MOZIONE 1/00519 presentata da ANTONIONE ROBERTO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110111

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Atto Camera Mozione 1-00519 presentata da ROBERTO ANTONIONE testo di martedi' 11 gennaio 2011, seduta n.415 La Camera, premesso che: il cittadino italiano Cesare Battisti, ex militante della formazione «Proletari armati per il comunismo», e' stato condannato all'ergastolo con sentenza della Corte d'assise d'appello di Milano del 1988 (definitiva in Cassazione nel 1993), per omicidio plurimo, oltre che per i reati di banda armata, rapina e detenzione di armi; complessivamente ben sette processi e ventiquattro giudici italiani ne hanno stabilito la colpevolezza; sottrattosi alla giustizia italiana e rifugiatosi in Francia, Battisti e' stato tratto in arresto l'11 febbraio 2004 in esecuzione di una richiesta di estradizione avanzata dalla giustizia italiana, ma non appena Parigi si e' pronunciata in senso favorevole all'estradizione, egli si e' reso latitante; nel 2006 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Battisti contro il provvedimento di estradizione concesso dalla Francia, stabilendo, tra l'altro, che i giudici italiani avevano perfettamente rispettato gli standard europei (quanto al diritto d'accesso e informazioni sul procedimento, diritti della difesa); sulla base delle richieste sia italiana che francese, il 18 marzo 2007 Battisti e' stato arrestato a Rio de Janeiro, ed il 24 marzo dello stesso anno l'Italia ne ha richiesto l'estradizione; il 13 gennaio 2009 l'allora Ministro della giustizia brasiliano ha concesso a Battisti lo status di rifugiato politico; nella seduta del 18 novembre 2009, il tribunale supremo federale ha dichiarato nullo il provvedimento di rifugio, concesso l'estradizione richiesta dall'Italia e autorizzato il Presidente brasiliano a consegnare Cesare Battisti al nostro Paese in conformita' al vigente trattato bilaterale in materia di estradizione, pur precisando che la pronuncia faceva salve le competenze del Presidente stesso; il Capo dello Stato e il Governo italiano, nelle molteplici occasioni di contatto, hanno ripetutamente sottolineato alle autorita' brasiliane che si aspettavano il rispetto della decisione del tribunale supremo federale di concessione dell'estradizione di Battisti; il 30 dicembre 2010, l'avvocatura generale dello Stato brasiliana ha reso pubblico il proprio parere, approvato dal Vice avvocato generale, che richiamando l'articolo 3, capo I, lettera F, del trattato bilaterale di estradizione (l'estradizione non sara' concessa se la Parte richiesta ha serie ragioni per ritenere che la persona richiesta verra' sottoposta ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalita', di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali, o che la situazione di detta persona rischia di essere aggravata da uno degli elementi suddetti), si poneva in senso contrario alla concessione dell'estradizione di Battisti; il 31 dicembre 2010 l'ex Presidente brasiliano ha reso nota la propria decisione - conforme al parere dell'Avvocatura generale dello Stato brasiliana - che non accoglie la richiesta di estradizione dell'Italia nei confronti del connazionale; la mancata estradizione di Cesare Battisti configura, nell'opinione di autorevoli giuristi, una violazione del predetto trattato bilaterale di estradizione del 1989 da parte del Brasile, e cio' implicherebbe la responsabilita' del Brasile sul piano internazionale per aver disatteso le disposizioni dell'accordo stesso; la decisione brasiliana di addurre come motivazione l'articolo 3, capo I, lettera F del trattato bilaterale di estradizione rende tale diniego profondamente ingiusto sul piano dei principi e infondato sul piano legale; il Presidente del tribunale supremo federale del Brasile, con decisione del 6 gennaio 2011, ha negato la scarcerazione di Battisti e inviato gli atti al giudice relatore per un ulteriore esame del caso in sede plenaria; il caso Battisti, infine, non sembra limitarsi ad una semplice questione bilaterale tra Italia e Brasile, in quanto, dubitando che il sistema giudiziario dell'Italia sia in grado di offrire adeguate garanzie al condannato, il provvedimento brasiliano mette in discussione il rispetto dei principi stessi di civilta' giuridica da parte di tutta l'Unione europea - quale omogenea comunita' di valori e spazio di liberta' e giustizia - essendone l'Italia un Paese membro, impegna il Governo: a percorrere tutte le strade sul versante giudiziario offerte dal tribunale supremo federale, non lasciandone intentata alcuna fino ad adire, eventualmente, la Corte internazionale di giustizia, affinche' il rifiuto opposto dall'ex Presidente brasiliano alla concessione dell'estradizione venga rimosso e Cesare Battisti possa essere assicurato alla giustizia italiana, a completamento del procedimento di estradizione, come previsto dal trattato bilaterale; ad esperire nel prosieguo legale della vicenda ogni strumento reso disponibile dall'ordinamento giuridico del Brasile per impugnare il diniego all'estradizione, nonche', ove necessario, ricorrere nelle sedi multilaterali ed europee in tale stessa direzione, anche affinche' vengano rispettati i principi di civilta' giuridica che sono alla base dello spazio di giustizia europeo e della stessa Unione europea; nel quadro delle ottime relazioni tradizionalmente in essere con il Brasile e in parallelo con il percorso giudiziario, a mantenere costantemente viva la questione in sede di dialogo politico con quel Governo, cogliendo l'occasione di tutti i possibili contatti con la nuova amministrazione, per rappresentare alle autorita' brasiliane la nostra aspettativa per una corretta interpretazione del contenuto del trattato bilaterale e, quindi, per l'accoglimento dell'estradizione; a fare in modo che la soluzione finale della vicenda sia in sintonia con le norme di tale trattato e con i sentimenti di un'opinione pubblica che, senza distinzioni di colori ed orientamenti, e' sorpresa e indignata per gli ultimi sviluppi. (1-00519) (Nuova formulazione) «Antonione, Nirenstein, Baldelli, Biancofiore, Angeli, Bonciani, Boniver, Renato Farina, Lunardi, Malgieri, Migliori, Moles, Osvaldo Napoli, Nicolucci, Pianetta, Picchi, Scandroglio, Valducci, Zacchera, Carlucci, Cazzola».
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MOZIONE 1/00519 presentata da ANTONIONE ROBERTO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110111 
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ANGELI GIUSEPPE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BIANCOFIORE MICHAELA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BONCIANI ALESSIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
BONIVER MARGHERITA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CAZZOLA GIULIANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
FARINA RENATO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
HOLZMANN GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
LUNARDI PIETRO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MALGIERI GENNARO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MIGLIORI RICCARDO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MOLES GIUSEPPE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NAPOLI OSVALDO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NICOLUCCI MASSIMO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NIRENSTEIN FIAMMA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PIANETTA ENRICO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
PICCHI GUGLIELMO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
SCANDROGLIO MICHELE (POPOLO DELLA LIBERTA') 
ZACCHERA MARCO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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ANTONIONE ROBERTO (POPOLO DELLA LIBERTA') 

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