INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06885 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120517

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic5_06885_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06885 presentata da TERESA BELLANOVA giovedi' 17 maggio 2012, seduta n.634 BELLANOVA, BORDO, GRASSI, SERVODIO e VICO. - Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: nel novembre 2010 la regione Puglia ha sottoscritto il piano di rientro sanitario 2010-2012 finalizzato a verificare la qualita' delle prestazioni ed a raggiungere il riequilibrio dei conti dei servizi sanitari regionali; nella realta' dei fatti, come scrivono le segreterie regionali delle organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria pugliese, ANAAO - AAROI-EMAC - CGIL MEDICI - CIMO - CISL MEDICI - FASSID - FESMED - FVM - F.UIL Med, in una lettera aperta datata 20 aprile 2012, il sistema sanitario pugliese versa in condizioni di estrema difficolta': il «Piano di rientro non ha curato ma ha ulteriormente aggravato lo stato di malattia in cui versa il Sistema sanitario regionale. Difatti, la intrapresa azione di risanamento dei conti pubblici non ha rimosso preliminarmente i veri punti di spreco (ad esempio, la spesa farmaceutica, l'acquisizione di beni e servizi, l'eccessivo ricorso a spese legali viziate da condotta temeraria) ma, al contrario, ha vieppiu' incentivato - attraverso l'ulteriore riduzione di 1.400 posti letto ospedalieri, gia' drammaticamente inferiori (3,8 per mille) rispetto a quelli dello standard nazionale (4 per mille), e il blocco delle assunzioni - la gia' rilevante precarieta' della sanita' regionale e pertanto il diritto ad una salute congrua della popolazione utente ed il diritto degli operatori sanitari a poter operare in condizioni di salvaguardia»; uno dei nodi principali riguarda la questione dei medici cosiddetti «ex stabilizzati», 530 sanitari la cui stabilizzazione e' venuta meno per l'effetto combinato della pronuncia di incostituzionalita' da parte della Corte costituzionale sulla legge regionale 4/2010, che riguardava dirigenti, medici dei reparti, del 118 e lavoratori socialmente utili e che consentiva la loro stabilizzazione, e della disposizione di cui all'articolo 16, comma 8 del decreto-legge n. 98 del 2011, che ha dichiarato la nullita' dei provvedimenti di stabilizzazione adottati sulla base di leggi dichiarate incostituzionali; la legge n. 4 del 2010 della regione Puglia prevedeva l'assunzione «a tempo indeterminato» alle dipendenze dirette della sanita' pugliese del personale di societa' e cooperative che avessero prestato servizi alle Ausl, la stabilizzazione di personale della precedente impresa o societa' affidataria dell'appalto, senza alcuna forma selettiva» nonche', il fatto che «il personale appartenente alla dirigenza medica del servizio sanitario regionale che (...) risulti in servizio da almeno cinque anni in un posto di disciplina diversa da quella per la quale e' stato assunto e' inquadrato, a domanda, nella disciplina nella quale ha esercitato le funzioni» purche' abbia i requisiti previsti dal regolamento di disciplina concorsuale; la mancata stabilizzazione del personale sanitario si inserisce in un contesto particolarmente delicato ed e' correlato al piu' generale problema della carenza di personale del sistema sanitario pugliese, in parte condizionato anche dai vincoli imposti dal piano di rientro sanitario; il sopracitato personale medico ha di fatto lavorato sopperendo alla carenza di personale e fornendo agli utenti del servizio sanitario un servizio di immediato interesse pubblico, in assenza del quale molti reparti avrebbero rischiato un vero e proprio cortocircuito. Un esempio tangibile in tal senso e' rintracciabile nelle figure dei medici in servizio presso i pronto soccorso pugliesi che hanno svolto la propria funzione all'interno dei reparti di medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza, operando attraverso la proroga di contratti a tempo determinato e che oggi vedono svanire la possibilita' di una concreta stabilizzazione, nonostante l'esperienza maturata da diversi anni di lavoro continuativo all'interno del pronto soccorso; l'interesse a cui dovrebbe tendere un servizio sanitario efficiente nei confronti dell'utenza imporrebbe, per cio' che concerne il reclutamento del personale, di affidarsi ad operatori gia' formati, esperti che conoscano bene il contesto di riferimento entro il quale operare e programmare l'attivita' e che non siano soggetti a continui cambiamenti come, invece, si riscontra con il conferimento di incarichi a tempo determinato -: pur nel rispetto delle competenze regionali, quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare affinche' la carenza di personale sanitario, in Puglia come nelle altre regioni, non metta a rischio i livelli essenziali di assistenza in alcuni comparti della sanita' pugliese e, quindi, la salute dei cittadini e il loro diritto a farsi curare dal servizio sanitario nazionale; se il Governo non ritenga opportuno intervenire affinche', pur nel controllo e nel rientro dai deficit sanitari, vi sia dove necessario, lo sblocco del turnover del personale sanitario, onde consentire non solo la stabilizzazione del personale precario - attraverso procedure che prevedano l'opportuno riconoscimento del valore dell'esperienza maturata negli specifici settori di attivita' - ma anche organici adeguati al fabbisogno delle popolazioni locali.(5-06885)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06885 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120517 
xsd:integer
20120517- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06885 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120517 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BORDO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) 
xsd:dateTime 2014-05-15T02:51:19Z 
5/06885 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 

data from the linked data cloud