INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07543 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120725

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-07543 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 25 luglio 2012, seduta n.672 BELLANOVA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il processo di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale annunciato dall'istituto bancario MPS con il piano di impresa 2012-2015 sta creando non poche preoccupazioni tra i lavoratori operanti presso il gruppo. Ad essere interessati da questo processo sembrerebbe siano circa 4.640 lavoratori, tra cessioni di asset, esternalizzazioni, joint-venture, partnership, ed utilizzo degli ammortizzatori sociali. Tra questi, ben 400 lavoratori solo nella citta' di Lecce; il sopra citato piano sembrerebbe prevedere: l'esternalizzazione del back office, sia nella componente che afferisce al consorzio operativo, sia nella componente che riguarda le strutture di rete, di area territoriale e di direzione generale, attuata mediante la cessione di un ramo d'azienda ad un soggetto terzo che pero', ad oggi, sembrerebbe non essere stato ancora individuato; la chiusura di circa 400 sportelli ubicati nei diversi territori, la cessione di CONSUM.IT e di BIVERBANCA, il deconsolidamento del ramo leasing, oltre all'incorporazione di BAV e delle altre controllate nella capogruppo bancaria; la disdetta del contratto integrativo di Banca Monte dei Paschi, l'individualizzazione del rapporto di lavoro ed un drastico abbattimento salariale nel periodo di attuazione del piano; il 19 luglio 2012 le organizzazioni sindacali nazionali hanno inviato una lettera ai Ministri interrogati, nella quale sottolineavano la necessita' di dare seguito con celerita', visto anche la platea di lavoratori coinvolti, agli accordi pattuiti in sede ministeriale per evitare che i processi di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale si trasformassero in una penalizzazione occupazionale a carico dei lavoratori; nello specifico, le organizzazioni sindacali nella sopra citata missiva hanno sottolineato che «il Fondo di solidarieta' del settore del credito rappresenta, lo strumento attraverso il quale ABI e Sindacati hanno efficientemente gestito, da oltre un decennio, i processi di ristrutturazione e di riorganizzazione aziendale, nonche' le correlate tensioni occupazionali: dal 2000 ad oggi sono circa 40.000 gli esuberi gestiti attraverso un ammortizzatore sociale di origine pattizia, la cui operativita' non ha comportato oneri per la collettivita'. A distanza di piu' di un anno dalla stipulazione, non e' stato ancora emanato il decreto interministeriale di recepimento dell'Accordo dell'8 luglio 2011 e dei successivi Accordi applicativi del 20 ottobre 2011 e del 12 gennaio 2012 [...] manca ancora l'adozione del decreto di recepimento, in via definitiva, dell'Accordo nazionale del 16 dicembre 2009, con cui e' stata, tra l'altro, introdotta la sezione emergenziale»; in tale complesso contesto, inoltre, sembrerebbe che la dirigenza del Monte dei Paschi non abbia inteso avviare alcun tipo di dialogo o concertazione per trovare una soluzione condivisa; a parere delle organizzazioni sindacali la stessa strada intrapresa dell'esternalizzazione di servizi e della chiusura di 400 sportelli rappresenterebbe di fatto non una modalita' di effettivo rilancio del gruppo, ma bensi' una penalizzazione a carico dei lavoratori; il nostro Paese si trova a vivere una condizione di crisi economico-finanziaria ed occupazionale seria che certamente investe gruppi aziendali e l'intero comparto produttivo economico-finanziario, ma che purtroppo fa sentire i suoi effetti piu' devastanti prevalentemente sulle spalle dei lavoratori e delle famiglie. Gli ultimi dati sull'occupazione divulgati dai maggiori istituti di statistica sottolineano la necessita' di mettere in campo ogni misura utile atta a scongiurare altra perdita di posti di lavoro in tutto il Paese, ma a maggior ragione nel territorio meridionale, territorio che sta soffrendo la crisi pesantemente -: se i Ministri interrogati non ritengano necessario intervenire con urgenza dando seguito agli accordi sopracitati e sottoscritti in sede ministeriale, con la conseguente emanazione dei decreti di recepimento necessari, affinche' si riesca a trovare tempestivamente una soluzione proficua per i lavoratori del settore del credito interessati da questo riordino. (5-07543)
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