"INTERPELLANZA 2/00118 presentata da GIAMBRONE FABIO (MISTO - ITALIA DEI VALORI) in data 23/01/2007" . "0"^^ . . . "2015-04-28T22:26:41Z"^^ . "Atto Senato Interpellanza 2-00118 presentata da FABIO GIAMBRONE martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.092 GIAMBRONE - Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dell'interno - Risultando all'interpellante che: il 18 ottobre 2005 la Direzione generale per la formazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha approvato, con decreto n. 308, il progetto \"In.La. - Inserimento al lavoro nella provincia di Palermo\" con uno stanziamento pari a 12.850.000 euro; il giorno successivo, con grandissimo tempismo ed eccezionale velocità, la Direzione generale degli ammortizzatori sociali e degli incentivi all'occupazione, Divisione III, ha sottoscritto una convenzione con la Regione Siciliana avente ad oggetto lo stesso progetto, con la quale sono stati stanziati 4.500.000 euro a valere sul Fondo per l'occupazione; lo stesso giorno in cui è stata sottoscritta la succitata convenzione, il Ministero ha sottoscritto una ulteriore convenzione, a firma del Sottosegretario di Stato pro tempore on. Francesco Saverio Romano, con Italia Lavoro Spa, avente sempre ad oggetto il medesimo progetto \"In.La.\"; tale ultima convenzione prevede la durata del progetto in 24 mesi, \"per un impegno complessivo pari a € 17.350.000, comprensivo della quota di incentivi all'occupazione pari a € 4.500.000\"; prevede inoltre che il soggetto attuatore sia il \"Consorzio ASI di Palermo Ente Pubblico\"; la stessa ultima convenzione prevedeva infine che \"il Ministero del Lavoro con successivo decreto\" stabilisca le modalità \"di attuazione del progetto e trasferimento delle risorse finanziarie a Italia Lavoro Spa\"; il progetto In.La. prevede: 1) l'attivazione di un massimo di 1800 tirocini formativi, con le modalità previste all'articolo 1 sub a), b), c), del decreto interministeriale 25 marzo 1998, n.142, e dall'art. 51 della legge regionale del 26 marzo del 2002 n. 2 finalizzati all'assunzione dei soggetti destinatari dell'intervento che riceveranno euro 750,00 mensili al lordo degli oneri fiscali, previdenziali ed assicurativi; 2) il finanziamento di 900 bonus assunzionali dell'importo di euro 5.000,00 ciascuno, di cui le imprese potranno usufruire, a conclusione del percorso formativo, a fronte di ciascuna assunzione a tempo indeterminato o con contratti previsti dalla legge 14 febbraio 2003, n. 30, di durata non inferiore a 24 mesi; secondo quanto riportato dal sito del progetto, le istanze presentate dai tirocinanti sono state fino a settembre 2006 complessivamente 31.957, mentre le aziende che hanno mostrato interesse ad ospitare i tirocinanti sono state 839, per un totale di tirocini offerti pari a 2.553; il progetto approvato prevedeva che la fase di \"assistenza e supporto tecnico alle aziende per l'attivazione del sistema di convenienze (tirocini e bonus)\" avesse avvio appena 3 mesi dopo l'inizio del progetto stesso: ad oltre 12 mesi dall'avvio risulta che nessuna azienda abbia stipulato alcun contratto per l'accoglienza di tirocinanti; la raccolta dei dati relativi agli aspiranti tirocinanti ha suscitato parecchi dubbi circa la sua reale efficacia: il sistema informatico approntato ad hoc per tale scopo non è infatti strutturato al fine di creare un archivio di dati funzionale ad individuare le competenze professionali sulla base delle qualifiche e dei curricula dei candidati ed appare quindi del tutto inutile ai fini della selezione dei candidati più adatti per i profili richiesti dalle aziende; l'unico dato classificabile ed archiviato elettronicamente che viene infatti richiesto all'atto dell'iscrizione è quello relativo alle \"aspirazioni\" del candidato, peraltro offrendo la scelta fra opzioni fisse che nella maggior parte dei casi appaiono del tutto scollegate dal mondo del lavoro della provincia di Palermo e che si ritiene opportuno riportare in questa sede per rimetterle ad una valutazione del Ministero: agricoltura, caccia e silvicoltura; pesca, piscicoltura e servizi connessi; estrazione di minerali; attività manifatturiere; produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua; costruzioni; commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali per la casa; alberghi e ristoranti; trasporti, magazzinaggio e comunicazioni; intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali ed imprenditoriali; pubblica amministrazione e difesa, assicurazione sociale obbligatoria; istruzione; sanità ed altri servizi sociali; altri servizi pubblici, sociali e personali; servizi domestici presso famiglie e convivenze; organizzazioni ed organismi extraterritoriali; la succitata lista è peraltro del tutto difforme da quella che viene compilata dalle aziende all'atto di richiesta di tirocinanti (e nelle quale figurano ben 99 diverse possibili opzioni), rendendo di fatto impossibile l'incontro tra domanda ed offerta sulla base delle aspettative tanto delle aziende quanto dei candidati; non è prevista l'archiviazione di alcun dato utile né a stilare una graduatoria legata allo status sociale/economico del candidato tirocinante/assunto (quale ad esempio l'anzianità di disoccupazione, l'invalidità, lo stato civile, la presenza di familiari a carico, eccetera), né a permettere una ricerca veloce delle professionalità richieste da parte delle aziende (persino l'archiviazione del livello di scolarizzazione è del tutto opzionale mentre il curriculum viene esclusivamente fornito su base cartacea); la mancanza di questi dati rende di fatto impossibile la previsione, indicata nel sito Internet del progetto, secondo cui la selezione dei candidati, nel caso in cui non indicati nominalmente da parte delle aziende, avverrà \"sulla base del dossier personale di ciascun corsista\"; anche sul fronte delle aziende, l'avviso pubblicato appare del tutto oscuro: non sono indicati criteri in base ai quali la selezione delle aziende beneficiarie dovrebbe avvenire, mentre in alcuni punti delle presunte note esplicative, oltre alle aziende vengono indicati quali soggetti beneficiari anche le \"associazioni\"; solo chi avesse avuto accesso diretto al testo del progetto approvato avrebbe potuto avere un quadro chiaro e completo dei soggetti beneficiari; a complicare ulteriormente il già confuso quadro, è intervenuta un'intervista rilasciata alla stampa locale il 28 dicembre 2006 dal sig. Alessandro Albanese, Presidente del Consorzio ASI (Consorzio per l'area di sviluppo industriale): in tale intervista non solo viene annunciato che di fatto sono state stravolte buona parte delle regole fornite nell'avviso pubblico diffuso ad aprile (e sulla base del quale sono state raccolte le candidature tanto delle aziende quanto degli aspiranti corsisti/tirocinanti) ma vengono anche fornite alcune informazioni che gettano un ulteriore ombra sulla gestione complessiva del progetto; nell'intervista, il sig. Albanese ha, infatti, affermato che le aziende saranno obbligate ad assumere a tempo indeterminato i tirocinanti, quando tale possibilità era prima solo una opzione la cui specifica (e le relative diverse opzioni) era peraltro il punto centrale dell'atto di candidatura; ancora successivamente al rilascio della suddetta intervista, le informazioni contenute nel sito Internet del progetto appaiono del tutto diverse: si legge infatti che \"l'azienda per usufruire degli incentivi previsti deve prestare garanzia fidejussoria a copertura delle spese del tirocinio a titolo di impegno nel caso questo non venga trasformato in assunzione\"; infatti alle aziende che finora sono state contattate non è mai stata prospettata la necessità di un così radicale cambiamento nella convenzione da sottoscrivere; appare poco chiaro come sia possibile che un requisito tanto importante per la partecipazione ad un progetto venga modificato di punto in bianco, dopo il termine ultimo per la presentazione delle candidature e per di più senza darne comunicazione ufficiale ai candidati (come risulta dal fatto che alle aziende candidate non è stata inviata alcuna comunicazione formale) e senza nemmeno darne notizia sul sito Internet del progetto stesso; ancor più sorprendenti sono le dichiarazioni fatte da Albanese circa il numero complessivo degli aspiranti tirocinanti (che, essendo tuttora attiva la raccolta delle candidature, ha ormai superato quota 42.000 quando lo stesso Albanese dichiara che sono \"solo\" 34.000) e circa il fatto che \"le prime 4 aziende private sono alla firma dei contratti, per l'avvio al lavoro di 72 tirocinanti\"; tale ultima dichiarazione appare incomprensibile poiché vi sono molte delle aziende che hanno presentato domanda sia tramite il sito Internet che con la regolare richiesta scritta, che non sono mai state nemmeno contattate dai responsabili del progetto: non è chiaro sulla base di quali criteri siano state selezionate le prime quattro fortunate aziende, mentre le procedure di controllo e verifica si suppone che siano ancora in corso; in risposta alle polemiche suscitate dal fatto che circa 200 dei 1.800 tirocini annunciati avrebbero dovuto svolgersi presso le Aziende ex municipalizzate del Comune di Palermo (attualmente al centro di un'indagine del Consiglio comunale sull'assunzione per chiamata diretta di centinaia di persone negli ultimi anni e delle quali avrebbero beneficiato esclusivamente parenti di esponenti politici locali), Albanese afferma che le aziende pubbliche interessate dovranno \"pubblicare bandi o avvisi pubblici per la selezione del personale richiesto all'interno del bacino dei candidati\"; tale affermazione appare quanto meno oscura: in mancanza infatti di un database dei candidati non si comprende bene sulla base di quali dati si possa procedere alla selezione del personale all'interno di un bacino tanto vasto individuando criteri oggettivi e senza esporre le redigende graduatorie al rischio di ricorsi (prima della scadenza del progetto prevista ad ottobre 2007); appare poi evidente che il ricorso ad una procedura pubblica renderebbe la stessa selezione assimilabile ad un concorso pubblico per assunzioni a tempo indeterminato in aziende a capitale pubblico, con le conseguenti modifiche alla procedura stessa e l'applicazione della relativa normativa; infine Albanese afferma che con i fondi disponibili dovrebbe essere possibile \"coprire tutte le richieste di tirocinio\" che sarebbero pari solo a 1.400 e che alla Regione Siciliana è stato richiesto di \"reperire i due milioni e mezzo di euro necessari per i 5 mila euro di bonus da versare alle aziende alla fine dei tirocini di ogni singolo disoccupato\"; ancora una volta tale affermazione appare del tutto incomprensibile: mentre il progetto prevedeva 1.800 tirocini questi sarebbero ora solo 1.400; il numero verrebbe così ridotto prima ancora di aver terminato la verifica delle richieste fatte dalle aziende e però facendo contemporaneamente partire i primi contratti; va rilevato infine come tutte le dichiarazioni rese da Albanese siano in contrasto tanto con le previsioni quanto con il budget previsto dal progetto In.La. nella versione approvata dal Ministero; un budget peraltro che chiaramente indicava come una parte enorme delle spese (e cioè 5 milioni di euro su 17) fosse destinato a mantenere in piedi la struttura del progetto stesso, con un discutibilissimo rapporto fra costi e benefici; i ruoli dei soggetti coinvolti nel progetto appare del tutto ambiguo e confuso: se da un lato infatti dagli atti ufficiali del Ministero appare chiaro che del progetto è titolare Italia Lavoro sottoscrittore della convenzione, nei successivi passaggi tale ruolo sembra progressivamente sbiadire arrivando addirittura a scomparire nelle dichiarazioni rese dal sig. Albanese alla stampa, dove il soggetto \"ideatore ed attuatore\" del progetto viene identificato con l'ASI e Italia Lavoro non viene nemmeno menzionata; considerato che: alla luce di quanto riportato in premessa, a giudizio dell'interpellante appare chiaro che il progetto \"In.La.\" sia stato viziato fin dal suo nascere dall'assoluta mancanza di chiarezza circa i ruoli, le procedure e le reali finalità: ne è testimonianza tra l'altro il fatto che ancora si continua a raccogliere candidature di aspiranti tirocinanti, quando il numero di candidati è ormai di circa 50 volte superiore al numero di posti disponibili e mentre il presidente dell'ente attuatore annuncia l'avvio dei tirocini; si alimentano in tal modo inutili speranze e si rischia di fornire elementi e strumenti di indebita pressione per quanti fanno del bisogno di lavoro una merce di scambio su diversi mercati, non ultimo quello del voto; a tal proposito non può essere ignorato il fatto che, nonostante la convenzione risalga ad ottobre 2005, il progetto è entrato nella sua fase attuativa soltanto nel periodo della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento mentre la sua pubblicità è stata realizzata in modo massiccio (con una spesa di circa 3 milioni di euro) nel periodo della campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana, due elementi che in una realtà sociale come quella della provincia di Palermo fanno temere che lo stesso progetto possa essere stato, indipendentemente dalla reale volontà di chi era chiamato a gestirlo ed attuarlo, strumento per creare aspettative non lecite nell'amplissimo bacino dei disoccupati; l'intera struttura organizzativa del progetto appare mirata a creare le massime condizioni di discrezionalità e le ultime dichiarazioni rese dal presidente del soggetto attuatore non fanno che aggravare la situazione poiché, obbligando le aziende all'assunzione, configurano di fatto il contributo erogato come un aiuto di Stato ad imprese che non avrebbero, di contro, alcun obbligo di seguire procedure pubbliche per la selezione del personale; le affermazioni riportate circa la modalità operativa da attuare da parte delle aziende ex municipalizzate fanno aumentare anziché fugare i dubbi di legittimità sul fatto che le stesse possano accedere al progetto: l'obbligo di assunzione rende evidente che tramite il progetto si vorrebbe permettere l'inserimento in aziende a capitale pubblico di soggetti che non seguirebbero alcuna regolare procedura di selezione ma soltanto una spontanea candidatura, peraltro ufficialmente finalizzata ad un percorso formativo come è il tirocinio e non ad una assunzione a tempo indeterminato; è prevedibile che l'annuncio che i tirocini si trasformeranno automaticamente in assunzioni a tempo indeterminato faccia crescere ancora di più il numero di candidati, alimentando ancora una volta aspettative destinate ad essere del tutto disattese ma allo stesso tempo permettendo di incrementare le dimensioni del database dei candidati che, come si avrà modo di sottolineare in seguito, sembra esposto a rischi di vulnerabilità sotto il profilo della tutela della privacy ; alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sig. Albanese, appare evidente che il soggetto attuatore ritiene di poter operare in assoluta autonomia e in difformità da quanto previsto nel progetto approvato e finanziato dal Ministero del lavoro; premesso ancora che da parte delle organizzazioni sindacali è stato denunciato che alcuni dei candidati corsisti sarebbero stati contattati, nel corso della campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana tenutasi nel maggio 2006, da candidati alle stesse elezioni che erano evidentemente in possesso di dati sensibili circa lo stato occupazionale degli stessi candidati corsisti, si chiede di sapere: quanta parte dei fondi previsti nella convenzione stipulata dal Ministero del lavoro sia già stata trasferita alla Regione Siciliana e quale percentuale di ciò che è stato trasferito sia stata rendicontata; da quando sia prassi della pubblica amministrazione il realizzare progetti per i quali non è prevista una data di scadenza per la candidatura e se si ritenga lecito che l'ente attuatore prosegua nell'archiviazione di dati sensibili quando il progetto, per bocca del suo Responsabile, si avvia ad entrare in una fase successiva e dovrebbero quindi essersi concluse le fasi di selezione; se corrisponda a verità che dei 42.000 candidati registratisi per partecipare al progetto come tirocinanti, ben 20.000 lo abbiano fatto tra il 15 e il 27 maggio 2006 e cioè nel corso delle ultime due settimane della campagna elettorale per il rinnovo dell'Assemblea regionale siciliana e, in caso affermativo, come si valuti questo dato; per quale motivo, nonostante il progetto avrebbe dovuto essere avviato immediatamente dopo la firma della convenzione, lo stesso sia partito soltanto parecchi mesi dopo e cioè in coincidenza con il periodo delle campagne elettorali nazionale e regionale; quali siano le date ufficiali di avvio e termine del progetto ed in particolare, considerato che i tirocini dovevano cominciare il terzo mese successivo all'avvio, e se il Ministero del lavoro abbia fissato una data ultima per la raccolta delle candidature; alla luce della denuncia dei sindacati circa l'accessibilità dei dati dei candidati disoccupati, se l'ente attuatore e/o Italia Lavoro abbiano adempiuto ai previsti obblighi di legge in materia di tutela della privacy , abbiano prodotto il necessario piano di sicurezza informatica e chi siano i soggetti titolari del trattamento dei dati e quindi, nel caso di una loro diffusione, tenuti a risponderne di fronte agli organi competenti; se alla luce di tutto quanto sopra non si ritenga, per quanto di competenza, di dover avviare una urgentissima azione ispettiva presso Italia Lavoro e presso il Consorzio ASI di Palermo circa la gestione del progetto In.La. e, nelle more, se non si ritenga di doverne disporre il commissariamento al fine di ricondurre a regolarità la gestione, individuare criteri chiari e trasparenti per la selezione e quindi avviare al più presto i tirocini propedeutici all'assunzione; in considerazione del fatto che la raccolta dei dati sui candidati corsisti è stata ed è tuttora svolta presso sportelli decentrati di diversi centri di formazione professionale, il cui fine è tra l'altro quello di favorire l'incontro tra domanda ed offerta di lavoro e in considerazione del fatto che la quasi totalità dei candidati al progetto In.La. ha accettato di essere inserita anche negli elenchi di disoccupati gestiti dai suddetti sportelli, se esistano dati circa il risultato di tale inserimento in termini di reale e concreto avviamento al lavoro o se piuttosto corrisponda a verità il fatto che fino ad oggi nessuno dei 42.000 candidati abbia avuto alcun risultato positivo dall'inserimento in detti elenchi. (2-00118)" . . "GIAMBRONE FABIO (MISTO - ITALIA DEI VALORI)" . "Senato della Repubblica" . "INTERPELLANZA 2/00118 presentata da GIAMBRONE FABIO (MISTO - ITALIA DEI VALORI) in data 23/01/2007"^^ . "2/00118" . . "20070123" . "20070123" . . "INTERPELLANZA" . .