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LXXXVII, n.3) relative agli anni 2013 e 2014, sono state presentate dal Governo ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge n.234 del 2012; in base a tale disposizione, la relazione è trasmessa alle Camere, entro il 28 febbraio di ogni anno, «al fine di fornire al Parlamento tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea» nell'anno precedente; la relazione consuntiva per l'anno 2014 è stata presentata alle Camere il 30 aprile 2015, con notevole ritardo, anche se inferiore a quello della presentazione della relazione per l'anno 2013, presentata solo il 27 marzo 2015, oltre un anno dopo il termine stabilito; in merito all'esame delle relazioni consuntive per il 2013 e il 2014 il giudizio politico rispetto al risultati conseguiti dal Governo è negativo, con particolare riferimento al semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea; la Presidenza italiana dell'Unione europea ha prodotto un risultato nullo, e non ha inciso in alcun modo sulle questioni relative alla crescita e allo sviluppo delle politiche comunitarie, né sulla gestione delle emergenze che l'Unione europea si è trovata ad affrontare; il Premier italiano ha continuato a partecipare al Consiglio europeo senza influire concretamente sulle decisioni chiave dell'Unione, e senza capacità di esercitare una proposta o una mediazione sul nodo decisivo della governance dell'UE, dove i singoli paesi continuano a far valere i loro interessi in senso disgregativo, privi della forza e della visione di una vera Europa, quale quella che avevano immaginato i padri fondatori; la governance dell'area euro sembra sempre più orientata verso l'unione economica, bancaria e di bilancio, senza una progressione parallela dell'unione politica, per cui aumentano i controlli europei e cresce la forza di una burocrazia comunitaria sempre più invadente, senza il necessario controbilanciamento politico e, quindi, democratico; quei Paesi che rivendicano la propria sovranità, contravvenendo ad una prassi che è ormai diventata, paradossalmente, costituzione materiale dell'Ue, corrono il pericolo di essere vittime di quel processo di speculazione finanziaria teso ad imporre governi tecnici, come già avvenuto in Italia nel 2011, e come rischia di succedere oggi con la Grecia; sul tema immigrazione, particolarmente delicato negli ultimi anni, l'Italia, anche a causa della scarsa efficacia delle richieste dell'Esecutivo in Europa, è stata lasciata sola a far fronte ad un fenomeno impossibile da gestire; il Governo italiano non è riuscito ad imporre un'azione coordinata dell'UE, con la previsione di una politica condivisa in materia di asilo e di rimpatri, nonché di interventi anche di natura militare contro i trafficanti di persone, in grado di isolare quegli Stati che, per ragioni di potenza regionale, favoriscono, seppure con modalità diverse, i relativi traffici; l'Italia non ha saputo offrire all'Europa quell'impulso decisivo in grado mettere in campo le misure necessarie per governare un fenomeno altrimenti destinato a creare una frattura indelebile nel patto sociale tra cittadini e Stato Europeo, nonché negli equilibri tra gli stati membri, con conseguenze drammatiche per la stessa tenuta democratica e la convivenza tra Stati; tutte le iniziative e le misure poste in essere fino ad oggi per fronteggiare il fenomeno migratorio non hanno avuto alcun esito positivo; al contrario, si può constatare come gli eventi degli ultimi mesi abbiano determinato un peggioramento della situazione, registrando l'ennesimo fallimento di una politica europea comune delle migrazioni; la stessa operazione Triton, esaltata come grande risultato del nostro Semestre europeo, è stata un inganno. L'Unione Europea ha colpevolmente dato esclusiva attenzione al dossier Ucraina, dando la priorità alle questioni relative alla frontiera est, dimostrando cecità nel mancato coinvolgimento della Russia quale alleata preziosa per pacificare i Paesi del Mediterraneo, continuando ad insistere sulle sanzioni, controproducenti per la convivenza pacifica e dannose per l'economia e le imprese anzitutto del nostro Paese, impegna il Governo: a rafforzare la posizione negoziale dell'Italia, in particolare attraverso iniziative tese ad aggregare gli interessi dell'area euro mediterranea dell'Unione, ad oggi soccombenti rispetto alle politiche europee a trazione dei Paesi del Nord Europa; ad assumere ogni opportuna iniziativa tesa a progredire nell'unione politica dell'area euro di pari passo con le unioni bancaria, economica e di bilancio, onde evitare il progressivo allontanamento dei cittadini nei confronti delle politiche dell'Ue, e scongiurare una deriva tecnocratica che cancelli, di fatto, lo spirito dell'Europa delle origini, comportando, tra l'altro, la progressiva perdita di sovranità dei singoli Stati nazionali; ad istituire un tavolo di coesione nazionale per l'emergenza immigrazione e per le crisi internazionali in atto, che coinvolga i rappresentanti dei governi che hanno maturato un'esperienza nel passato, e le forze politiche di buona volontà; ad adottare ogni iniziativa volta a promuovere un'azione incisiva a livello europeo, attraverso scelte chiare che implichino: un sistema di intelligence forte e radicato che monitori all'origine il fenomeno migratorio fino alla sua destinazione; azioni umanitarie e di soccorso armato per sostenere un processo di stabilizzazione e debellare le organizzazioni criminali che lucrano sui flussi migratori; attività tese a prevenire l'infiltrazione di cellule terroristiche, e per il contrasto tenace e determinato ai trafficanti di morte; un piano sostenibile di accoglienza dei migranti ed effettiva solidarietà in Europa. (6-00153) « Brunetta , Occhiuto »." ; dc:identifier "6/00153" ; dc:relation "http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=6&idDocumento=6/00153" ; dc:title "RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA 6/00153 presentata da BRUNETTA RENATO (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 30/06/2015" ; dc:type "RISOLUZIONE IN ASSEMBLEA" ; dcterms:isReferencedBy "http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=17&ramo=camera&stile=9&idDocumento=6/00153" ; dcterms:subject , , .