INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05587 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920929

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Al Ministro del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: la Henkel SpA, multinazionale tedesca della detergenza, ha acquisito nel 1982 il controllo totale della VIDAL SpA, azienda veneziana di antica tradizione, assumendo la gestione diretta dello stabilimento di Porto Marghera; la VIDAL SpA era uno dei maggiori protagonisti italiani nel mercato delle "Toilietris" (bagni schiuma, shaving ed igiene personale); la multinazionale Henkel ha avviato un processo di ristrutturazione che dal 1982 al 1987, ha portato il numero dei dipendenti da 339 a 123; le motivazioni del ridimensionamento della VIDAL, da parte della Henkel, non hanno mai potuto essere sostenute da obiettive ragioni di crisi, e sono risultate in questi anni derivanti da scelte di distogliere investimenti e cicli produttivi dalla fabbrica veneziana, per privilegiare altri insediamenti del gruppo Henkel, profilando per la VIDAL manovre speculative su nuove destinazioni immobiliari nell'area dello stabilimento di Porto Marghera; contro questo tentativo di speculazione anche il Consiglio comunale di Venezia si era pronunciato nel 22 luglio 1983, con un Ordine del giorno che garantiva la sua ferma volonta' a non consentire nessuna modifica della esistente destinazione d'uso industriale dell'area, per salvaguardare l'attivita' produttiva della VIDAL; a tutt'oggi, nonostante il progressivo ridimensionamento imposto dalla capogruppo, la VIDAL mantiene notevoli prerogative commerciali e di marchio, un valido stato di salute impiantistico ed economico, in una fase non negativa nell'andamento della domanda nel settore; il 28 maggio 1992 la Henkel SpA comunicava alle OO.SS. di voler procedere al licenziamento di tutti i 100 dipendenti della VIDAL, per cessazione di ogni attivita' produttiva e commerciale a Porto Marghera; a seguito dell'improvvisa, immotivata e unilaterale decisione dell'Azienda i lavoratori della VIDAL, di concerto con le OO.SS. territoriali hanno indetto lo stato di agitazione, con assemblea permanente all'interno dello stabilimento; la volonta' di chiudere la VIDAL, da parte della Henkel, prefigura un ennesimo tentativo di speculazione immobiliare, e si inserisce in una situazione produttiva ed occupazionale gravissima a Porto Marghera, date le chiusure in atto nel gruppo Alumix dell'EFIM, la crisi della chimica e della siderurgia, che stanno causando un vero processo di deindustrializzazione, con pesantissime ricadute sociali in un territorio dove il tasso di disoccupazione e' gia' il piu' alto del Veneto e tra i piu' alti del Nord Italia -: se e come il ministro del lavoro ritenga di dover intervenire, per ottenere una doverosa assunzione di responsabilita' da parte della Direzione del gruppo Henkel, sulla necessita' di mantenere l'attivita' produttiva della Vidal a Porto Marghera, ricercando con le parti sociali le migliori soluzioni necessarie ad impedire un ulteriore inasprimento delle gia' gravissime ricadute sociali nel territorio di Porto Marghera. (4-05587)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05587 presentata da DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19920929 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BETTIN GIANFRANCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) 
BIANCHINI ALFREDO (REPUBBLICANO) 
MICHIELON MAURO (LEGA NORD) 
ROCCHETTA FRANCO (LEGA NORD) 
VIGNERI ADRIANA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
PELLICANI GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
MALVESTIO PIERGIOVANNI (DEMOCRATICO CRISTIANO) 
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4/05587 
DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 

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