INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06966 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120530

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06966 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 30 maggio 2012, seduta n.641 BELLANOVA e SIRAGUSA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - - Per sapere premesso che: in data 7 novembre 2011 e' stato pubblicato, da parte dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, il bando di partecipazione con il quale si avviava l'esercizio di valutazione della qualita' e della ricerca in Italia nel periodo 2004/2010. Tale bando presenta un elemento di criticita' non trascurabile per cio' che concerne il diritto alla maternita' ed i relativi meccanismi di valutazione della produttivita' correlati ad essa; gia' l'Associazione Donne e Scienza, impegnata alla costruzione di politiche di gender mainstreaming nelle istituzioni di ricerca pubblica e privata e il comitato Unico di garanzia dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia con il comitato unico di garanzia dell'Istituto nazionale fisica nucleare hanno inteso porre, attraverso una lettera pubblica, questo problema all'attenzione degli organi competenti; nel sopra citato bando viene stabilito il numero di prodotti che ogni singolo soggetto valutato deve aver realizzato nel periodo di tempo esaminato. Il MIUR pare aver specificato che non si terra' una valutazione dei singoli soggetti (ricercatori, professori, e altri) poiche' tutti debbono contribuire con i propri prodotti alla valutazione delle strutture di appartenenza nell'ambito degli obiettivi fissati dal bando. Detto cio', pero', i direttori di ogni istituto ed i rettori delle diverse universita' hanno stilato una lista con gli obiettivi di produttivita' assegnati ad ogni singolo soggetto; il bando in oggetto risulta essere molto generico in merito alle situazioni di donne interessate da maternita'. A pag. 8 si dice che solo chi ha cumulato un periodo di congedo superiore ai due anni, nel computo del quale entrano anche le malattie puo' sottomettere un numero di prodotti ridotto di un terzo. Inoltre si rimanda alla sezione 2.3 dello stesso bando «I soggetti valutati e i prodotti di ricerca» dove si legge che «nel caso di periodi di congedo avvenuti nel settennio ai sensi dell'articolo 13 del decreto del Presidente della Repubblica 32 del 1980 o, comunque, per motivi estranei allo svolgimento di attivita' di ricerca, quali maternita', congedo parentale, malattia, eccetera, il numero di prodotti da presentare e' ridotto di un terzo rispetto al valore indicato nella Tabella 3 per congedi di durata complessiva compresa fra 2 e 4 anni, e di due terzi per congedi di durata complessiva fra 4 e 6 anni. Per congedi superiori ai 6 anni si e' esentati dall'esercizio dell'autovalutazione. Il numero di prodotti attesi risultante, se decimale, si arrotonda per difetto»; da quanto sopra riportato si deduce che una donna che porta avanti una maternita' fisiologica, cumulando 5 mesi di congedo obbligatorio e un anno di orario ridotto per allattamento, sara' destinata a non raggiungere mai il periodo di due anni propedeutico alla riduzione; va detto che senza una adeguata chiarezza in merito alle modalita' di conteggio, cosi' come effettivamente si riscontra nel bando in oggetto, della molteplicita' dei periodi di congedo, si rischia di poter aprire la strada ad una certa discrezionalita' di metodo nella valutazione degli stessi; l'interrogante ritiene che la maternita' e nello specifico cio' che concerne il congedo di maternita' obbligatorio, la riduzione dell'orario di lavoro nel primo anno di vita per l'allattamento e dei facoltativi congedi parentali, cosi' come postulato dalla normativa italiana ed in particolare dal decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001, ma anche dalla normativa riguardante la conciliazione lavoro-famiglia, contenuta nel decreto legislativo n. 198 dell'11 aprile 2006, debba avere una influenza non marginale nei meccanismi di valutazione della produttivita'; la stessa Comunita' europea ha la tendenza a calcolare per le donne che sono state in maternita' un periodo piu' lungo delle attivita' svolte. Un esempio tangibile e' costituito dal bando ERC starting Grant 2012 che prevede per la maternita' un'estensione di 18 mesi a figlio ai limiti temporali imposti nel bando -: se i Ministri interrogati non ritengano utile intervenire per acclarare quale sia la modalita' di conteggio, nella specifica fattispecie sopra riportata, dei diversi periodi di congedo; se i Ministri interrogati non ritengano necessario intervenire promuovendo una rettifica del bando in oggetto e contemplando una riduzione del numero dei prodotti di uno per ogni singola maternita' indipendentemente dal periodo di congedo (come avviene ad esempio nell'attivita' di valutazione della ricerca nel regno Unito REF - Research Excellence Framework, cio' al fine di rispettare non solo il lavoro che tante donne portano avanti con le proprie specificita', ma anche per eliminare, di fatto, una evidente discriminazione perpetrata troppo spesso a carico delle donne. (5-06966)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TOCCI WALTER (PARTITO DEMOCRATICO) 
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BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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