INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01182 presentata da GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090323

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Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01182 presentata da MARIALUISA GNECCHI lunedi' 23 marzo 2009, seduta n.150 GNECCHI, BELLANOVA, MIGLIOLI, CODURELLI, RAMPI, BOBBA, MADIA, BOCCUZZI, BERRETTA, DAMIANO, SCHIRRU, GATTI e MATTESINI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: pur essendo le donne gia' penalizzate in termini di retribuzioni e mancata carriera, l'attuale Governo - prendendo a spunto una sentenza della Corte di giustizia europea - ha pubblicamente dichiarato che intende procedere all'innalzamento graduale del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia delle donne nella pubblica amministrazione, dagli attuali 60 ai 65 anni; non si comprende, a tale riguardo, come mai il Governo non si sia attivato per dimostrare in sede di Corte di giustizia che il regime pensionistico Inpdap non e' un regime professionale, ma e' un vero e proprio pilastro autonomo previdenziale (fondo previdenziale sostitutivo), al pari quindi dell'Inps e, in quanto tale, soggetto alla direttiva 79/7 CEE del Consiglio europeo del 19 dicembre 1978, che all'articolo 7 riconosce la facolta' degli stati membri di fissare l'eta' per la pensione di vecchiaia e i vantaggi per periodi di congedi per educazione dei figli; non si comprende perche' il Governo non abbia immediatamente confutato l'assunto della Corte specificando che le donne non vengono collocate obbligatoriamente in pensione a 60 anni, anzi e' loro riconosciuto il diritto di proseguire il lavoro fino a 65 anni, possono quindi, su richiesta, avere l'identica eta' anagrafica per la pensione dei colleghi maschi; inoltre il Governo, senza alcuna ratio rispetto all'obiettivo del risparmio di spesa pensionistica, attraverso il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008, articolo 72 consente il collocamento in posizione di esonero dal servizio ai dipendenti pubblici, nel quinquennio antecedente la data di maturazione dell'anzianita' contributiva massima di 40 anni, garantendo una retribuzione pari al 50 per cento (70 per cento se impegnato in attivita' di volontariato in una onlus) per un massimo di 5 anni, senza alcuna prestazione lavorativa, garantendo inoltre la copertura in misura intera dei contributi per la pensione; sulle donne, che gia' sono penalizzate da retribuzioni piu' basse, vengono per la quasi totalita' scaricate tutte quelle attivita' di assistenza e cura all'interno delle famiglie, per mancanza di servizi adeguati, impedendo loro di poter lavorare e versare contributi per la pensione con continuita'; nel nostro ordinamento, esiste la differente eta' di pensionamento per le donne, riconosciuta anche dalla Corte costituzionale in quanto mira a soddisfare esigenze peculiari della donna, non contrasta con il fondamentale principio di parita' e trova particolare giustificazione nell'articolo 37 della Costituzione -: se il Ministro interrogato non ritenga opportuno, per quanto di competenza, prevedere misure idonee a garantire ulteriori benefici previdenziali - anziche' il peggioramento del regime attuale - per le donne nel pubblico impiego, valutando semmai la possibilita' di presentare un'istanza di revoca della sentenza richiamata in premessa, nei tempi e nei modi prescritti dagli articoli 98, 99 e 100 del regolamento di procedura della Corte di giustizia europea e dall'articolo 44 dello statuto della stessa.(5-01182)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01182 presentata da GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090323 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERRETTA GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCUZZI ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIGLIOLI IVANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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5/01182 
GNECCHI MARIALUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI 
20090324 

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