INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05199 presentata da GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110727

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-05199 presentata da MARIA GRAZIA GATTI mercoledi' 27 luglio 2011, seduta n.508 GATTI, SCHIRRU, CODURELLI, BELLANOVA, DAMIANO, SANTAGATA, RAMPI, GNECCHI, MATTESINI, MADIA, MURER, CENNI, MIGLIORI e MOSCA. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il rapporto annuale ISTAT per l'anno 2010, conferma la drammatica condizione in cui versano le donne nel mercato del lavoro italiano; in particolare, per quel che concerne le dimissione presentate dopo la nascita di un figlio, si afferma che «secondo i risultati dell'indagine multiscopo su "Uso del tempo", oltre la meta' delle interruzioni dell'attivita' lavorativa per la nascita di un figlio non e' il risultato di una libera scelta da parte delle donne. Nel 2008-2009, infatti, circa 800 mila madri hanno dichiarato che nel corso della loro vita lavorativa sono state licenziate o sono state messe in condizione di doversi dimettere in occasione o a seguito di una gravidanza. Si tratta dell'8,7 per cento delle madri che lavorano o hanno lavorato in passato»; inoltre, continua il rapporto, «a fronte di una sostanziale stabilita' nelle diverse generazioni della quota di madri che interrompono l'attivita' lavorativa per la nascita di un figlio, tra le giovani generazioni sono in crescita le interruzioni piu' o meno velatamente imposte dal datore di lavoro, le cosiddette dimissioni in bianco che quasi si sovrappongono al totale delle dimissioni. Per le donne nate tra il 1944 e il 1953, il fenomeno riguardava meno della meta' delle interruzioni per la nascita di un figlio. La situazione appare particolarmente critica nel Mezzogiorno, dove pressoche' la totalita' delle interruzioni legate alla nascita di un figlio puo' ricondursi alle dimissioni forzate»; a questo riguardo, il 31 marzo 2010, il Sottosegretario Viespoli, in occasione della risposta all'interrogazione in Commissione n. 5-02473, riguardante proprio il deprecabile fenomeno delle «dimissioni in bianco», rendeva noto il numero delle dimissioni per maternita' presentate nel corso del 2009, ammontanti a quasi 18 mila unita'; il rappresentante del Governo dichiarava anche che, «allo scopo di dare nuovo impulso agli strumenti di parita', con decreto del 12 gennaio 2009, e' stato istituito uno specifico Tavolo Tecnico di studio composto da Consigliere di parita' e da ispettori del lavoro che si e' occupato anche del fenomeno della convalida delle dimissioni, provvedendo ad elaborare un modello di dichiarazione e un report per la rilevazione dei dati a livello nazionale, a partire dall'anno 2009. L'amministrazione che rappresento ha, quindi, provveduto a diramare i suddetti modelli al fine di garantire l'uniformita' del comportamento del personale ispettivo nel delicato settore della convalida delle dimissioni (ex articolo 55 decreto legislativo n. 151 del 2001) e una maggiore efficacia al procedimento di accertamento dell'autenticita' della volonta' della lavoratrice o del lavoratore dimissionari, fornendo, nel contempo, specifiche istruzioni operative agli uffici territoriali. In particolare e' stata ribadita la necessita' di un colloquio diretto con la lavoratrice o il lavoratore interessato, i quali sono tenuti a presentarsi personalmente presso gli uffici competenti al fine di consentire l'accertamento della spontaneita' delle dimissioni da convalidare nonche' per ricevere informazioni in ordine ai propri diritti in materia di tutela della maternita' e paternita'.»; il Sottosegretario proseguiva dichiarando che «l'intensa attivita' di vigilanza degli ispettori del lavoro, in collaborazione con le Consigliere di parita', ha fatto registrare, nel corso del 2009, un significativo aumento sia del controllo delle violazioni amministrative in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri (+ 67 per cento rispetto al 2008), sia delle ipotesi di reato in ordine alla tutela fisica delle lavoratrici madri (+ 155 per cento rispetto al 2008)»; a distanza di quasi un anno e mezzo dall'annunciato potenziamento delle procedure di verifica riguardante l'effettiva volonta' di abbandono del posto di lavoro da parte delle lavoratrici dimissionarie, sembra necessario e utile richiedere un aggiornamento dei dati relativi alle dimissioni per maternita', alle violazioni amministrative e alle ipotesi di reato a danno delle lavoratrici madri -: quali siano i dati in suo possesso riguardo al numero delle donne dimessesi «volontariamente» a un anno dalla maternita', nel corso del 2010; nell'anno 2010, quali siano i dati, in termini assoluti e percentuali rispetto al 2009, riguardanti le violazioni amministrative in ordine alla tutela economica delle lavoratrici madri e, se note, le ipotesi di reato contestato in ordine alla tutela fisica delle lavoratrici madri. (5-05199)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05199 presentata da GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110727 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CENNI SUSANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIORI RICCARDO (POPOLO DELLA LIBERTA') 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SANTAGATA GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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