MOZIONE 1/00914 presentata da BECCALOSSI VIVIANA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120312
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Atto Camera Mozione 1-00914 presentata da VIVIANA BECCALOSSI testo di lunedi' 12 marzo 2012, seduta n.602 La Camera, premesso che: secondo quanto stabilito dalla direttiva 2009/28/CE, nel 2020 l'Italia dovra' coprire il 17 per cento dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili. Prendendo a riferimento lo scenario efficiente, questo significa che nel 2020 il consumo finale di energie rinnovabili dovra' attestarsi a 22,31 megawatt di energia termica; gli obiettivi e l'ampiezza della direttiva 2009/28/CE impongono un rinnovato impegno, con criteri che assicurino uno sviluppo equilibrato dei vari settori che concorrono al raggiungimento di detti obiettivi e tenendo conto del rapporto costi-benefici; sono gia' disponibili numerosi meccanismi di sostegno, che assicurano la remunerazione degli investimenti in diversi settori delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, e favoriscono la crescita di filiere industriali; secondo la definizione contenuta nel decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, di attuazione della direttiva 2009/28/CE, per biomassa si intende la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l'acquacoltura, gli sfaldi e le potature provenienti dal verde pubblico e privato, nonche' la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani; trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attivita' umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio. Si tratta di una fonte di energia pulita su cui l'Unione europea ha deciso di investire; la Commissione europea e' sempre piu' convinta che le biomasse agroforestali, tra le fonti «verdi», possano svolgere un ruolo importante sia per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico sia nella lotta contro il cambiamento climatico; l'agricoltura puo' contribuire al contenimento delle emissioni di gas serra in termini di fissazione temporanea di carbonio nei suoli, nelle produzioni vegetali ed arboree e, soprattutto, nella produzione di biomasse agroforestali da impiegare ai fini energetici, con effetti sostitutivi dei combustibili fossili e riduzione delle emissioni di anidride carbonica; gli impianti di produzione di energia elettrica possono essere alimentati da biomasse solide come legna, cippato, pellet, ma anche con rifiuti solidi urbani, biogas (derivanti dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, da fanghi, deiezioni animali, ma anche da attivita' agricole) e bioliquidi (oli vegetali grezzi o altri bioliquidi); i biocombustibili sono un'energia pulita a tutti gli effetti, in quanto liberano nell'ambiente le sole quantita' di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione ed una quantita' di zolfo e di ossidi di azoto nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili; i combustibili di origine biologica allo stato liquido sono distinti, in base al decreto legislativo n. 28 del 2011, in: bioliquidi (combustibili liquidi per scopi energetici diversi dal trasporto, compresi l'elettricita', il riscaldamento ed il raffreddamento prodotti dalla biomassa) e biocarburanti (carburanti liquidi o gassosi per i trasporti ricavati dalla biomassa); in particolare, riguardo alla produzione dei biocarburanti, l'input lanciato dalla Commissione europea agli Stati membri («Strategia Ue per i biocarburanti», COM 34/2006) e' di riflettere su dove allestire le colture energetiche, affinche' si inseriscano in maniera ottimale nella rotazione delle colture, al fine di evitare ripercussione negative sulla biodiversita', l'inquinamento idrico, il degrado del suolo e la distruzione di habitat e di specie di elevata importanza naturale; il biogas, costituito prevalentemente da metano e da anidride carbonica, nasce dalla fermentazione anaerobica di materiale organico di origine animale e vegetale e vi sono una molteplicita' di matrici organiche da cui puo' essere prodotto: rifiuti conferiti in discarica ovvero frazione organica dei rifiuti urbani, fanghi di depurazione, deiezioni animali, scarti di macellazione, scarti organici agroindustriali, residui colturali, colture energetiche dedicate; il settore della biomassa deve essere promosso in maniera organica, individuando misure volte ad incrementarne la disponibilita' e lo sfruttamento, indirizzandone gli impieghi non alla sola generazione elettrica, ma a forme piu' convenienti ai fini della copertura degli usi finali: produzione di calore per il soddisfacimento di utenze termiche e per la cogenerazione; lo sviluppo dell'utilizzo della biomassa non puo' prescindere da considerazioni di carattere ambientale (emissioni, criteri di sostenibilita') e di competitivita' con altri settori (alimentare, industriale); negli ultimi anni vi e' stato un incremento dello sviluppo delle tecniche di produzione energetica da biomasse e dai suoi prodotti, anche a seguito dell'introduzione di una legislazione di sostegno, che prevede, tra l'altro, meccanismi incentivanti; l'articolo 24 del decreto legislativo n. 28 del 2011 prevede un regime di incentivazione di biogas, biomasse e bioliquidi sostenibili, che deve tener conto della tracciabilita' e della provenienza della materia prima ed e' finalizzato a promuovere l'uso efficiente di rifiuti e sottoprodotti, da biogas da reflui zootecnici o da sottoprodotti delle attivita' agricole, agroalimentari, agroindustriali, di allevamento e forestali, di prodotti ottenuti da coltivazioni dedicate non alimentari, nonche' di biomasse e bioliquidi sostenibili e biogas da filiere corte, contratti quadro e da intese di filiera; un impulso decisivo allo sviluppo sul territorio delle biomasse e' stato dato dal decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, del 10 settembre 2010, in materia di «Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili», che disciplina le modalita' di autorizzazione dei diversi impianti e l'adeguamento delle regioni alla normativa in materia; in particolare, nella parte che dispone che «le regioni possono indicare aree e siti non idonei all'installazione di specifiche tipologie di impianti. L'individuazione delle aree non idonee e' operata dalle regioni attraverso un'apposita istruttoria che prenda in considerazione le disposizioni volte alla tutela dell'ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico ed artistico, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversita' e del paesaggio rurale»; se da tale ricognizione emergessero obiettivi di protezione non compatibili con l'insediamento di specifiche tipologie e/o dimensioni di impianti, si determinerebbe un'elevata probabilita' di esito negativo in sede di autorizzazione. Gli esiti dell'istruttoria dovranno contenere, per ciascuna area individuata come non idonea, la descrizione delle incompatibilita' riscontrate; le regioni conciliano le politiche di tutela dell'ambiente e del paesaggio con quelle di sviluppo e valorizzazione delle energie rinnovabili attraverso atti di programmazione congruenti con la quota minima di produzione di energia da fonti rinnovabili loro assegnata (burden sharing), assicurando uno sviluppo equilibrato delle diverse fonti; le aree non idonee sono, dunque, individuate dalle regioni nell'ambito dell'atto di programmazione con cui sono definite le misure e gli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi di burden sharing fissati. Con tale atto, la regione individua le aree non idonee, tenendo conto di quanto eventualmente gia' previsto dal piano paesaggistico e in congruenza con lo specifico obiettivo assegnatole; impegna il Governo: a promuovere una revisione della normativa vigente al fine di valorizzare le cosiddette agroenergie, rispettando la tipicita' dell'economia italiana ed evitando distorsioni del mercato nel settore agroalimentare; a valutare l'opportunita' di sviluppare, in accordo con le regioni, nel rispetto delle proprie ed altrui competenze, la programmazione, su scala regionale, della coltivazione dei prodotti agricoli ad uso energetico; ad assumere iniziative volte a chiarire il quadro normativo in materia di identificazione degli scarti di origine agroindustriale, allorche' si tratti di risorse per la produzione di energia e, quindi, impiegabili in impianti di produzione energetica; ad elaborare i dettagli di meccanismi di supporto piu' ambiziosi per lo sviluppo e lo sfruttamento delle biomasse a fini energetici e, allo stesso tempo, ad orientare la domanda verso comportamenti piu' rispettosi dell'ambiente e piu' sensibili alla questione del risparmio energetico; ad accelerare i tempi di adozione dei decreti attuativi relativi ai meccanismi di incentivazione delle fonti rinnovabili, al fine di un rilancio economico del Paese, in quanto possono rappresentare un volano determinante per gli investimenti e per la creazione di occupazione green. (1-00914) «Beccalossi, Paolo Russo, Aracri, Baldelli, Cannella, Catanoso, De Corato, De Camillis, Di Caterina, Dima, Faenzi, Tommaso Foti, Ghiglia, Laffranco, Nastri, Nola, Saglia».
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20120312-20120329
MOZIONE 1/00914 presentata da BECCALOSSI VIVIANA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120312
MOZIONE
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO (POPOLO DELLA LIBERTA')
ARACRI FRANCESCO (POPOLO DELLA LIBERTA')
BALDELLI SIMONE (POPOLO DELLA LIBERTA')
CANNELLA PIETRO (POPOLO DELLA LIBERTA')
DE CAMILLIS SABRINA (POPOLO DELLA LIBERTA')
DE CORATO RICCARDO (POPOLO DELLA LIBERTA')
DI CATERINA MARCELLO (POPOLO DELLA LIBERTA')
DIMA GIOVANNI (POPOLO DELLA LIBERTA')
FAENZI MONICA (POPOLO DELLA LIBERTA')
FOTI TOMMASO (POPOLO DELLA LIBERTA')
GHIGLIA AGOSTINO (POPOLO DELLA LIBERTA')
LAFFRANCO PIETRO (POPOLO DELLA LIBERTA')
NASTRI GAETANO (POPOLO DELLA LIBERTA')
NOLA CARLO (POPOLO DELLA LIBERTA')
RUSSO PAOLO (POPOLO DELLA LIBERTA')
SAGLIA STEFANO (POPOLO DELLA LIBERTA')
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1/00914
BECCALOSSI VIVIANA (POPOLO DELLA LIBERTA')