INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14491 presentata da LO PRESTI ANTONINO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19971215
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_14491_13 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: in data 5 ottobre 1997, con provvedimento n. 1120/97 RGN DDA del 3 ottobre 1997, l'autorita' giudiziaria ha sequestrato tutti i documenti contabili amministrativi della Generale Impianti spa, il denaro contante presente in cassa, i carnet di assegni (anche quelli non ancora utilizzati) ed ha disposto la disattivazione del sistema CED IBM AS/400 utilizzato per la fatturazione, le scritture obbligatorie, gli adempimenti previdenziali e per tutte le altre necessita' amministrative dell'azienda medesima; detto provvedimento ha interessato non soltanto la succitata societa', ma anche altre che hanno la sede legale nei medesimi locali, siti in Palermo, in via Spadafora-Borgo Nuovo, a causa di indagini in corso sul signor Antonino Buscemi, dirigente della Generale Impianti spa, nonche' socio della "Finsavi srl" (con una quota pari al 16,67 per cento) che e' l'unica azionista della Generale Impianti spa; le societa' che hanno sede nei suddetti locali sono le seguenti: Finsavi srl; Generale Impianti spa; Gentech srl; Trinacria Sabbia srl; Calcestruzzi Palermo spa; specificatamente, la Generale Impianti spa ha 37 lavoratori alle sue dipendenze ed un indotto di circa 100 persone, inclusi i cosiddetti "padroncini" ed i "terzisti"; a causa del provvedimento adottato dalla autorita' giudiziaria, tutti i lavoratori della Generale Impianti spa temono per la salvaguardia del posto di lavoro per i motivi cosi' sintetizzati: a) la possibilita' che la societa' possa essere posta in liquidazione per effetto di decisioni adottate dal "Calcemento spa" che rappresenta il 50 per cento del capitale sociale (decisioni adottate unilateralmente poiche' gli altri soci, che rappresentano il restante 50 per cento, non le condividono e sono contrari alla messa in liquidazione della Finsavi srl e consequenzialmente, della Generale Impianti spa, da questa controllata); b) lo stato di paralisi totale dell'intera attivita' amministrativa, a tutt'oggi permanente, causato dal provvedimento della autorita' giudiziaria, che sta provocando oneri tanto gravosi quanto non prevedibili, a carico della societa'; i succitati lavoratori hanno ragione di temere quanto esposto al punto a), in quanto esiste la reale possibilita' che la societa' possa essere posta in liquidazione attraverso la controllante "Finsavi srl" ed in seguito a quanto deliberato dall'assemblea dei soci, convocata il giorno 22 ottobre 1997 alle ore 12, presso la sede sociale che recava il seguente ordine del giorno: dimissioni dell'amministratore uni-co; nomina nuovo organo amministrativo; dimissioni del collegio sindacale; nomina del nuovo collegio sindacale; tale ordine del giorno era gia' stato oggetto di tre precedenti assemblee tenutesi, rispettivamente, il giorno 8 maggio 1997, il 26 settembre 1997 ed il 10 ottobre 1997; dal 1996, per il periodo di un triennio e' stato nominato amministratore unico della Generale Impianti spa e della Finsavi srl il dottor Elio Collova' che, dal 1994, e' anche amministratore giudiziario di entrambe le societa'; nei giorni 8 maggio 1997 e 26 settembre 1997, il dottor Collova' e l'intero collegio sindacale di ambedue le societa', hanno presentato le dimissioni nelle rispettive assemblee, ma i soci, all'unanimita', hanno chiesto ed ottenuto che soprassedessero a tale decisione (relativa a cariche ricoperte fino 10 ottobre 1997), poiche' era in corso una trattativa, fra i due gruppi di soci, che avrebbe modificato l'assetto societario attraverso una variazione delle partecipazioni pervenute; il 10 ottobre 1997, a seguito del provvedimento della autorita' giudiziaria, il socio Calcemento spa rinnovava l'invito, gia' rivolto ai dimissionari il 26 settembre 1997, di soprassedere alle loro decisioni, ritenendo fossero gli unici organi in grado di garantire la definizione della trattativa in corso e dichiarando, altresi', che, qualora cio' non fosse stato possibile, non avrebbe potuto che constatare l'impossibilita' di funzionamento della societa' e quindi la sua consequenziale messa in liquidazione; il sunnominato dottor Collova' ha risposto confermando la propria indisponibilita' a proseguire la conduzione dell'amministrazione delle societa' se non per incarico giudiziario ed ha accettato, comunque, di rimanere in carica fino a non oltre il 22 ottobre 1997 e cioe' per il tempo necessario ad accertare eventuali cause di scioglimento, cosi come previste dall'articolo 2448 del codice civile; il 22 ottobre 1997 il socio Calcemento spa, consapevole dell'impossibilita' manifestata dall'organo amministrativo di proseguire nella carica e della conseguente liquidazione della societa' per "impossibilita' di funzionamento" dell'assemblea, ha ribadito quanto precedentemente espresso, non fornendo alcuna spiegazione e rifiutando proposte alternative, quali ad esempio la nomina di amministratori di suo gradimento; a seguito di cio', il dottor Collova' ha presentato, presso la volontaria giurisdizione del tribunale di Palermo, istanza per la messa in liquidazione della societa', verificandosi, a suo avviso, i presupposti previsti dall'articolo 2448 del codice civile ed ha convocato l'assemblea straordinaria delle societa' Finsavi srl e Generale Impianti spa per il giorno 18 dicembre 1997 alle ore 11 ed alle ore 12 per deliberare lo scioglimento e la liquidazione della societa' ex articoli 2448 e 2449 del codice civile; i succitati lavoratori, ritengono che non vi siano i presupposti per lo scioglimento della societa' in quanto: a) manca la volonta' dell'altra societa' e delle stesse maestranze; b) la societa' ha attualmente grosse commesse in portafoglio, un buon andamento reddituale dal 1^ settembre 1997 ed ottime previsioni per il futuro; c) prima di porre una societa' in liquidazione per impossibilita' di funzionamento occorre verificare, ad avviso dei lavoratori, che siano state poste in essere tutte le operazioni necessarie e prioritarie per la salvaguardia dell'azienda stessa e dei posti di lavoro (es. vendita della partecipazione da parte della Calcemento spa all'altro socio, o ai lavoratori dipendenti, o ad altro soggetto che esprima la volonta' di proseguire la gestione aziendale ed il conseguente affidamento dell'incarico di amministratore ad altre persone); i lavoratori della Generale Impianti spa sostengono che la societa' per cui lavorano non e' solo di interesse comunale, ma, anche ed indubbiamente, di interesse regionale e nazionale poiche' produce, quasi in esclusiva, un materiale per l'edilizia particolarmente pregiato e di notevole interesso storico, artistico e culturale denominato marmo di Billiemi; detto materiale e' presente in tutti i monumenti piu' importanti della citta' di Palermo (cattedrale, teatro Massimo, Quattro Canti, San Francesco, musei, chiese, palazzo delle poste, tribunale di Palermo) e nei centri storici di alcune localita' italiane ed estere (es. Duomo di Monaco di Baviera in Germania, Stati Uniti, Estremo Oriente, Paesi Arabi); la Generale Impianti spa, attualmente, sta fornendo al comune di Palermo il materiale necessario al risanamento del centro storico della citta', a seguito di gare di appalto delle quali la societa' e' rimasta aggiudicataria durante l'amministrazione giudiziaria del tribunale di Palermo; la pietra di Billiemi, oltre che materia prima per la fabbricazione dei calcestruzzi, e' utilizzata anche per alcuni tipi di opere di notevole importanza per la collettivita' (quali i frangiflutti adoperati per le opere portuali e per la difesa dei litorali); a causa del blocco da parte della autorita' giudiziaria dell'intera attivita' amministrativa della Generale Impianti spa e della Finsavi srl, il succitato dottor Collova' ed il personale addetto sono nell'assoluta impossibilita' di gestire l'ordinaria attivita' lavorativa e di fare fronte a tutti gli adempimenti di natura fiscale e previdenziale -: quali iniziative intendano assumere e provvedimenti intendano adottare a tutela del posto di lavoro delle succitate maestranze. (4-14491)
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