INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/27014 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO) in data 19991119
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Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la via Francigena dal 1994 e' stata dichiarata "Itinerario culturale del Consiglio d'Europa". Questo itinerario di pellegrinaggio assume una valenza storica ed ambientale di particolare rilievo a motivo anche del progressivo interesse suscitato dalle massime istituzioni religiose e culturali sia italiane che internazionali in concomitanza del grande Giubileo del 2000; in Valdelsa (Toscana), le percorrenze della via Francigena sono molteplici: in questo tratto l'antica strada del pellegrini "costituisce un fascio viario, dando vita a un vero e proprio territorio strada" (da: Dossier scientifico sulla via Francigena, itinerario culturale d'Europa, professor Giovanna Cherubini e Italo Moretti); il professor Mauro Ristori, nel documento pubblicato sul n. 6 dell'"Universo", anno 1996, dal titolo: "Le percorrenze della Francigena da Siena a San Gimignano", ha elaborato, su cartografia dell'Istituto geografico militare, la rappresentazione generale del sistema viario della Francigena da Siena a San Gimignano che mette in evidenza la ricchezza del reticolo viario francigeno nei comuni di San Gimignano, Colle val d'Elsa, Poggibonsi e Monteriggioni; l'itinerario dell'Arcivescovo Sigeric di Canterbury, il cui manoscritto e' conservato al British Museum di Londra e' il tracciato storico della via Francigena adottato ufficialmente. L'Arcivescovo Sigeric, partendo da Roma, descrisse i nomi delle localita' in cui fece sosta: di queste localita' la diciassettesima e' "AELSE", il guado del fiume Elsa, cioe' Pieve a Elsa di Gracciano di Colle val d'Elsa. Restano qui i toponimi di Spedaletto e di Buonriposo con le antiche strutture ricettive che davano ospitalita' ai pellegrini; il collegamento viario provinciale "variante urbana alla strada statale 541 Montevarchi-Follonica, che si intenderebbe realizzare nel comune di Colle di Val d'Elsa (provincia di Siena), dalla superstrada Firenze-Siena, svincolo di Belvedere a Spedaletto di Gracciano d'Elsa, nonstante il breve percorso di chilometri 3,370, ha le caratteristiche tecniche della strada di grande comunicazione (rilevati, strade complanari, megarotatorie, sovrappassi) e recide tutti i tracciati vicinali e rurali esistenti, attribuibili al reticolo viario francigeno, su cui si poggia attualmente la viabilita' locale di penetrazione con danno paesaggistico e culturale irreversibile; la megarotatoria nel punto di innesto con la strada statale 541 lambisce il ramo della via Francigena che dalle Caldane va alla Pieve a Elsa; la strada passera' a poca distanza (impedendone la fruizione godibile non solo da parte degli abitanti ma anche dai turisti della via Francigena, che vi si bagnano), dalla polla termale salutare delle Caldane (bagni pubblici d'epoca romana usati ininterrottamente da allora) detta anche "Sorgente di San Marziale", il santo evangelizzatore delle Gallie patrono di Colle val d'Elsa e Vescovo di Limoges. I pellegrini sulla via Francigena provenienti da Abbadia Isola e Strove facevano il bagno nelle tepide acque salutari che ancora guariscono molte malattie. La polla forma un fiume di acqua termale perenne di notevole portata che va ad alimentare la grande gora del molino delle Caldane per poi gettarsi nell'Elsa presso la XVII mansione sigericiana di Pieve a Elsa; il progetto stradale compromette nel suo insieme un territorio in parte ancora intatto (attraversando un bosco pregiato, "tombando" in parte il torrente Scarna e passando vicino alla scuola elementare e materna in localita' Buonriposo di Gracciano), inserendo lungo il suo percorso tre megarotatorie (in ognuna delle quali potrebbe essere collocato un palazzetto dello sport). Il progetto stradale incide su un territorio collinare di grande pregio naturalistico, alle sorgenti dell'Elsa. La ricchezza d'acqua, bene sempre piu' raro e prezioso, e' rappresentata anche dall'incontaminato "Botro dei Valloni". corso d'acqua in un'area scoscesa e franosa, delicata sotto il profilo idrogeologico, dove passera' la strada con notevoli infrastrutture cementizie, attraversando anche il bosco di una azienda agrituristica, dove si allevano cinghiali: a "variante" esclude da qualsiasi uso alcuni terreni agricoli rendendoli inaccessibili ed impedendone anche la protezione antincendio; come autorevolmente affermato dal dirigente del dipartimento del turismo, ufficio II/C-rapporti con l'Unione europea "Qualora le opere avviate dovessero proseguire nel senso previsto dal progetto, si creerebbe una compromissione dell'habitat e del paesaggio circostante ricco di testimonianze storiche e archeologiche risalenti al medioevo" (prot. 3142/91 del 27 settembre 1999); infatti "l'area si pone come uno dei punti piu' significativi del tracciato della via Francigena che non puo' essere riconosciuto e tutelato solo per la sua sede in senso stretto, ma proprio estendendo la considerazione agli elementi paesistici ed insediativi circostanti ad essa connessi, che si configurano nel loro insieme come strutture profonde del territorio. La previsione di un "Parco speciale delle Caldane" insieme alla piu' recente definizione dell'area protetta di interesse locale "Parco fluviale del fiume Elsa" (1998) "individua un contesto territoriale e ambientale di pregio, meritevole di tutela, con caratteristiche di sistema che connette in un unico ambito le parti perifluviali e l'area delle Caldane ricomprendendo al suo interno sia gli elementi di pregio naturale e paesistico che storici" (architetto Gorelli, Italia nostra) -: se il progetto del collegamento provinciale "Variante urbana alla strada statale 541 Montevarchi-Follonica" da realizzarsi nel comune di Colle val d'Elsa (Siena, Toscana, Italia) sia compatibile con la conservazione del delicato habitat e paesaggio della via Francigena, itinerario culturale del Consiglio d'Europa; se non sia opportuno il blocco di tale impattante opera viaria e la ricerca di soluzioni viarie alternative piu' rispettose dell'ambiente; se non ritenga opportuno e urgente adottare inoltre specifici provvedimenti di tutela territoriale per salvaguardare l'integrita' del paesaggio e dell'habitat lungo tutto il percorso della via Francigena, itinerario culturale del Consiglio d'Europa e strada del Giubileo, memoria storica che deve essere conservata anche per le future generazioni. (4-27014)
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2014-05-15T12:27:47Z
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PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO)