONDO NOTIZIE DI STAMPA, HA CONTRAPPOSTO LA TESI CHE LA PARTECIPAZIONE E' ACCETTABILE COME ATTIVITA' DI CONTROLLO DEL SINDACATO ALL'INTERNO DELL'IMPRESA, MA NON COME COGESTIONE IN QUANTO LA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI LAVORATORI ALLE ATTIVITA' DI GESTIONE DELL'AZIENDA POTREBBE FAR PERDERE AL SINDACATO LA SUA FORZA DI PRESSIONE; PREMESSO CHE IL PARLAMENTO EUROPEO, FIN DAL LUGLIO 1974, HA PREVISTO IL SISTEMA DELLA COGESTIONE PARITARIA, NELLO STATUTO DELLA FUTURA SOCIETA' PER AZIONE DI DIRITTO EUROPEO; PREMESSO CHE UNA ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE CHE RICONOSCE IL DIRITTO DEI LAVORATORI A COLLABORARE ALLA GESTIONE DELLE AZIENDE AI FINI DELLA ELEVAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DEL LAVORO IN ARMONIA CON LE ESIGENZE DELLA PRODUZIONE, PUO' AVER LUOGO SULLA BASE DI SCELTE POLITICHE COERENTI TENDENTI A RISOLVERE LE CONFLITTUALITA' NEL QUADRO DI INDIRIZZI PROGRAMMATICI GENERALI E DI SETTORE CHE AVVIINO LA CORRESPONSABILIZZAZIONE DEL MONDO DEL LAVORO E LA MOBILITAZIONE PRODUTTIVISTICA COSTANTEMENTE PROPOSTA DAL MSI-DESTRA NAZIONALE SE LE DICHIARAZIONI SOPRA RICORDATE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RAPPRESENTINO UN ESPEDIENTE PER AVVIARE UN ULTERIORE TENTATIVO DI IMPROPONIBILE DIALOGO CON IL PARTITO COMUNISTA PER IL TRAMITE DEL VERTICE DELLA TRIPLICE SINDACALE, OVVERO L'INTENDIMENTO DI PROMUOVERE, ATTRAVERSO L'ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 46, UNA POLITICA SOCIALE ED ECONOMICA VERAMENTE NUOVA E DIVERSA LA QUALE, PERALTRO, NON PUO' ESSERE ATTUATA NEL CLIMA DI AMBIGUA DIPENDENZA DAL PARTITO COMUNISTA IN CUI IL GOVERNO CONTINUA AD OPERARE.