INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08328 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121024

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-08328 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 24 ottobre 2012, seduta n.708 BELLANOVA. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il 19 settembre 2012 si e' tenuto un vertice sulla vertenza ex Bat Italia presso il Ministero dello sviluppo economico nel quale si sarebbe dovuto discutere della situazione di stallo, visto il mancato avvio della produzione, in cui versa il piano di riconversione della ex manifattura tabacchi di Lecce, siglato il 2 dicembre 2010; nello specifico si sarebbero dovute analizzare la situazione che interessa le aziende HDS, la quale ha aperto le procedure di mobilita' per 22 lavoratori e IP che dopo diversi annunci inerenti l'avvio dell'attivita' ha di fatto procrastinato sino ad oggi quest'ultima. Peraltro l'azienda IP alla data dell'incontro di settembre era in arretrato di tre mensilita' (luglio, agosto e settembre) nei confronti dei settanta dipendenti; al sopra citato incontro, pero', il titolare dell'azienda IP, senatore Filippo Piccone non si e' presentato, nonostante fosse stata convocata anche la dirigenza di BAT. Anche per questa motivazione si e' deciso di aggiornare l'incontro a due settimane di distanza; oggi si apprende dagli organi di stampa che il vertice previsto per domani e' saltato e rimandato a quanto si legge al 6 novembre 2012. La motivazione a quanto si legge dalla stampa sembrerebbe essere «la richiesta di proroga giunta da parte di IP, per avere la possibilita' di trasferire a Lecce i macchinari necessari all'avvio della produzione»; l'interrogante vorrebbe ricordare ai Ministri in oggetto che il senatore Filippo Piccone ha piu' volte annunciato e poi procrastinato l'avvio della produzione nello stabilimento leccese. Il 19 marzo 2012, ad esempio, presso la sede di Confindustria Lecce si tenne un incontro per una verifica complessiva sullo stato di avanzamento dell'iniziativa industriale della societa' IP. In quella sede l'azienda IP comunico', come verbale testimonia, che «i lavori di impiantistica e messa a norma nello stabilimento dovrebbero terminare entro la fine del corrente mese di marzo per poi consentire l'istallazione completa delle macchine nelle successive due settimane. Pertanto la produzione verra' avviata a partire dal 16 aprile 2012». Siamo a fine ottobre 2012 e purtroppo di avvio della produzione, il sito leccese, non ne ha mai vista, come peraltro affermano le OO.SS e gli stessi lavoratori; siamo dinanzi ad una situazione di estrema gravita' occupazionale, sociale ed economica, nella quale gli unici a pagare il carico delle tante inadempienze perpetrate sino ad oggi sembrerebbero essere, purtroppo, solo i quasi 100 lavoratori salentini e le loro famiglie. Appare evidente che la mancata responsabilita' di una impresa che sottoscrive un accordo in sede ministeriale e lo disattende piu' volte, in questi due anni si e' di fatto scaricata solo su queste persone che un lavoro prima lo avevano ed oggi sono purtroppo vittime di una lunga agonia fatta di attese. E ad attendere e' anche l'economia familiare poiche' le mensilita' di agosto e settembre non sono state ancora corrisposte a questi lavoratori, nonostante le tante rassicurazioni da parte dell'azienda IP; la chiusura del sito leccese di Bat Italia, non per improduttivita', ma per espresse decisioni di carattere opportunistico della multinazionale, ha rappresentato una gravissima perdita dal punto di vista economico/occupazionale per l'intero territorio salentino, alla quale si sarebbe evidentemente dovuto procedere con un piano di riconversione che avesse in primis la categoria imprescindibile della serieta' delle aziende individuate, se si voleva effettivamente non penalizzare il contesto lavorativo e produttivo leccese -: in questo contesto gravissimo, quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere per evitare che questa riconversione, con il continuo slittamento delle varie verifiche in sede ministeriale, si trasformi in una ulteriore desertificazione industriale a scapito del territorio salentino, gia' ampiamente provato dagli effetti della crisi economica, con un evidente penalizzazione per i lavoratori leccesi e le loro famiglie; quali iniziative i Ministri interrogati intendano assumere affinche' l'azienda IP corrisponda quanto dovuto, in termini di mensilita' arretrate, ai lavoratori leccesi. (5-08328)
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