INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06554 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120404

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-06554 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 4 aprile 2012, seduta n.617 BELLANOVA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: sin dal 15 settembre 2010 l'interrogante ha posto all'attenzione del Governo la situazione dei circa 500 lavoratori operanti presso il sito leccese della multinazionale British American Tobacco Italia che decidendo di chiudere l'ultimo dei 22 siti italiani, per delocalizzare la produzione in Paesi dove il costo del lavoro e' minore, ha determinato un impatto economico-occupazionale devastante per il territorio salentino, gia' gravemente compromesso a causa della crisi economica; l'interrogante vuole ricordare che nel caso della BAT Italia si parla di una multinazionale che non versava in una condizione di crisi aziendale, a dimostrarlo vi sono anche i dati inerenti la produzione di sigarette dello stabilimento leccese negli ultimi due anni antecedenti il 2010 che hanno segnato un incremento da 9 a 13 milioni di chili, con una chiusura in evidente attivo degli utili, nonche' lo stesso premio di produzione, conferito dalla multinazionale nel giugno 2010, solo pochi mesi prima della chiusura del sito, ai lavoratori; nonostante cio' la multinazionale ha deciso di chiudere il sito leccese ed in data 2 dicembre 2010 presso il Ministero dello sviluppo economico ha siglato un verbale di accordo alla presenza delle organizzazioni sindacali; nel sopra citato accordo a pagina 7 si legge che «BATI ha manifestato la volonta' di favorire nuove iniziative imprenditoriali in loco per offrire al personale dello stabilimento di Lecce la possibilita' di essere ricollocato nelle stesse che si svilupperanno nel sito o comunque nel territorio salentino, e, in apposito incontro tenutosi il 12 novembre presso il Ministero dello sviluppo economico, le Societa' coinvolte hanno presentato i rispettivi piani industriali». Ed ancora «le parti concordano che le attivita' di smantellamento del sito saranno ultimate prevedibilmente: entro la fine del primo semestre 2011 in considerazione delle necessita' aziendali e delle attivita' propedeutiche alla riconversione industriale del sito stesso. In tale periodo, per il personale dipendente da BATI con contratto a tempo indeterminato e non direttamente coinvolto nelle attivita' di smantellamento, si fara' ricorso agli ammortizzatori concordati ed in particolare alla C.I.G.S. per cessazione attivita' e per la necessita' di riconvertire le professionalita' per assunzioni presso soggetti imprenditoriali terzi [...] al personale da ricollocare presso altro imprenditore sara' somministrata - se necessaria - un'attivita' formativa ad hoc tendente alla riqualificazione professionale, utilizzando gli opportuni strumenti gestionali di sostegno al reddito»; a pagina 8 dell'accordo si legge «Completate le attivita' di riconversione del sito e di riqualificazione del personale e comunque prevedibilmente entro il 31 dicembre 2011 saranno avviate le ricollocazioni del personale presso i nuovi soggetti imprenditoriali individuati da BATI»; inoltre si esplicita che «il piano di riconversione del sito prevede l'insediamento di due iniziative industriali facenti capo a Iacobucci HF - per non meno di 200 addetti e Korus - per non meno di 70 addetti. In tali iniziative saranno coinvolti prioritariamente il personale dipendente da BATI - stabilimento di Lecce con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato, il personale impiegato presso la BATI stabilimento di Lecce con rapporto di lavoro interinale e inoltre il personale appartenente a ditte terze ed operante in maniera continuativa presso lo stabilimento di Lecce. Al restante personale appartenente a ditte terze ed operante in maniera continuativa presso lo stabilimento di Lecce sara' offerta ricollocazione in attivita' di servizio e piu' precisamente: per circa 25 addetti nelle attivita' di facility management interno al sito di Lecce, con impegno di BATI ad individuare le societa' che gestiranno le relative attivita' e la ricollocazione dei menzionati addetti; per circa 26 addetti in attivita' di servizio sul territorio da parte della societa' HDS, tenuto conto delle professionalita' richieste dalla societa' e dalla residenza degli addetti; per circa 31 addetti in attivita' di call center gestite dalla societa' Cali Gest. BATI richiedera' alle ditte interessate ed in particolare alla Societa' HDS l'assunzione a tempo indeterminato»; all'ultimo capoverso, pagina 9, dell'Accordo Ministeriale si legge «Le parti convengono che il presente piano industriale (ricollocazione e attivita' industriali e di servizio) sara' oggetto di monitoraggio ministeriale semestrale, o comunque a richiesta di una delle parti, da parte dei firmatari del presente accordo»; le aziende individuate per il processo di riconversione sono Iacobucci Hf, Korus, HDS Group e Cali Gest che si occupano rispettivamente di produzione di componenti per l'aeronautica, edilizia, multiservizi per la gestione di strutture ricettive turistico-alberghiere e call center; a piu' di un anno dall'accordo siglato al Ministero per la riconversione dello stabilimento dismesso da BAT Italia e dopo numerosi incontri territoriali si attesta che ad oggi, delle quattro aziende interessate, la Call Gest si e' quasi immediatamente ritirata e l'avvio della produzione per le restanti tre aziende non ha avuto ancora inizio, la Hds Group sembrerebbe per mancanza di commesse abbia ceduto un ramo d'azienda trasformandosi in Hds Green Energy, specializzandosi cosi' nel settore della pulizia dei pannelli fotovoltaici. Mentre per Iacobucci e Hds le linee produttive sembrerebbero essersi avviate, seppur con estrema lentezza, per l'azienda Korus, come peraltro e' emerso anche sugli organi di stampa, si registra ancora un enorme ritardo in tal senso; dalla societa' Korus, di proprieta' del senatore Filippo Piccone, con atto del 1 o ottobre 2010 rep. 16336 a firma notar Martirani Luigi e' stata costituita la societa' IP srl. A tale societa' sembrerebbe siano confluite circa 10 unita' nel mese di aprile 2011, comandandone il distacco per tre mesi presso lo stabilimento Korus in Sabaudia per un momento formativo propedeutico l'inizio delle attivita' in Lecce; il ritardo dell'inizio dell'attivita' nel sito leccese e' stato comunicato dallo stesso senatore Piccone agli inizi di agosto 2011 ed in tale occasione la proprieta' esternava la certezza che nel mese di ottobre/novembre avrebbero completato le opere necessarie all'avvio delle attivita' produttive, mettendo anche in conto che nella peggiore delle ipotesi il 2 gennaio 2012 l'azienda avrebbe iniziato ad operare a pieno regime produttivo. Iniziata la formazione on the job da parte dell'azienda, nel mese di gennaio 2012 si e' tenuta una riunione nella quale e' stato presentato un crono programma che prevedeva l'installazione di una macchina «Quadra» per fine gennaio, ed il resto delle ulteriori macchine a seguire, dando per completato quanto propedeutico alla produzione per la data del 15 marzo 2012. Ad oggi sembrerebbe essere stato portato in loco un macchinario obsoleto e privo di parti fondamentali per un proficuo utilizzo, ancora nulla si sa circa i tempi di allocazione degli altri impianti previsti nel sopra citato crono programma; inoltre lo spazio nel plesso dell'ex manifattura tabacchi destinato alla produzione dell'azienda IP srl risulta ancora inadeguato. Il locale, difatti, nelle aree di posizionamento dell'unica macchina presente sembrerebbe presentare sconnessioni nella pavimentazione, numerosi infissi risultano essere obsoleti e con vetri mancanti, mancano gli impianti propedeutici alla produzione quale quello di aria compressa, le dorsali elettriche, le linee di rete dati, sembrerebbe siano stati iniziati, sospesi ed al momento pertanto non ancora completati. Oltre a questo c'e' da evidenziare che per l'area uffici e' stata eseguita la sola delimitazione muraria e manca ancora di infissi, copertura, impianto elettrico, rete dati e condizionamento; va detto che le aziende Iacobucci e Korus sono entrate a far parte del consorzio IN.SER. Salento srl. Tale consorzio si e' costituito in data antecedente alla chiusura dello stabilimento BAT e precisamente il 10 giugno 2010, ha sede amministrativa in Avezzano (L'Aquila) ed un amministratore unico, il dottor Matteo Cavalli. Questa srl e' costituita da un unico socio: Unione fiduciaria spa societa' fiduciaria e di servizi delle Banche popolari italiane con sede in Milano; sin dall'inizio della vertenza notizie ufficiose hanno sempre riportato che l'intero stabile presso il quale operava BATI sarebbe stato concesso, dalla stessa, in comodato d'uso alle societa' facenti capo a Iacobucci e Korus con diritto di prelazione alla scadenza per l'eventuale compravendita, la cui amministrazione delle parti ed impianti comuni doveva fare capo al suddetto consorzio. Di fatto pero' con atto rep. 21922 del 16 dicembre 2011 a firma del notaio dottor Fenoaltea Paolo e' stata trasferita tutta la proprieta' da BATI a IN.SER. Salento srl; le preoccupazioni circa l'attivita' di riconversione nascono oltre che dall'evidente ritardo nell'avvio della produzione anche dall'aver appreso che la BATI ha venduto l'intero stabile ad INSER Salento srl ed ovviamente se non vi sono segnali proficui per l'inizio della produzione ci si chiede cosa ne sara' dei lavoratori ricollocati e dell'intero sito; a conferma di quanto sopra esposto va detto che in data 19 marzo 2012 presso Confindustria Lecce si e' tenuto un incontro richiesto dalle organizzazioni sindacali per una verifica complessiva sullo stato di avanzamento dell'iniziativa industriale della societa' IP srl al quale erano presenti anche il dottor Alessandro Tomazzoli delegato per la stessa e l'avvocato Matteo Cavalli per il Consorzio IN.SER. Salento srl dal quale e' emerso che l'azienda ha comunicato che i lavori di impiantistica e messa a norma dello stabilimento dovrebbero terminare entro la fine del corrente mese di marzo pertanto la produzione verra' avviata a partire dal 16 aprile 2012. Ma allo stato attuale, all'interrogante risulta che ben pochi lavori siano stati compiuti e siamo gia' a fine marzo. Inoltre nel verbale di riunione si legge «l'azienda si impegna a rispettare i termini previsti contrattualmente per il pagamento degli stipendi mensili» visto che pur essendo previsto l'accredito degli stessi per il giorno 10 di ogni mese, per il mese di gennaio e' stato liquidato il giorno 27 febbraio e per il mese successivo i lavoratori hanno dovuto attendere fino al giorno 26 marzo -: se, come prescritto dall'accordo sopra citato, il monitoraggio semestrale circa il piano industriale sia stato effettuato e quali siano ad oggi le risultanze; che cosa i Ministri intendano fare per accelerare i tempi, affinche' gli impegni sottoscritti nell'accordo ministeriale vengano ottemperati; in che modo i Ministri interrogati, visto i possibili ritardi nell'avvio della produzione, ritengano di dover intervenire per tutelare tutti i lavoratori coinvolti dal processo di riconversione che ad oggi, purtroppo, non trova ancora alcuna strada per un effettivo avvio.(5-06554)
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