INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/20071 presentata da PISCITELLO CALOGERO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19931123

Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il signor Chiaramida Salvatore, nato a Siracusa il 9 maggio 1969, ha presentato domanda per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza ai sensi della legge n. 772/72 in data 23 dicembre 1992; il Ministero della difesa ha respinto la richiesta di riconoscimento cosi' motivando il non accoglimento: "anteriormente alla domanda di riconoscimento dell'obiezione di coscienza il signor Chiaramida Salvatore ha presentato richiesta di ammissione al corso AUC nel 1988; tra la data di presentazione della richiesta di arruolamento e quella di riconoscimento e' trascorso un breve lasso di tempo; la richiesta di arruolamento manifesta obiettivamente un comportamento incompatibile con i motivi di coscienza che devono essere posti a base per il riconoscimento dell'obiezione di coscienza"; tra le cause ostative nella su citata legge 772/72 non compare una precedente richiesta di ammissione ad un corso AUC o simili mentre, per converso, il TAR Piemonte, I sezione, e il TAR Liguria, rispettivamente con sentenza n. 52/93 e con sentenza n. 103/91 si sono pronunciati in senso favorevole all'accoglimento della domanda di obiezione di coscienza di quanti abbiano precedentemente chiesto di arruolarsi presso corpi militari; il Ministero della difesa ha ritenuto nel caso di Chiaramida che quattro anni (cioe' il tempo trascorso tra la richiesta di ammissione al corso AUC e la domanda di obiezione di coscienza) siano "un breve lasso di tempo"; a prescindere da ogni altra considerazione circa la legittimita' della commissione esamiatice delle coscienze, risulta quantomeno arbitrario inchiodare una persona ad un episodio del suo passato, negandole la possibilita' di evolversi, di modificare i propri comportamenti, di mutare la propria concessione di vita; il Parlamento Europeo con una risoluzione del 7 febbraio 1983 ha osservato che "non vi e' tribunale ne' commissione che possa sondare la coscienza di un individuo"; il Consiglio di Stato ha censurato in diversi casi le motivazioni superficiali e dinsinvolte con cui la Commissione e il Ministro hanno ravvisato ipotesi di insincerita' dell'obiezione in un preteso contrasto tra le affermazioni di principio fatte dall'obiettore nella domanda ed il pregresso comportamento dell'obiettore stesso; la Caritas diocesana di Noto ha stilato un attestato di tirocinio teorico-pratico dell'OdC Chiaramida Salvatore, in cui si dichiara che il Chiaramida ha iniziato in data 30 dicembre 1992 un corso di formazione che continua a svolgere in data odierna; in tale tirocinio il Chiaramida si e' sempre distinto per puntualita', interesse, per l'alta motivazione mostrata nell'approfondire i temi della pace e della nonviolenza e per la sua profonda convinzione nella scelta dell'obiezione di coscienza; di fatto si e' negato al Chiaramida il diritto di presentare ricorso presso il TAR competente in quanto la risposta negativa del Ministero e' giunta al Chiaramida giorno 30 settembre u.s. e la cartolina precetto con partenza immediata e' arrivata giorno 1^ ottobre (per fare ricorso al TAR sarebbero occorsi almeno 30 giorni); il signor Chiaramida ha comunicato al battaglione presso il quale e' stato distaccato che non si presentera' a prestare il servizio militare, incorrendo in tal modo nel reato di renitenza alla leva -: se il Ministro, in conseguenza alle considerazioni svolte in premessa ed alla effettiva esistenza delle condizioni presupposto per l'obiezione di coscienza, non intenda disporre il riesame dell'istanza di riconoscimento di obiezione di coscienza avanzata dal signor Chiaramida Salvatore. (4-20071)