INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/19106 presentata da RONDINI MARCO (LEGA NORD PADANIA) in data 20121218

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-19106 presentata da MARCO RONDINI martedi' 18 dicembre 2012, seduta n.735 RONDINI. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: l'abitato di San Maurizio ha avuto diversi alluvioni tra le quali le piu' disastrose si sono verificate nel 1976 e nel 2002, mettendo a durissima prova i cittadini; l'opera in corso e' un singolo lotto di un progetto piu' ampio e mette in sicurezza solamente la parte a monte dell'abitato di San Maurizio Al Lambro; i tempi di realizzazione dei rimanenti lotti sono ad oggi sconosciuti; il progetto di risanamento prevede la realizzazione di un argine sulla riva sinistra del fiume a tutela di un'area adibita a deposito peraltro priva di abitazione o edifici con permanenza di persone; appena a valle di detta area e' presente il ponte di via San Maurizio; tale sovrappasso al corso d'acqua provoca una sorta di vasca di laminazione che attenuerebbe l'impatto della forza dell'acqua sul ponte immediatamente a valle nel caso di importanti eventi di piena a cui il corso d'acqua e' periodicamente soggetto; una eventuale arginazione del fiume a monte del ponte, in caso di forti precipitazioni, causerebbe un aumento della velocita' delle acque e quindi una maggiore potenza delle stesse che si riverberebbero poi sull'abitato di S. Maurizio al Lambro e sulla stabilita' del ponte stesso; l'argine gia' presente crea un'area golenaria (o vasca di esondazione) artificiale. All'arrivo della piena e riempita la vasca, le acque ritornano nell'alveo prima del Ponte di San Maurizio; in caso di piena, all'altezza del ponte autostradale, l'acqua eccedente devierebbe nella Roggia Molinara, la quale si ricongiunge al fiume prima del ponte di San Maurizio; tra gli interventi da attuare si prevede l'innalzamento degli argini a livello della strada con lastricatura della sponda sinistra fino al Ponte di San Maurizio, al fine d'impedire la fuoriuscita nei campi di Brugherio e innalzando il livello del fiume; in caso di piena, all'altezza del Ponte di San Maurizio arrivera' sicuramente una quantita' d'acqua superiore alla portata stessa del ponte. La portata del ponte e' fissa, e quindi all'arrivo dell'acqua ci sara' un innalzamento del livello fiume e conseguentemente lo scavalcamento del ponte stesso. Dal momento che il ponte e' collocato nella parte piu' alta di San Maurizio e le vie si districano con forte pendenza in discesa, la conseguenza sara' l'inondazione completa di tutto l'abitato di San Maurizio al Lambro; la ragione del probabile disastro risiede nel fatto che l'opera e' stata divisa in lotti separati, quindi si tratta di interventi parziali e non lotti funzionali. In teoria sono gia' stati previsti interventi correttivi a valle del Ponte, che pero' hanno tempi di realizzazione differenti e posticipati rispetto a questo. Nell'attesa che gli altri interventi a valle del ponte di San Maurizio siano portati a realizzazione, quest'opera espone la popolazione a rischi molto elevati di esondazione; sebbene le statistiche ufficiali delle esondazioni descrivano un tempo di ritorno dell'esondazioni di circa 20 anni, le mutate condizioni climatiche globali rendono tale stima non reale dato che le esondazioni, negli ultimi anni, avvengono piu' di frequente; si sollevano seri dubbi sulla circostanza che tale progetto tuteli di fatto la sicurezza e l'incolumita' fisica dei cittadini di San Maurizio al Lambro; una valutazione del progetto prevede l'arginatura del fiume Lambro a monte del ponte di via S. Maurizio: si ritiene che potrebbe essere migliorativo per la situazione del bacino fluviale evitare l'arginatura della riva sinistra del fiume a monte del ponte e considerare l'area adiacente -: se non ritenga opportuno intervenire per avviare un accurato approfondimento circa le perplessita' sollevate in premessa e, nel caso, assumere iniziative di competenza, anche per il tramite della Autorita' di bacino del Po procedere all'interruzione immediata dei lavori in parola. (4-19106)
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