MOZIONE 1/00689 presentata da FORMISANO ANNA TERESA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) in data 20110711
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Atto Camera Mozione 1-00689 presentata da ANNA TERESA FORMISANO testo di lunedi' 11 luglio 2011, seduta n.498 La Camera, premesso che: nel corso degli ultimi anni si e' registrata una crescita costante del fenomeno della contraffazione e della violazione dei diritti di proprieta' intellettuale che sta minacciando il sistema industriale italiano, la cui capacita' competitiva e' basata, soprattutto, sulla qualita' della produzione; i danni prodotti da questo fenomeno risultano ancor piu' preoccupanti in un momento congiunturale di crisi economica generalizzata come quello attuale; oltre ad essere uno degli Stati dell'Unione europea maggiormente colpito da questo fenomeno, a causa della struttura del sistema-Paese, composta per la maggioranza di imprese piccole e medio-piccole che hanno difficolta' ad attrezzarsi per contrastare il fenomeno, l'Italia e' uno dei Paesi che ha piu' da perdere in competitivita' per effetto del diffondersi del fenomeno; secondo le stime dell'Organizzazione mondiale del commercio, i beni contraffatti ammontano all'8 per cento del commercio mondiale, mentre l'Ocse quantificava nel 2007 in 200 miliardi di dollari il giro d'affari complessivo della contraffazione. Il valore del mercato domestico del falso in Italia si aggirava sui 7 miliardi di euro nel 2008, senza considerare la quota di merci contraffatte che partono dal nostro Paese e senza contare la perdita di gettito fiscale per le casse dello Stato determinate dal fenomeno contraffattivo; il fenomeno non sembra manifestare flessioni nonostante l'incessante attivita' di contrasto da parte dei nuclei specializzati delle forze dell'ordine, che hanno portato a continui ed ingenti sequestri di merce contraffatta (l'ultimo, di 13.000 pezzi in tre fabbriche abusive che producevano calzature, risale al 6 luglio 2011); e' superfluo considerare che le attivita' legate alla contraffazione costituiscono per la criminalita' organizzata una fonte di reddito proficua a fronte di rischi penali molto bassi; un altro elemento che caratterizza il fenomeno allo stato attuale e' la sua diffusione attraverso internet, che consente, grazie ad un anonimato dell'offerta di fatto, di riproporre la medesima offerta di prodotti contraffatti, servendosi di una diversa identita' e/o di un diverso fornitore di accesso; la tipologia della merce contraffatta ha subito negli anni un'evoluzione, passando dal settore tessile, abbigliamento e pelletteria (soprattutto delle grandi firme della moda italiana) a prodotti di uso comune (apparecchi sanitari, ricambi auto, giocattoli ed altro), fino a toccare gli alimenti ed i farmaci, con gravi conseguenze sulla sicurezza e sulla salute del cittadino consumatore; in particolare, per i consumatori, i casi di disturbi ed incidenti causati da prodotti contraffatti hanno riguardato l'uso di farmaci, alcolici, integratori alimentari e i beni di uso quotidiano (in particolare, giocattoli, calzature e abbigliamento); secondo una stima della Cia-Confederazione italiana agricoltori, l'agropirateria internazionale nei confronti dell'agroalimentare made in Italy ha raggiunto un giro di affari pari a circa 60 miliardi di euro. In Italia si realizza piu' del 21 per cento dei prodotti a denominazione d'origine registrati a livello comunitario. A questi vanno aggiunti gli oltre 400 vini doc, docg e igt e gli oltre 4.000 prodotti tradizionali censiti dalle regioni e inseriti nell'albo nazionale. Una lunghissima lista di prodotti che ogni giorno, pero', rischia di essere contraffatto, imitato o sofisticato; i danni derivanti da tale situazione sono, purtroppo, destinati a crescere, visto che a livello mondiale ancora non esiste una vera difesa dei nostri dop, igp e stg, che comprendono formaggi, oli d'oliva, salumi, prosciutti e ortofrutticoli. La tutela dei prodotti a denominazione di origine non esiste ancora fuori dal territorio dell'Unione europea ed e', quindi, interesse prioritario del nostro Paese e dell'Unione europea riuscire ad ottenere il mutuo riconoscimento a livello internazionale delle denominazioni; nonostante l'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 2009/105/CE stabilisce che: «È vietato apporre sui recipienti (o sulla targhetta) marcature che possano indurre in errore i terzi circa il significato ed il simbolo grafico della marcatura CE (...)», l'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva n. 88/378/CEE recita: «È vietato apporre sui giocattoli marcature che possano indurre in errore i terzi circa il significato ed il simbolo grafico della marcatura CE», l'articolo 15, paragrafo 3, della direttiva 89/106/CEE dispone: «Gli Stati membri adottano le misure necessarie a vietare che si appongano sui prodotti o sui relativi imballaggi marcature che possano indurre in errore i terzi circa il significato ed il simbolo grafico della marcatura CE», gli Stati membri in realta' non sembrano in grado di vietare l'immissione sul loro mercato, e quindi su quello europeo, di prodotti provenienti da Paesi non membri dell'Unione europea e gia' marchiati; infatti, sempre piu' numerosi sono i produttori cinesi che copiano il marchio CE, di conformita' alle direttive europee, apposto sui prodotti provenienti dai Paesi membri dell'Unione europea, attraverso una loro versione corrispondente al marchio China Exportation, eludendo, quindi, tutte le prove di conformita' agli standard di sicurezza europei ed inondando i nostri mercati di prodotti di dubbia efficacia, sicurezza e qualita', impegna il Governo: a considerare la lotta alla contraffazione una priorita' europea, oltre che nazionale, e a promuovere forme di coordinamento piu' stringenti a livello di Unione europea; a dare ulteriore impulso al contrasto della contraffazione dei prodotti e dei marchi, e dare maggiore tutela contro le forme di uso fraudolento o improprio del marchio CE; a predisporre una massiccia campagna pubblica di informazione e sensibilizzazione anche attraverso accordi con istituti scolastici medi e superiori, universita' e centri di ricerca, Agenzia delle dogane, Guardia di finanza e Poligrafico dello Stato, per l'inserzione nei programmi didattici di momenti formativi specificamente dedicati alla materia; ad assumere iniziative, anche normative, dirette a contrastare la contraffazione via internet, sia a livello nazionale sia a livello europeo; a favorire, con accordi bilaterali con Paesi non membri dell'Unione europea, la cooperazione amministrativa per la lotta alla fonte del fenomeno nei Paesi di origine. (1-00689) «Anna Teresa Formisano, Della Vedova, Lanzillotta, Lo Monte, Galletti, Ruggeri, Pezzotta, Delfino, Ciccanti, Compagnon, Naro, Volonte', Raisi, Mosella, Pisicchio, Tabacci, Vernetti, Commercio, Latteri, Lombardo».
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20110711-20110727
MOZIONE 1/00689 presentata da FORMISANO ANNA TERESA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) in data 20110711
MOZIONE
LATTERI FERDINANDO (MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD)
COMPAGNON ANGELO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
LANZILLOTTA LINDA (MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA)
NARO GIUSEPPE (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
LOMBARDO ANGELO SALVATORE (MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD)
PISICCHIO PINO (MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA)
RAISI ENZO (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO)
LO MONTE CARMELO (MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD)
TABACCI BRUNO (MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA)
VERNETTI GIANNI (MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA)
VOLONTE' LUCA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
MOSELLA DONATO RENATO (MISTO-ALLEANZA PER L'ITALIA)
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO (MISTO-MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD)
PEZZOTTA SAVINO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
RUGGERI SALVATORE (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
CICCANTI AMEDEO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
DELLA VEDOVA BENEDETTO (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO)
DELFINO TERESIO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
GALLETTI GIAN LUCA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)
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1/00689
FORMISANO ANNA TERESA (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO)