INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11253 presentata da BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930223
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Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: grande scalpore, oltre che giustificata preoccupazione, stanno suscitando nella popolazione di Taverna in provincia di Catanzaro le peripezie del piano regolatore generale; con delibera n. 193 del 25 agosto 1986 l'allora amministrazione comunale affidava alla Cooperativa Tecnici Calabresi di Catanzaro l'incarico di redigere il piano regolatore comunale per un costo approssimativo di 35 milioni, pattuito nello schema di convenzione approvato con atto deliberativo n. 95 del 16 marzo 1988; in data 25 maggio 1989, dai tecnici incaricati, e' stato regolarmente consegnato il progetto di piano regolatore generale; subentrata una nuova amministrazione comunale a seguito di elezioni, iniziava un contenzioso dall'evidente valore strumentale che ritardava il provvedimento di adozione del piano medesimo tant'e' che la regione Calabria, con proprio decreto n. 1116, nominava un commissario ad acta per provvedere, in via sostitutiva agli adempimenti previsti dalla legge; con delibera n. 14 del 14 maggio 1991 il suddetto commissario ad acta provvedeva ad adottare il piano regolatore presentato dai tecnici incaricati che, in sede di esame su ricorso il CO.RE.CO di Catanzaro con un provvedimento assolutamente discutibile, esulando dal giudizio di legittimita' ed entrando nel merito della vicenda, annullava la delibera commissariale; inusitatamente in data 30 gennaio 1992 la giunta regionale della Calabria, revocava il decreto di nomina del commissario quand'anche ancora non fosse terminato il suo mandato proprio a seguito della decisione del CO.RE.CO; la giunta municipale, a questo punto, con delibera n. 319 del 30 settembre 1992 revocava inspiegabilmente l'incarico di redigere il piano alla Cooperativa dei Tecnici Calabresi (piano peraltro gia' presentato e che aveva ottenuto tutti i pareri di legge da quello del Genio Civile e quant'altro e' previsto) conferendo altro incarico per 80 milioni ad altri tecnici con studio in Roma e in Catanzaro, precipitando, cosi', la vicenda del piano regolatore al punto di partenza con pesanti danni per il comune e la collettivita' tutta -: se non ritenga che la vicenda presenti aspetti inquietanti e che necessiti, quindi, di chiarezza e di trasparenza; se non pensi di dover attivare, attraverso i ministri competenti, tutte le iniziative, nessuna esclusa, idonee ad esercitare un serio controllo sulla intera vicenda, disponendo, se del caso, una opportuna indagine che faccia piena luce sulle ragioni che hanno portato all'attuale incresciosa situazione, non escludendo la opportunita' di una sottoposizione dei fatti alla valutazione della magistratura. (4-11253)
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BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)