RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00125 presentata da SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110608

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Atto Camera Risoluzione in Commissione 8-00125 presentata da GIUSEPPINA SERVODIO mercoledi' 8 giugno 2011 pubblicata nel bollettino n.491 La XIII Commissione, premesso che: l'Italia e' il primo produttore di ciliege in Europa e il quarto nel mondo, con una produzione diffusa in numerose aree dell'intero territorio nazionale che, nel periodo 2004-2008, e' cresciuta del 41,2 per cento, raggiungendo il 7,2 per cento della produzione mondiale (che si e' incrementata, nello stesso periodo, del 9,1 per cento); la produzione cerasicola italiana - frutto della tradizione rurale italiana ed in particolare di quei territori che meglio di altri in Europa hanno saputo sviluppare le migliori tecniche agronomiche - presenta caratteristiche di assoluta qualita' ed eccellenza, in termini organolettici, nutrizionali e di immagine, che la rendono particolarmente apprezzata all'estero. La ciliegicoltura italiana vanta inoltre numerosissime varieta' autoctone, molte delle quali sono state utilizzate per la sperimentazione e il miglioramento genetico a livello planetario. Ancora oggi il livello qualitativo italiano e' irraggiungibile seppur inizia a subire l'influenza di dinamici competitor quali Spagna, Turchia, Siria, Romania che, seppur con poche varieta' e per specifici periodi, riescono sempre di piu' a guadagnare spazio nei migliori mercati europei e mondiali. Le ciliege italiane rappresentano pertanto uno dei migliori e piu' affascinanti esempi della produzione ortofrutticola «made in Italy»; la rilevanza della produzione cerasicola nazionale non e' data solo dal suo prodotto frutticolo, ma anche dalla produzione legnosa (sono di essenza di legno di ciliegio i migliori mobili della produzione della Brianza); inoltre, la coltivazione delle ciliege - che avviene in piantagioni poste generalmente in collina e media montagna - assume anche una particolare valenza ambientale, essendo legata a valori ecologici, di assetto e salvaguardia del territorio dal rischio idrogeologico, di redditivita' delle aree marginali di alta collina e montagna; nel 2009 si e' tuttavia verificata, a fronte della crescita complessiva del mercato mondiale, una inversione di tendenza nella produzione italiana, con un arretramento rispetto al 2008 in tutti gli indici di riferimento; piu' precisamente, il totale degli impianti e' passato da 29.740 a 29.726, la superficie in produzione da 28.900 a 28.796 ettari; la produzione da 137.580 a 129.079 tonnellate, la produzione raccolta da 134.387 a 116.179 tonnellate; anche nell'anno 2010 questa tendenza negativa risulta confermata; le principali cause di questo trend negativo sono da riscontrare negli elevati costi di produzione e nei rischi di impresa molto alti, condizionati dalla brevita' della stagione produttiva, fortemente legata a fattori climatici e metereologici, dalla produzione disseminata su terreni frazionati e di estensione ridotta, da una produzione estera sempre piu' dinamica, nonche' dalla necessita' di migliorare, mediante idonei progetti di ricerca, il panorama varietale con l'offerta di nuove tipologie produttive; e' indubbio, dunque, che occorre intervenire con immediatezza per invertire il trend negativo, tenuto conto del significato strategico della produzione di ciliege nel paniere frutticolo dell'Italia, del valore economico complessivo delle attivita' ad essa legate e del rilevante numero di persone impegnate; in particolare, occorre definire specifiche iniziative per rilanciare il settore della ciliegicoltura, rendendo la produzione piu' competitiva nel mercato mondiale e sviluppando azioni per un ulteriore miglioramento della qualita', per la valorizzazione e la promozione di questo prodotto di eccellenza; e' necessario inoltre riservare una specifica attenzione alla ciliegicoltura oltre che nel quadro delle politiche per il settore ortofrutticolo, anche in quelle finalizzate alla promozione degli alimenti caratteristici del territorio nazionale, in quanto dotati di un particolare valore nutrizionale; ridare ossigeno al settore comportera' risvolti positivi in termini di sviluppo dell'occupazione e di prodotto interno lordo nazionale cosi' come sara' di fondamentale importanza rilanciare l'immagine di un prodotto vissuto dai consumatori al vertice qualitativo della produzione ortofrutticoltura italiana, di grande e storico prestigio, capace di trainare l'intero comparto nazionale in quanto primo frutto della primavera, impegna il Governo: ad istituire uno specifico «tavolo di settore cerasicolo» presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con lo scopo di approfondire tutte le le problematiche che interessano il relativo comparto produttivo nonche' a definire adeguate e specifiche politiche di rilancio del settore; ad elaborare un piano di settore, che affronti tutte le questioni di rilievo per la ciliegicoltura italiana e gli specifici obiettivi da raggiungere, con riferimento a: valorizzazione delle produzioni e marketing territoriale, promozione della meccanizzazione, di innovative tecniche colturali, di conservazione e di trasformazione del prodotto, ricerca e miglioramento genetico, difesa fitosanitaria; ad adottare specifici provvedimenti per programmare e finanziare la realizzazione di progetti di valorizzazione e marketing territoriale, attivita' di ricerca, promozione della qualita' e innovazione di processo, contributi di filiera; a favorire la formazione di consorzi di produttori per rendere la ciliegia un volano di sviluppo dei territori in cui viene coltivata; ad adottare iniziative mirate a sostenere lo sviluppo e la valorizzazione delle filiere cerasicole, con riferimento anche alle filiere della trasformazione agroalimentare e del legno di ciliegio; ad attivare iniziative di promozione del consumo di ciliege, anche nell'ambito di quelle gia' previste nel campo della nutrizione e della sicurezza alimentare, della dieta mediterranea, della cultura alimentare e del consumo di frutta nelle scuole, del turismo enogastronomico; a sviluppare un reale coordinamento nella valorizzazione di tutto il qualificato paniere di produzioni ortofrutticole finalizzato a promuovere concrete e specifiche azioni promozionali per consolidare il mercato del «made in Italy» in Italia, in Europa e nel mondo nonche' a tutelare la ciliegicoltura e tutti i nostri prodotti di qualita' da fenomeni di agropirateria e di sofisticazioni; a prevedere la partecipazione dell'Associazione nazionale citta' delle ciliegie al tavolo di settore da istituire presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nonche' ad ulteriori organismi operanti nel campo della nutrizione e della sicurezza alimentare, della promozione della dieta mediterranea, della cultura alimentare e del consumo di frutta nelle scuole, e, in particolare, alla Commissione per la promozione e la valorizzazione del turismo enogastronomico presso il Dipartimento per lo sviluppo e la competitivita' del turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri; al riconoscimento della ciliegia quale «frutto della Nazione» per il verde delle foglie, il bianco raggiante della propria fioritura, il rosso brillante dei succosi frutti, attivandosi per l'istituzione della «giornata nazionale della ciliegia» da prevedersi nel primo week-end del mese di giugno. (8-00125) «Servodio, Delfino, Rainieri, Gottardo, Iannuzzi, Savino, Agostini, Bellanova, Benamati, Bordo, Bossa, Brandolini, Capano, Marco Carra, Castiello, Cenni, Concia, Cuomo, Di Caterina, Di Giuseppe, Fiorio, Fogliardi, Ginefra, Grassi, Losacco, Miglioli, Nastri, Negro, Oliverio, Mario Pepe (PD), Rubinato, Sani, Trappolino, Vico, Viola, Zucchi».
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RISOLUZIONE IN COMMISSIONE CONCLUSIVA DI DIBATTITO 8/00125 presentata da SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110608 
RISOLUZIONE CONCLUSIVA 
AGOSTINI LUCIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BENAMATI GIANLUCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BORDO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BRANDOLINI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CAPANO CINZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CASTIELLO GIUSEPPINA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CUOMO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DI CATERINA MARCELLO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
DI GIUSEPPE ANITA (ITALIA DEI VALORI) 
FIORIO MASSIMO (PARTITO DEMOCRATICO) 
FOGLIARDI GIAMPAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GINEFRA DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GOTTARDO ISIDORO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
IANNUZZI TINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LOSACCO ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NASTRI GAETANO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
NEGRO GIOVANNA (LEGA NORD PADANIA) 
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PEPE MARIO (PD) (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAINIERI FABIO (LEGA NORD PADANIA) 
RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANI LUCA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SAVINO ELVIRA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VIOLA RODOLFO GIULIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZUCCHI ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO) 
DELFINO TERESIO (UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO) 
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8/00125 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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