"4/09670" . "PISCITELLO CALOGERO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)" . . . "DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . . . . "TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "2014-05-14T20:56:05Z"^^ . . "Ai Ministri dell'ambiente, dei lavori pubblici, per i problemi delle aree urbane, dei trasporti, delle finanze e del bilancio e programmazione economica. - Per sapere - premesso che: il piano decennale della viabilita', legge 531/82 1^ stralcio, indica tra le opere prioritarie il raccordo autostradale definito \"bretella Voltri-Rivarolo\" nel comune di Genova, finanziato dalla legge 526/86 per un importo di lire 665.955.969.277; nel piano triennale 91/93 dell'ANAS, il raccordo Voltri-Rivarolo occupa il 12^ posto tra le opere da realizzare con il contributo dello Stato (massimo il 68 per cento); il progetto esecutivo di suddetta infrastruttura e' stato approvato con decreto del ministro dei lavori pubblici n. 910 del 9 giugno 1988 e i 14 lotti d'appalto assegnati successivamente con apposita gara; dopo tale data e' stato intrapreso un contenzioso legale tra soggetti ritenutisi danneggiati dal nuovo tracciato autostradale progettato da ANAS e Concessionaria Soc. Autostrade i quali, peraltro, hanno ottenuto ragione con sentenza del Consiglio di Stato del 17 dicembre 1991 che ha riformato la decisione avversa alle procedure di approvazione dell'opera disposta dal TAR Liguria con sentenza del 19 febbraio 1990; le Amministrazioni Comunali di Genova, a partire dal 1988, hanno approfondito specifici contenuti circa macroscopici effetti indotti dalla nuova arteria sul tessuto insediativo-territoriale coinvolto dall'attraversamento (l'80 per cento del tracciato interferisce con aree protette dalla legge 431/85 - Galasso - e 3267/23 sul vincolo idrogeologico) giungendo a formulare una ipotesi di diverso tracciato traslato piu' a monte degli abitati e maggiormente sviluppato in galleria; gli innegabili maggiori costi di tale progetto-bis (un aumento almeno del 100 per cento sulla previsione iniziale) vengono confermati in sede ANAS, Soc. Autostrade e comune di Genova - il cui Consiglio Comunale ha negato l'apertura dei cantieri in base al progetto originario - nella terza ipotesi progettuale di massima orientata a contenere i costi di costruzione ma non ad affrontare i nodi socio-ambientali posti - in fase costruttiva ed operativa - dalla nuova infrastruttura; nel periodo agosto-settembre 92 si sono succeduti alcuni incontri tra il Ministero dei lavori pubblici, l'ANAS, la Societa' Autostrade, il comune di Genova e la regione Liguria tendenti a chiarire le rispettive posizioni in merito all'opera autostradale; il 17 dicembre 1992 si e' tenuto presso il Ministero dei lavori pubblici l'ennesimo incontro nel quale gli Amministratori liguri hanno visto confermate la fattibilita' e la finanziabilita' del progetto-ter di arteria Voltri-Rivarolo; la realizzazione della grande opera, ampiamente differita rispetto alla iniziale previsione (meta' anni 70), viene sostenuta piu' per inezia pianificatoria e programmatica, sostenendo il mercato edile locale in crisi, che per una reale necessita' di fronteggiare gli aumentati volumi di traffico; l'analisi circa la natura dei flussi di traffico per matrici origine/destinazione (sui dati di transito ai caselli interni ed esterni al sistema urbano genovese forniti dalla societa' Autostrade) riferiti alle attuali sezioni autostradali ritenute alleggerite dal nuovo raccordo, dimostrano che il futuro percorso, parallelo e complementare a quello gia' operante, catturerebbe una quota oscillante tra il 15 e il 20 per cento dei passaggi veicolari stante la composizione dei passaggi d'attraversamento e di alcune limitate, relazioni periferiche instradabili sul nuovo tragitto; tale diagnosi, seppur da approfondire e periodizzare - mediante una sistematica analisi d'impatto estesa alle premesse pianificatorie e funzionali, oltreche' progettuali dell'opera - dimostra il ruolo improprio, anche se consolidato, assunto dai corridoi e dagli svincoli autostradali genovesi, ormai assorbiti ed immersi in un tessuto insediativo particolarmente addensato, abnormemente cresciuto sia lungo la costa che negli acclivi bacini vallivi ad essa afferenti; la movimentazione dei flussi di traffico privato generatisi internamente agli ambiti urbani per spostamenti, periferia-centro e viceversa, dell'ordine dei 10-15 km. e' altrimenti governabile con un incisivo piano-programma (anche a breve termine) di potenziamento ed integrazione dei sistemi e dei servizi pubblici gomma-rotaia (vedi obiettivi del Piano Mirato FFSS - comune di Genova - regione Liguria formulato nel 1987 in via di revisione); le recenti limitazioni poste alla circolazione e alla sosta nel centro urbano di Genova, dopo il ripetuto superamento delle soglie d'allarme nell'inquinamento atmosferico. vanno nel senso di un drastico contenimento degli insostenibili flussi di veicoli, molti dei quali sono gli stessi che saturano la capacita' delle tratte autostradali urbane, interferendo con il traffico - specie pesante - in transito; negli incontri ministeriali - dell'agosto 1992 - aventi per oggetto le prospettive del nuovo raccordo autostradale genovese si e' fatta largo l'ipotesi sostenuta dal comune di Genova, ma avversata dalla regione Liguria di trasferire il finanziamento per la costruzione della \"bretella\" Voltri-Rivarolo verso piu' concreti e cogenti interventi di razionalizzazione dell'impianto viario urbano (asse a mare di ponente, tunnel sottoportuale, smantellamento della strada \"sopraelevata\" in quanto barriera tra centro storico e waterfront riannesso alla citta' vecchia); le previsioni di potenziare e riordinare la mobilita' interna al sistema urbano di Genova sfruttando le possibilita' spaziali e funzionali offerte dalla riconversione urbanistica delle aree industriali di Ponente (ex progetto Utopia a Cornigliano) e del fronte portuale vengono sancite dal Piano Territoriale di Coordinamento degli Insediamenti Produttivi; emerge quindi la domanda di una verifica economica intorno alla reale utilita' dell'intervento costruendo scenari alternativi della mobilita' e delle relative infrastrutture sulla base di presupposti maggiormente articolati e mirati a fronteggiare le vere cause di crisi - negli assetti urbanistico-infrastrutturali - che interagendo, frenano quei processi di risanamento socio-ambientale nelle aree storico centrali e nei quartieri periferico industriali del capoluogo ligure; a tal proposito diverse stesure del Piano del Traffico e del Piano Urbano della Mobilita' curati nel periodo 1986-90 dalla Soc. Ansaldo Trasporti-Transystem hanno permesso di individuare la struttura degli spostamenti interessanti l'area genovese e di palesare, in proiezione futura, i deficit di opere e servizi disponibili per garantire l'aumentata domanda sociale e commerciale di mobilita'; la coincidenza territoriale tra il corridoio impegnato dal nuovo tracciato autostradale e quella parte di Ponente genovese in predicato di venire classificato ad alto rischio ambientale unita alla fragilita' idrogeologica e geomorfologica (riemersa nei recenti fatti alluvionali), nonche' allo stratificato disordine insediativo costituiscono fattori negativi all'ipotesi, del tutto teorica, di inserire un allacciamento viario aggiuntivo in tale tormentata struttura orografica (siamo in ambito prettamente montano con strette vallette antropizzate sul versante mare e in profonda erosione nel lato monte, con residuale sopravvivenza di fondamentali presidi agricoli organizzati in terrazzamenti dei pendii); i milioni di metri cubi di inerti estratti dagli scavi della bretella autostradale - unitamente a quella ferroviaria -, verrebbero smaltiti mediante sistematico interramento di specchi acquei per ampliare il nuovo porto commerciale di Pra'-Voltri, dimostrando con cio' l'esistenza di un \"circolo vizioso\" che muove e lega radicali, ed irreversibili, trasformazioni fisiche del complesso territorio genovese sottomesso ad uno sfruttamento e ad un impoverimento delle risorse paesaggistico-ambientali ormai insostenibile; oggettive condizioni di declino industriale e di calo demografico dell'area genovese propenderebbero per una riparametrazione dei fattori di sviluppo e riequilibrio territoriale tra i quali purtroppo vengono ancora annoverate le grandi opere edili avulse dall'attuale contesto (cattedrali nel deserto) come la bretella autostradale Voltri-Rivarolo, la linea ferroviaria ad alta velocita' Genova-Milano o gli ampliamenti portuali con distruzione degli specchi acquei costieri; le avviate procedure per la revisione del Piano Regolatore di Genova dal 1980 (adotta nel 1976) costituiscono un'occasione strumentale di analisi e approfondimento delle tematiche formali, funzionali e strutturali della mobilita' di persone e merci in un'area piu' vasta classificata come citta' metropolitana; negli ultimi anni Genova e la Liguria sono stati causa e pretesto (vedi Mondiali di Calcio del 1990 e Celebrazioni Colombiane del 1992) per l'attuazione di un ingovernabile incremento ed infittimento del reticolo autostradale e stradale, che ha sbilanciato ulteriormente a favore del vettore auto le risorse finanziarie disponibili per intraprendere una piu' armonica ed organica politica modale ed intermodale nel campo dei trasporti; cio' e' dimostrato, su scala locale, dal procedere a rilento dei cantieri aperti per il potenziamento della rete ferroviaria (quadruplicamento tratta Sampierdarena-Brignole, marce parallele sulle linee di valico, bretella linea costiera-linea Ovada) e l'impianto di una rete di metropolitana cittadina - peraltro dagli esorbitanti costi chilometrici - che, viceversa. giustificherebbero un rinnovato sforzo in direzione di un compiuto assetto infrastrutturale imperniato su tecnologie a basso impatto ambientale ed elevato rendimento energetico (prolungamento bretella ferroviaria Voltri-valichi verso la stazione di Ge-Principe, traslazione a mare del tratto Pegli-Voltri, metropolitanizzazione della ferrovia in area urbana, completamento del costoso metro' leggero sotterraneo sotto forma di tramvia veloce di superficie nelle direzioni centro-periferia) -: quali siano le prospettive programmatiche, finanziarie ed operative riguardanti il suddetto raccordo autostradale, anche alla luce dei recenti incontri intercorsi con il comune di Genova e la regione Liguria; se l'eventuale progettazione esecutiva, mutuata dal progetto originale ma profondamente diversa sotto il profilo planialtimetrico, verra' subordinata a regolare procedura di valutazione d'impatto ambientale di cui ai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 1986, n. 377 e 27 dicembre 1988 \"Norme tecniche, etc.\"; se, all'interno degli studi d'impatto ambientale, nella formulazione di scenari alternativi fra loro - non solo di tracciato - verra' inclusa l'opzione zero, anche difformemente da quanto stabilito dal comma 1 dell'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 27 dicembre 1988, vista l'accertata secondarieta' dei volumi di veicoli by-passabili sul nuovo raccordo autostradale che ne rendono secondari gli obiettivi di snellimento del traffico passante; quali siano gli indirizzi dell'ANAS e della Soc. Autostrade in merito all'esplicitata declassificazione dell'attuale tracciato autostradale affiancato dall'eventuale bretella e trasferito alla gestione diretta - con elevati costi di manutenzione - da assumersi a carico degli enti locali genovesi; se alla luce di una rinnovata considerazione per i costi/benefici dell'opera e del suo notevole impatto ambientale, si ritenga - mediante appropriata manovra finanziaria - di rivolgere le disponibilita' economiche verso opere e di trasporto urbano veloce su rotaia (metro, tranvia) progettate per l'area metropolitana genovese o in subordine, di realizzare la realizzazione di un asse viabile urbano a mare di Genova in aree industriali e portuali di Ponente, cosi' come previsto dal piano triennale comprensoriale approvato il 30 luglio 1992, con funzioni di decongestionamento e controllo della mobilita' urbana ben superiori alla bretella Voltri-Rivarolo; quali interventi - a prescindere dal completo rifacimento di tre caselli finanziati ed approvati come opere \"colombiane\" - sono previsti dalla Societa' Autostrade lungo l'attuale attraversamento autostradale di Genova noto per la sua pericolosita' e l'elevato impatto ambientale; quali modalita' di rescissione dei precedenti contratti assunti con le imprese vincitrici delle gare d'appalto sul primo tracciato di bretella (1989) verranno operate dall'ANAS e dalla Soc. Autostrade; se esistano sospetti circa la regolarita' della prima gara di appalto per la costruzione della bretella Voltri-Rivarolo (14 lotti) tali da prefigurare responsabilita' e di escludere quindi, ogni forma di pagamento di penali previste dalle clausole contrattuali allora sottoscritte da ANAS ed imprese vincitrici. (4-09670)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09670 presentata da DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930115"^^ . "19930115-" . . . . "FILIPPINI ROSA (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09670 presentata da DE BENETTI LINO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930115" . "BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)" . "BIONDI ALFREDO (PARTITO LIBERALE ITALIANO)" . . . "0"^^ . .