INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03871 presentata da BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090730

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03871 presentata da TERESA BELLANOVA giovedi' 30 luglio 2009, seduta n.212 BELLANOVA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: a seguito del processo di privatizzazione e successiva vendita delle attivita', gia' gestite dall'Azienda autonoma dei monopoli di Stato, concernenti la fabbricazione di prodotti da fumo, sul personale lavorativo si sono determinate sostanziali modificazioni nello status giuridico; lo status originario di dipendente pubblico e' stato messo in discussione con il decreto legislativo n. 283 del 9 luglio 1998 che disponeva la privatizzazione del rapporto di lavoro di tutti coloro i quali venivano assorbiti dall'Ente tabacchi italiani, successivamente trasformato in SPA e venduto a BAT (British American Tobacco); tale assorbimento sembrerebbe essere stato attuato a prescindere dalla volonta' del singolo dipendente, non essendo stato richiesto allo stesso alcun consenso; a parziale risarcimento il decreto legislativo n. 283 del 9 luglio 1998 ha introdotto il «diritto di rientro» nella pubblica amministrazione in caso di ristrutturazioni aziendali cadenti nel successivo periodo di sette anni piu' due anni ulteriori accordati con la Legge Finanziaria 2007; la situazione produttiva ha subito nel corso degli ultimi anni diverse battute d'arresto, le produzioni effettuate da BAT in Italia sono passate da 16.5 miliardi di sigarette nel 2007 ai 14 miliardi consuntivati nel 2008 e previsti per il 2009. Per tutto questo si e' resa necessaria una rivisitazione dell'organico dei diversi stabilimenti BAT; in provincia di Lecce, unico sito produttivo rimasto attivo a livello nazionale, il personale di provenienza ex Azienda autonoma dei monopoli di Stato e' pari a circa 90 unita' che risulterebbero essere gli unici a non poter beneficiare del «diritto di rientro» in caso di non auspicabili ulteriori, ristrutturazioni; il 14 luglio 2009 e' stato siglato un accordo tra l'azienda e le parti sindacali che prevede la ricollocazione di n. 16 unita' tra il personale proveniente dal comparto pubblico, «tenuto conto delle esigenze tecniche, organizzative e produttive», cui troveranno applicazione gli strumenti previsti dall'articolo 4 comma 4 del Decreto Legislativo n. 283 del 9 luglio 1998; il 31 luglio 2009 scadranno i termini previsti per la ricollocazione nella pubblica amministrazione per il restante personale riveniente in circa 75 unita' lavorative, di queste ben 30 unita' per l'anno 2009 e circa 10 unita' per il 2010 hanno i giusti requisiti per accedere alla pensione; le restanti unita' al netto delle sopra citate sarebbero circa 35 le quali potrebbero essere soggette ad una possibile perdita del posto di lavoro, determinando negli stessi lavoratori e nelle loro famiglie una situazione di precarieta' psicologica e lavorativa anche e soprattutto se si tiene conto che si parla di persone che hanno per altro circa 50 anni di eta' e dunque difficilmente ricollocabili in altri contesti lavorativi -: se i ministri interrogati non intendano opportuno disporre urgenti misure idonee al fine di tutelare queste restanti unita', perche' anche per questi lavoratori si dia avvio ad un percorso di maggiore stabilita' lavorativa.(4-03871)
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