ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04829-A/166 presentata da MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111216

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Atto Camera Ordine del Giorno 9/4829-A/166 presentato da ALESSIA MARIA MOSCA testo di venerdi' 16 dicembre 2011, seduta n.562 La Camera, premesso che: il sostegno alla partecipazione al lavoro delle donne e' presupposto fondamentale per la crescita civile e democratica del Paese, nonche' strumento essenziale per la crescita e la competitivita' del nostro sistema produttivo; c'e' infatti un nesso strettissimo tra parita' lavorativa, presenza delle donne nei processi decisionali e nella sfera pubblica e sviluppo dell'economia, della qualita' del lavoro, delle relazioni familiari: piu' donne occupate e partecipi alla vita economica del Paese significa piu' democrazia, piu' sviluppo, piu' nascite, famiglie piu' dinamiche e sicure economicamente, meno bambini in condizioni di poverta'; uno degli obiettivi piu' qualificanti della Strategia di Lisbona e' quello relativo all'occupazione femminile, che dovrebbe raggiungere il 60 per cento entro il 2010. L'Italia, il cui tasso di occupazione femminile si attesta al 46,3 per cento, rispetto alla media dell'Unione del 57,4 (dati 2006), si trova largamente al di sotto non solo dell'obiettivo finale, ma anche dell'obiettivo intermedio - gia' mancato - che fissava al 57 per cento il tasso minimo di occupazione femminile per il 2005, con cio' collocandoci agli ultimi posti in Europa e in posizione molto arretrata anche su scala mondiale. Inoltre nella classifica del gender gap nel 2007 siamo infatti passati dal 45 o al 77 o posto e secondo il recente rapporto del World Economic Forum , siamo arrivati addirittura all'ottantaquattresimo; innalzare il tasso di occupazione femminile significa elevare il potenziale di crescita e garantire una piu' equa ripartizione delle risorse pubbliche, anche in funzione della sostenibilita' futura dei sistemi previdenziale e di protezione sociale; oggi, in Italia, il principale servizio di cura all'infanzia e' costituito dai nonni. Secondo le rilevazioni ISTAT, sei bambini su dieci tra 0 e 3 anni di eta' sono affidati ai nonni quando la madre lavora e solo due su dieci frequentano un asilo nido pubblico o privato. Dato medio, che registra una forte differenziazione territoriale, nascondendo la drammatica condizione dei servizi per l'infanzia nel Mezzogiorno. I bambini che frequentano un nido pubblico sono, infatti, solo il 6 per cento nel Mezzogiorno, a fronte del 15 per cento al Nord e del 13 per cento al Centro; il Consiglio europeo di Lisbona del 2000, per quanto riguarda il potenziamento dei servizi all'infanzia, ha fissato il raggiungimento di una copertura del servizio di asili nido su tutto il territorio nazionale per almeno il 33 per cento entro il 2010 dei bambini tra 0 e 3 anni; l'Europa chiede parita' di trattamenti retributivi, l'eliminazione delle discriminazioni, il divieto del lavoro notturno per le donne in gravidanza e con figli piccoli, obbliga a percorsi di conciliazione per le donne e per gli uomini; nonostante cio' l'esecutivo ha scelto di ottemperare esclusivamente alla sentenza riguardante la pensione delle donne nel pubblico impiego, in assenza di alcuna forma di contrattazione con le parti sociali; una parte consistente degli effetti finanziari attesi dalle disposizioni del presente provvedimento sono riconducibili alle misure relative alla materia previdenziale che, con il passaggio immediato e generalizzato al sistema contributivo, rappresenta un cambiamento strutturale e si auspica definitivo delle regole pensionistiche; sicuramente le donne sono tra i soggetti che piu' risentiranno del nuovo regime previdenziale sia con riferimento all'applicazione del sistema contributivo, sia per quanto riguarda i nuovi limiti anagrafici per l'accesso al pensionamento, impegna il Governo a promuovere con urgenza disposizioni specifiche al fine di migliorare la condizione di vita delle donne, con particolare riguardo al sostegno all'accesso al mercato del lavoro, a pari condizione di salario e carriera nonche' a misure volte a favorire la conciliazione tra i tempi di cura e tempi di lavoro, anche tramite l'introduzione dei congedi parentali obbligatori per gli uomini; a garantire l'accesso al lavoro delle donne fino al raggiungimento su tutto il territorio nazionale degli obiettivi definiti dalla Strategia di Lisbona per il 2010 e la continuita' di reddito ed il reimpiego delle donne in condizione di disoccupazione e a rischio di espulsione dal mercato del lavoro; a prevedere azioni finalizzate a superare gli svantaggi ai quali sono esposte le carriere delle lavoratrici; a promuovere e sostenere in via legislativa ed economica la condivisione dei carichi di cura tra uomini e donne; a prevedere l'ampliamento degli interventi a sostegno della maternita', anche a prescindere dalla condizione lavorativa della donna, proporzionalmente al numero di eventi di maternita'. 9/4829-A/ 166 . Mosca, Damiano, Bellanova, Gnecchi, Lenzi, Gatti, Rampi, Santagata, Miglioli, Schirru, Boccuzzi, Codurelli, De Pasquale.
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ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/04829-A/166 presentata da MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111216 
ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LENZI DONATA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANTAGATA GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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9/04829-A/166 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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