INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05559 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111019

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05559 presentata da TERESA BELLANOVA mercoledi' 19 ottobre 2011, seduta n.538 BELLANOVA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: sul sito www.governoberlusconi.it si legge: «Mai cosi' tanti successi contro tutte le mafie. Il governo ha messo in campo il piu' grande sistema di contrasto alla mafia mai attuato finora» sono riportati, di seguito e puntigliosamente, i dati raccolti contro la criminalita' organizzata. Nel corso del Governo Berlusconi numerose sono state le conferenze stampa nelle quali gli esponenti dell'esecutivo rimarcavano l'intenzione del Governo nel contrastare la criminalita' organizzata con ogni mezzo; in questi giorni le forze dell'ordine hanno manifestato, in tutte le piazze d'Italia, con lo scopo di porre all'attenzione dell'opinione pubblica le difficolta' con le quali sono costrette ad operare a causa dei numerosi tagli apportati dal Governo al comparto sicurezza; negli ultimi tre anni, infatti, il Governo ha adottato dei tagli lineari nel comparto sicurezza che ammontano a ben tre miliardi di euro, pari al 10 per cento del bilancio complessivo del Ministero dell'interno, e ad un miliardo e trentuno milioni per la sola Polizia di Stato. Inoltre, i fondi per la manutenzione dei mezzi di polizia sono stati tagliati di un milione di euro, le risorse della divisione investigativa antimafia sono state ridotte di 13 milioni, gli organici del corpo forestale dello Stato sono stati contratti del 30 per cento, e quelli degli agenti penitenziari mancano di 6.500 unita'; oggi alcuni media riportano la notizia che a seguito del cosiddetto decreto di stabilita', con il conseguente taglio dei fondi destinati alla direzione investigativa antimafia (DIA), a breve si prefigura la chiusura di tre sedi, quali Lecce, Trapani e Trieste ed in prospettiva di altre quattro sedi, quali Agrigento, Catanzaro, Salerno e Messina; nel Meridione d'Italia esistono territori che con la forza dei propri cittadini e l'ausilio delle forze dell'ordine hanno duramente lottato per contrastare la criminalita' organizzata; gli ultimi fatti di cronaca registrati nel Salento dimostrano, purtroppo, la capacita' della malavita, nonostante apparenti periodi di quiescenza e nonostante l'ottimo operato delle forze dell'ordine, di risorgere ed annidarsi nel tessuto sociale del nostro territorio operando per il malaffare; a parere dell'interrogante, se davvero si vuole contrastare la piaga delle associazioni criminali di stampo mafioso, le importanti funzioni territoriali svolte dalla direzione investigativa antimafia dovrebbero essere assicurate, potenziate e non certamente ridotte. Il livello di attenzione nel Meridione d'Italia verso il fenomeno criminale non puo' decrescere proprio quando siamo di fronte ad una dura crisi economico-occupazionale che di fatti rende il Sud piu' vulnerabile e preda appetibile per eventuali ingerenze da parte della criminalita' -: se il Ministro interrogato non intenda intervenire con urgenza per chiarire se queste notizie corrispondano ad una reale intenzione del Governo di ridurre le sedi della direzione investigativa antimafia; cosa il Ministro interrogato intenda fare per scongiurare la chiusura delle sedi della direzione investigativa antimafia affinche' non siano i cittadini del meridione a dover pagare, ancora una volta, il prezzo piu' alto di una razionalizzazione di risorse che, cosi' postulata, porterebbe a lasciare scoperti territori appetibili per la criminalita'. (5-05559)
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