@base . @prefix ocd: . @prefix rso: . @prefix npg: . @prefix metalex: . @prefix bibleontology: . @prefix prism21: . @prefix bbc: . @prefix time: . @prefix rdf: . @prefix skos-xl: . @prefix eac-cpf: . @prefix dc: . @prefix shoah: . @prefix dbpedia-owl: . @prefix geo: . @prefix foaf: . @prefix yago: . @prefix ods: . @prefix gn: . @prefix bio: . @prefix ibc: . @prefix owl: . @prefix po: . @prefix cc: . @prefix bmuseum: . @prefix dwc: . @prefix muninn: . @prefix conf: . @prefix geonames: . @prefix org: . @prefix meta: . @prefix dcterms: . @prefix rdfs: . @prefix crm120111: . @prefix schema-org: . @prefix dbpedia: . @prefix crm: . @prefix dbpprop: . @prefix oad: . @prefix cdoc: . @prefix lgdo: . @prefix prov: . @prefix frbr: . @prefix void: . @prefix units: . @prefix aemetonto: . @prefix bibo: . @prefix xsd: . @prefix gml: . @prefix claros: . @prefix skos: . a ocd:aic ; rdfs:label "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07780 presentata da MUSSOLINI ALESSANDRA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20100628"^^xsd:string ; ocd:altro_firmatario ; ocd:concluso 0 ; ocd:destinatario , ; ocd:primo_firmatario ; ocd:rif_leg ; ods:modified "2014-05-15T00:37:51Z"^^xsd:dateTime ; dc:contributor "CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA')" ; dc:creator "MUSSOLINI ALESSANDRA (POPOLO DELLA LIBERTA')" ; dc:date "20100628-" ; dc:description "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07780 presentata da ALESSANDRA MUSSOLINI lunedi' 28 giugno 2010, seduta n.343 MUSSOLINI e CARLUCCI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 21 dicembre 2009 previene ai servizi sociali di Sezze (Latina) un provvedimento del tribunale per i minorenni Roma con il quale si stabilisce l'allontanamento del minore A.L.F. dalla mamma, Valentina Pappacena, con decadenza di potesta' genitoriale della stessa ed affidamento al padre M.F. Dell'esecuzione di tale incarico vengono investiti i carabinieri ed i servizi sociali; questi ultimi avvisano la madre del minore del provvedimento, la quale si rende irreperibile per tre mesi, portando con se' il minore, senza che i carabinieri di Sezze, di Latina Scalo o di Latina inizino le ricerche affinche' vengano ritrovati e venga applicata la disposizione del tribunale per i minorenni di Roma; in seguito a tale carenza investigativa, il signor M.F. incarica un investigatore privato della ricerca del minore suo figlio, che dopo soli due giorni viene rintracciato nella abituale abitazione ove viveva con la madre. Di cio' viene immediatamente avvertito il pubblico ministero Capasso, titolare del procedimento, il quale ordina ai carabinieri di Sezze ed ai servizi sociali di prendere il bambino in esecuzione della disposizione del tribunale dei minorenni di Roma; tale ordine viene disatteso dai carabinieri e dai servizi sociali, con la motivazione che il bambino si rifiuterebbe di andare con il padre, urlando e scappando; in seguito a cio' il tribunale dei minorenni di Roma, attraverso il presidente, giudice dottor Roberto Janniello, emette un secondo provvedimento con il quale ordina nuovamente ai servizi sociali ed ai carabinieri di applicare la decisione del tribunale, ritenendo «che l'opposizione del minore non debba essere ritenuta una causa che impedisca l'efficacia della decisione del Tribunale, rendendo altrimenti vane un gran numero di pronunce, attraverso il suscitamento di un'opposizione di bambini fortemente influenzabili dalle persone che li hanno in custodia; nelle more il padre, signor M.F., deposita al tribunale ordinario di Latina, nelle vesti di giudice tutelare, un'istanza nella quale chiede che i servizi sociali eseguano il provvedimento. Il giudice, dottoressa Cosentino, assegna dieci giorni per l'adempimento, al termine del quale i servizi sociali, riconvocati, dichiarano di non aver ottemperato al provvedimento; il 10 febbraio 2010 il tribunale dei minorenni di Roma emette un ulteriore provvedimento con il quale dispone che il minore venga affidato temporaneamente ad una casa famiglia, il cui nominativo deve essere indicato dai servizi sociali di Sezze. La questura di Latina viene incaricata di eseguire il provvedimento. Nella disposizione e' data facolta' ad entrambi i genitori di prelevare il bambino a settimane alterne durante il fine settimana. Da parte dei servizi sociali di Sezze pero' non viene indicato alcun nominativo di casa famiglia cui deve essere affidato il bambino e anche questo provvedimento non trova applicazione; il 2 marzo 2010 il giudice dottor Roberto Janniello convoca in udienza i genitori del minore, il bambino ed un curatore speciale del bambino nelle more nominato, avvocato Enrico Ronchini. Tuttavia la signora Pappacena non porta con se' il figlio. In questa occasione vengono azzerati tutti i provvedimenti precedenti e si procede ad una nuova mediazione. Il curatore stabilisce che il bambino dovra' stare tre giorni con un genitore e tre giorni con l'altro ed entrambe le parti sottoscrivono l'accordo; a questo punto pero', nonostante l'accordo raggiunto, quando il curatore si reca presso l'abitazione della signora Pappacena a Borgo Faiti (Latina), dopo oltre due ore deve rinunciare a prelevare il bambino per darlo in consegna al padre a fronte delle solite proteste di questo ad abbandonare il tetto materno, il curatore deposita presso il tribunale una relazione in merito all'accaduto; il 13 aprile 2010 il tribunale dei minorenni di Roma emette un ulteriore provvedimento, il quarto, denunciando «il tentativo, fin qui riuscito, della madre e della famiglia materna di escludere del tutto la figura paterna dalla vita del figlio, non ottemperando ai provvedimenti dei tribunali e dei giudici [...] utilizzando l'ansia e la preoccupazione del figlio per la modifica della sua situazione attuale, strumentale per la realizzazione di una regolarizzazione dei rapporti, per impedire che vengano eseguiti provvedimenti di allontanamento da un nucleo familiare fortemente patologico». La questura di Latina viene nuovamente incaricata di allontanare il bambino dalla casa materna per sottrarlo ai condizionamenti che ne impediscono una crescita normale ed un rapporto sano con il padre, li bambino dovra' essere affidato ad una casa famiglia al di fuori del territorio di residenza, indicato dai servizi sociali; ancora una volta, la signora Pappacena si rende irreperibile insieme al bambino, sottraendosi all'ennesima pronuncia del tribunale dei minorenni di Roma; in seguito la signora Pappacena ha chiesto ed ottenuto, da parte del presidente del tribunale di Roma, dottoressa Cavallo, la ricusazione del giudice, dottor Roberto Janniello; l'11 maggio 2010 il signor M.F. viene a sapere che suo figlio si trova a scuola, nonostante sia iscritto insieme alla madre nell'elenco delle persone da ricercare dalla questura essendo scomparso da tre settimane, ed informa di cio' la dottoressa Cristofaro, responsabile anticrimine, che si occupava della ricerca; recatosi a scuola per chiedere spiegazioni sul perche' la polizia non fosse stata informata della presenza del bambino, il signor F. incontra la resistenza delle maestre, che si rifiutano di farlo entrare ed avvertono la madre, signora Pappacena, che si presenta sul posto intenzionata a portare via il figlio. Dopo circa quaranta minuti la polizia riesce a prendere il bambino, in ottemperanza alle disposizioni del tribunale dei minorenni di Roma, ma la dottoressa Cavallo, presidente del tribunale dei minorenni di Roma, ordina telefonicamente alla dottoressa Cristofaro di soprassedere all'allontanamento del bambino, che viene lasciato alla madre in attesa che il tribunale adotti un nuovo provvedimento; tale situazione ha portato ad una pericolosa e dannosa esposizione mediatica del minore, di soli sette anni, nonche' all'impossibilita' da parte del padre, signor M.F., di poter instaurare un qualsivoglia rapporto con il proprio figlio, che ha potuto vedere soltanto tre volte negli ultimi quattro anni, a fronte delle resistenze della Signora Pappacena e della sua famiglia -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza di cio' e quale siano i motivi che hanno impedito l'attuazione dei provvedimenti del tribunale dei minori di Roma, se vi siano state responsabilita' da parte dei soggetti preposti all'attuazione di tali provvedimenti, la cui inadempienza ha dato luogo ad una situazione di totale assenza di legalita'; se non intenda acquisire informazioni preliminari in relazione alla condotta che all'interrogante appare «extra ordinem» del presidente del tribunale dei minorenni di Roma per l'esercizio dei poteri di competenza. (4-07780)" ; dc:identifier "4/07780" ; dc:relation ; dc:title "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07780 presentata da MUSSOLINI ALESSANDRA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20100628" ; dc:type "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" ; dcterms:isReferencedBy .