INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03846 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20101118

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Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-03846 presentata da TERESA BELLANOVA giovedi' 18 novembre 2010, seduta n.397 BELLANOVA e MARIANI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: in data 19 gennaio 2010 la prima firmataria del presente atto ha presentato un'interrogazione circa le problematiche dei lavoratori addetti al servizio di pulizia degli istituti scolastici; in particolare si segnalava che la circolare prot. n. 9537 del 14 dicembre 2009 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca contenente le «indicazioni riepilogative per il Programma annuale delle istituzioni scolastiche per l'anno 2010» prevedeva per i servizi di pulizia ed altre attivita' ausiliarie la conferma dei contratti «nella misura massima del 75 per cento del corrispettivo pattuito» con un taglio effettivo del budget del 25 per cento; il taglio andava ad incidere inevitabilmente sia sulla qualita' dei servizi erogati sia sui livelli occupazionali delle aziende che hanno in appalto i servizi; per migliaia di dipendenti si prospettava una riduzione delle ore lavorate con proporzionale riduzione del salario e in taluni casi le aziende sarebbero potute ricorrere anche a cassa integrazione se non addirittura al licenziamento; in particolare nella regione Veneto il provvedimento avrebbe investito il destino di circa 1200 lavoratori, prevalentemente soggetti svantaggiati occupati in cooperative sociali di tipo B; all'atto di sindacato ispettivo sopra richiamato rispondeva il sottosegretario all'istruzione Giuseppe Pizza, che sostanzialmente non offriva alcuno spiraglio alla soluzione della vertenza limitandosi a richiamare il contenuto dei provvedimenti ministeriali; ad ulteriori atti (risoluzione in Commissione e interrogazioni) presentati dalla sottoscritta e da colleghi deputati rispondeva il sottosegretario Pasquale Viespoli, che manifestava l'intento di ricercare possibili soluzioni nell'ambito della complessiva normativa di riferimento, tali da garantire gli attuali livelli occupazionali e retributivi del personale interessato; nello specifico il sottosegretario Viespoli parlava di un incontro previsto tra le parti per il mese di ottobre 2010, quando, il quadro normativo e finanziario, affermava, potra' essere piu' chiaro; tale incontro non risulta esserci mai stato mentre pare sia stato convocato un tavolo per il giorno 3 dicembre, a circa un anno da quando il tema complessivo e' stato sollevato e con ingiustificato e grave ritardo rispetto ad una situazione che si profila sempre piu' drammatica; e' rilevante evidenziare che questa problematica, nei suoi vari aspetti, ormai coinvolge piu' di 25 mila lavoratori sul territorio nazionale; persone che percepiscono indennita' molto basse (appena 800 euro mensili in media) e in alcune circostanze provengono da aree di svantaggio e sono collocati in cooperative sociali di tipo B; secondo notizie diffuse dai sindacati di categoria, nell'ambito degli ex lavoratori socialmente utili, sarebbero 22 le ditte che hanno inviato la comunicazione dell'apertura delle procedure di mobilita' corrispondenti alla totalita' della manodopera impiegata (circa 14 mila addetti) nelle pulizie delle scuole; stessa situazione per altri 12 mila lavoratori impiegati nei cosiddetti «appalti storici»; l'allarme tra i lavoratori e' altissimo, al punto da spingere i sindacati a convocare per il giorno 22 novembre prossimo uno sciopero nazionale; ad oggi, nonostante le interrogazioni precedentemente presentate e sopra citate e gli incontri delle organizzazioni sindacali con i Ministeri competenti, non e' ancora emerso quale siano, da parte del Governo, le misure messe in campo attualmente o da utilizzare nel prossimo futuro per evitare, ancora una volta, che siano sempre i lavoratori, gia' gravemente provati da una crisi economico-occupazionale, a pagare il prezzo piu' alto -: se i Ministri interrogati non ritengano opportuno intervenire con urgenza sul tema proposto, assumendo ogni iniziativa affinche' vengano messe in campo tutte le risorse indispensabili per il prosieguo delle attivita' di cui sopra e per la tutela di migliaia di posti di lavoro che, proprio in tempi di crisi economica, vengono messi paradossalmente a rischio proprio dal Governo, che dovrebbe proteggere imprese e lavoratori e che, invece, con le sue scelte, produce perdita di occupazione e ulteriori stati di crisi nelle aziende.(5-03846)
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MARIANI RAFFAELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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