MOZIONE 1/00217 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 05/06/2003
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Mozione Atto Camera Mozione 1-00217 presentata da FAUSTO BERTINOTTI giovedì 5 giugno 2003 nella seduta n. 319 La Camera, premesso che: il 30 e 31 ottobre 2003 si riuniranno i Ministri europei dell'alloggio, nell'ambito del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea; l'incontro dei Ministri europei dell'alloggio assume una importanza rilevante vista la preoccupante questione abitativa vissuta dai cittadini europei, in particolare dai cittadini italiani; il prossimo 30 giugno 2003 scade la proroga degli sfratti relativi a famiglie con anziani, portatori di handicap, malati terminali con redditi bassissimi; in Italia lo stock abitativo in affitto risulta essere composto da circa 4 milioni di abitazioni. Si tratta della quota più bassa d'Europa, tranne Irlanda, Spagna e Grecia; le 11 aree metropolitane italiane hanno 2 milioni di alloggi in affitto pari al 46 per cento del totale; il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in Italia consiste in circa 800.000 alloggi. In Europa la consistenza di alloggi di edilizia pubblica, ogni 100 famiglie è il seguente: Gran Bretagna 26; Olanda 36; Francia 18; Germania 18; Austria 23; Danimarca 19; in Italia è 5 ovvero un terzo della media europea; nel nostro Paese il reddito medio delle famiglie in affitto è inferiore del 22 per cento delle famiglie in povertà; 474.000 famiglie italiane a basso reddito (meno di 13.000 euro lordi/anno) sono costrette a versare oltre il 35 per cento del reddito per l'affitto; il 19 per cento delle famiglie italiane in affitto dispone di un reddito inferiore ai 10.000 euro/anno e il 37 per cento delle famiglie in affitto è costituito da anziani, il cui reddito è assicurato solo da pensione e il 29 per cento comprende almeno un disoccupato; la sofferenza abitativa nel nostro Paese si compone di altri dati drammatici ad esempio: 1) esistono oltre 2.300.000 famiglie con redditi sotto il livello di povertà a fronte di una offerta di alloggi a canone sociale di circa 800.000 alloggi; 2) negli ultimi 10 anni la percentuale di giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono con i genitori è aumentata del 7 per cento; 3) oltre 210.000 famiglie vivono in situazione di sovraffollamento e tra i motivi segnalati dalle giovani coppie, la difficoltà di reperire l'alloggio, negli ultimi 20 anni è segnalata da oltre il 20 per cento delle coppie con un incremento dell'8 per cento rispetto al periodo precedente; il fenomeno dell'immigrazione, che rappresenta un dato strutturale, incrementa la richiesta abitativa, specialmente in affitto; il sostegno diretto ai redditi medio bassi con canoni insostenibili in Europa assume caratteri di rilievo mentre in Italia si assiste, a partire dalle ultime due finanziarie, ad un sostanziale disimpegno e ad un decremento continuo del fondo sociale previsto dalla legge 431 del 1998, in particolare: in Germania vengono sovvenzionate 3,8 milioni di famiglie in affitto con una spesa equivalente a oltre 3,3 milioni di euro, con una erogazione media di circa 850 euro per ogni famiglia; in Olanda le famiglie sovvenzionate sono circa 1 milione con una spesa equivalente a circa 1 milione di euro e una erogazione media di 1.100 euro; in Gran Bretagna vengono sovvenzionate 4,5 milioni di famiglie con una spesa annua pari a circa 11 milioni di euro; in Italia il cosiddetto fondo sociale sovvenziona circa 400.000 famiglie con una spesa annua che è passata dai 350 milioni di euro del 1999 ai 211 milioni di euro previsti dalla legge finanziaria per il 2003; la legge 431 del 1998 è di fatto fallita in quanto non ha portato alcun beneficio al raffreddamento dei canoni di locazione privati, questo è in parte anche dovuto alla assoluta insufficienza dei fondi a sostegno delle detrazioni fiscali per proprietari e inquilini che ha impedito lo sviluppo dei canoni concertati tra associazioni della proprietà e sindacati degli inquilini; a tutt'oggi in Italia il 50 per cento dei contratti di locazione è extra legem con una evasione fiscale pari a circa 7,5 milioni di euro; con la cartolarizzazione degli immobili degli enti previdenziali pubblici, in particolare con la seconda fase, denominata SCIP 2, si è assistito all'aumento fino al 60 per cento dei valori degli immobili, ma con la legge 410/2001 si è, anche, provocato il peggioramento delle condizioni di vendita tanto che stime sindacali affermano che potrebbe essere pari al 50 per cento il numero delle famiglie impossibilitate all'acquisto e, quindi, soggette in un prossimo futuro allo sfratto; in Italia a causa delle forti perdite avvenute a livello finanziario per le società quotate in Borsa, si è creata una bolla speculativa nel mercato immobiliare che, da una parte, spinge molte grandi proprietà private verso le alienazioni, e dall'altra, visti i valori immobiliari, spinge nella disperazione decine di migliaia di famiglie, in questo caso eclatante è il caso di Roma, dove nel solo 2003 si avvieranno vendite, da parte di grandi proprietà pubbliche e private, per circa 70.000 alloggi creando a Roma una situazione gravissima e insostenibile per l'Amministrazione comunale; infine, nel nostro Paese assistiamo ad un drenaggio fiscale che colpisce in maniera iniqua i possessori di prima casa non di lusso con una imposta comunale che sarebbe equo, per i soggetti citati, abolire; le politiche di privatizzazione degli immobili pubblici e la liberalizzazione selvaggia degli affitti, sostenute dal Governo lungi dal risolvere la grave crisi abitativa vissuta dal nostro Paese, in particolare nelle grandi aree urbane, è dal punto di vista sociale e dell'affermazione del diritto alla casa, fallimentare, mentre al contempo sono state un validissimo sostegno alla rendita e alla speculazione immobiliare; è necessaria una svolta nelle politiche abitative impegna il Governo: a livello europeo a: concordare, nella riunione dei Ministri europei dell'alloggio prevista a Roma per il 30 e 31 ottobre, piani di azione comuni che prevedano, tra l'altro: a) l'aumento dell'offerta di alloggi in locazione a canone sociale; b) il blocco delle politiche di privatizzazione dei patrimoni pubblici e delle politiche di liberalizzazione nel mercato delle locazioni; c) la forte penalizzazione fiscale dello sfitto e dei contratti a nero con la contestuale abolizione di qualsiasi imposta relativa alla prima casa non di lusso; d) ad approntare politiche abitative comuni che puntino ad affermare il diritto alla casa per tutti e tutte; impegna il Governo: a livello nazionale a: promuovere, entro tre mesi dalla approvazione della presente mozione, la conferenza nazionale sulle politiche abitative, che veda tra gli altri la presenza centrale dei sindacati degli inquilini, delle ONG, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, delle associazioni di volontariato e dei movimenti di base; sospendere gli sfratti per coloro con redditi fino al limite di decadenza, per l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, fino a quando non avranno riconosciuto il passaggio da casa a casa; presentare, entro sei mesi dalla approvazione della presente mozione, un disegno di legge che preveda: 1) le modalità, i criteri e la certezza di finanziamenti, prevedendo che a ciò sia destinato almeno l'1 per cento del bilancio, per un piano straordinario di sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica, bloccando contestualmente i piani di alienazione, e mantenendo i gestori di alloggi di edilizia residenziale pubblica nell'ambito pubblico; 2) l'abolizione dall'ambito della legge 431 del 1998 del canale a mercato libero; 3) l'abolizione dell'ICI per la prima casa non di lusso e per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica; 4) la forte penalizzazione fiscale delle case sfitte e un piano di contrasto dei contratti extra legem con il contestuale recupero della relativa evasione fiscale; 5) l'aumento della dotazione economica del fondo sociale portandolo ad almeno 1.000 milioni di euro; 6) l'aumento e l'estensione a tutti gli inquilini degli sgravi fiscali ed eliminazione di ogni agevolazione fiscale per i proprietari che intendono affittare a mercato libero. (1-00217) «Bertinotti, Deiana, Titti De Simone, Alfonso Gianni, Giordano, Mantovani, Mascia, Pisapia, Russo Spena, Valpiana, Vendola».
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Camera dei Deputati
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MOZIONE 1/00217 presentata da BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 05/06/2003
MOZIONE
MANTOVANI RAMON (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
DEIANA ELETTRA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
GIANNI ALFONSO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
GIORDANO FRANCESCO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
MASCIA GRAZIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
PISAPIA GIULIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
VENDOLA NICHI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)
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1/00217
BERTINOTTI FAUSTO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)