INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11065 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950620

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 20 maggio 1995 si e' appreso dalla stampa l'affidamento del servizio Nettezza urbana del comune di Caserta ad una impresa milanese denominata E.M.I.T. S.p.A., quale mandataria di una associazione temporanea di imprese in cui figurano, oltre la su citata E.M.I.T., anche la Colucci Appalti S.p.A., la Proteia S.p.A., la Cogest S.p.A., la Simp srl, la Sigam S.p.A., la Cipi Costruzioni dell'ingegner Mario Pagano, e la A.TE.S. srl; tale affidamento e' avvenuto attraverso un appalto concorso di durata decennale e per un importo annuo di lire 15 miliardi; e' incomprensibile come sia ancora possibile che a Caserta imprese come la E.M.I.T., coinvolte nei suoi massimi dirigenti e nella stessa proprieta' in innumerevoli episodi della vicenda "mani pulite" siano, col semplice cambio di qualche nome di amministratore, ritenute idonee all'affidamento di un appalto cosi' importante; imprese come la Colucci Appalti S.p.A., e la Cogest S.p.A. i cui titolari sono oggetto di molte indagini penali, e che sono incapaci persino di una corretta gestione aziendale (sarebbero scoperte per circa un miliardo nei confronti dell'INPS) siano considerate imprese "sane" cui affidare l'appalto. E' infine possibile che, solo per ottemperare ad un obbligo del bando di gara, si inserisca nell'A.T.I. una impresa locale quale la Cipi Costruzioni S.p.A. che nessuna esperienza vanta nel settore ma che al contrario vanta tanti legami ed amicizie politiche col territorio. E', inoltre vero, che l'articolo 24 del capitolato d'appalto consente con un sottile artificio di superare ogni vincolo di fatturato e di capacita' operativa nel settore; tutta la vicenda, nel modo in cui e' stata organizzata e con le conclusioni alle quali si e' pervenuti, con la presenza di vecchie sigle imprenditoriali vicine al vecchio ceto politico dominante nel casertano, lascia ipotizzare ancora l'accettazione dei vecchi metodi di gestione affaristica della "cosa pubblica" -: se non ritengano opportuno avviare una indagine amministrativa sulle procedure adottate per l'appalto in questione per verificare che tutto si sia svolto nel quadro di una correttezza e trasparenza amministrativa della quale la "nuova" amministrazione comunale di Caserta, a "parole", sembra essere sostenitrice, ed eventualmente richiedere l'intervento della Magistratura per perseguire omissioni dolose. (4-11065)