_:Bfb7ad87de220857f6372e8b3ff307110 "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 11 marzo 2003 nell'allegato B della seduta n. 278 all'Interrogazione 4-03211 presentata da VALPIANA Risposta. - Il caso del neonato deceduto per meningite causata dall' enterobacter sakazakii e il sospetto che quest'ultimo fosse contenuto in una formula per lattanti, determinano una serie di problematiche che coinvolgono tutto il settore alimentare e, in particolare, quello dedicato alla prima infanzia. Un simile grave episodio deve servire a mantenere quali-quantitativamente elevati i controlli da parte degli organi di vigilanza, per evitare casi analoghi. Tale incidente colpisce un settore estremamente delicato, ampiamente regolamentato e costantemente in fase di evoluzione, sia dal punto di vista scientifico sia da quello normativo. Oltre alle usuali misure che devono essere adottate rigorosamente dalle aziende produttrici per garantire salubrità al prodotto, particolare importanza assumono il corretto utilizzo e la conservazione del prodotto stesso. Ciò implica la conoscenza, da parte di chi usa tali prodotti, delle pratiche da adottare per evitarne l'uso ingiustificato ed il deterioramento. Da questo punto di vista, il decreto ministeriale del 6 aprile 1994, n. 500, sugli alimenti per lattanti e sulle formule di proseguimento, all'articolo 6 (etichettatura), comma 2, lettera f, stabilisce che tali prodotti devono riportare in etichetta le istruzioni riguardanti la corretta preparazione del prodotto ed una avvertenza sui rischi per la salute derivanti da una eventuale preparazione inadeguata. Inoltre, per quanto riguarda la promozione e la tutela dell'allattamento al seno, recentemente è stato pubblicato il decreto ministeriale 16 gennaio 2002, che delinea le modalità in materia di diffusione del materiale informativo e didattico e di controllo delle informazioni corrette ed adeguate sulla alimentazione dei lattanti e dei bambini, ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del decreto ministeriale 6 aprile 1994, n. 500. Il decreto ministeriale 16 gennaio 2002 prevede la valutazione preventiva, da parte del ministero della salute, del materiale informativo concernente l'alimentazione di lattanti e bambini, destinato alle famiglie o agli operatori del settore. Tale decreto tende a contrastare i messaggi pubblicitari che possono indurre le mamme ad abbandonare l'allattamento al seno e a dirottarle verso le formule. Il Sottosegretario di Stato per la salute: Cesare Cursi." . _:Bfb7ad87de220857f6372e8b3ff307110 "20030311" . _:Bfb7ad87de220857f6372e8b3ff307110 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO SALUTE" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:Bfb7ad87de220857f6372e8b3ff307110 . . . "20030311" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03211 presentata da VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 18/06/2002"^^ . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03211 presentata da TIZIANA VALPIANA martedì 18 giugno 2002 nella seduta n. 160 VALPIANA. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: un comunicato stampa pubblicato sul sito internazionale dell'IBFAN all'indirizzo http://www.ibfan.org/english/news/press/press10may02.html ha denunciato il caso di un neonato deceduto il 16 marzo 2002 in Belgio per meningite. La meningite è stata causata dall' enterobacter sakazakii che sarebbe stato contenuto nel latte in polvere somministratogli; questo decesso per meningite di un neonato di cinque giorni in Belgio solleva importanti questioni sull'etichettatura e la promozione dei sostituti del latte materno e sull'adeguatezza dei sistemi di vigilanza commerciale, questioni attualmente discusse alla riunione del Codex Alimentarius di Halifax, Nova Scotia, Canada; quasi sette settimane più tardi, il 2 maggio 2002, l'agenzia federale per la sicurezza alimentare del Belgio, come misura precauzionale, ha chiesto alla Nestlé (Belgio) di ritirare le confezioni di Beba 1 da 900 grammi (codici DEXCPIKA e/o DEXCPIKB, scadenza 02/2003). Un avviso della Nestlé, apparso su tutti i quotidiani, nonché sui telegiornali della sera dei canali televisivi belgi, afferma che il livello di contaminazione è ben al di sotto dello standard internazionale accettabile di 4 batteri per 100 grammi, e che il prodotto non è sterile; il lotto in questione era stato prodotto da Nestlé Germany Kapeln e distribuito in Belgio e Svizzera, ma il prodotto è stato ritirato anche in Lussemburgo (sebbene in questo Paese non siano stati informati i consumatori); nell'aprile 2002, un'avvertenza riguardante l' enterobacter sakazakii è stata diffusa dalla FDA ( US Food and Drug Administration ): il 14 per cento di un campione di confezioni di latte in polvere era contaminato dallo stesso germe (l'avvertenza può essere letta sul sito della FDA). L'avvertenza suggerisce che il latte in polvere non dovrebbe essere usato per alimentare bambini in unità di patologia neonatale, ma fa notare che anche i neonati sani si possono ammalare; la FDA ha sottolineato che le formule di latte in polvere non sono prodotti commercialmente sterili; pur trattate al calore durante il processo di produzione, non sono soggette ad una temperatura sufficientemente alta e per un tempo sufficiente a rendere la confezione finale un prodotto commercialmente sterile; questo caso, che ha importanti implicazioni nell'attuale dibattito circa l'etichettatura, mostra il bisogno di sistemi di vigilanza centralizzati e pubblici e il rischio insito nel permettere la promozione commerciale e l'idealizzazione dell'alimentazione artificiale, che ostacola l'allattamento al seno e incoraggia l'uso non necessario di sostituti del latte materno; è urgente il bisogno di un'etichettatura migliore e di un sistema sanitario che fornisca informazione veramente indipendente ai genitori che dica chiaramente che il prodotto non è sterile e che può contenere batteri che potrebbero moltiplicarsi in determinate condizioni; anche se i produttori seguono i più alti standard , la legge dovrebbe prevedere chiare avvertenze, specialmente in relazione a un prodotto, come il latte formulato, per il quale i consumatori sono preoccupati per ogni livello di rischio -: se intenda allertare gli organi competenti perché agiscano con controlli a campione sui latti in polvere e perché informino sia gli operatori sanitari sia i consumatori sulla situazione; se intenda chiedere alla ditta in questione quali misure abbia preso per evitare la possibilità che analoghi casi possano accadere in Italia e nei paesi dove sono esportatiglistessi prodotti; se intenda approfittare dell'occasione per ribadire ancora una volta che il prodotto più sicuro è il latte materno, e la prescrizione di un sostituto dovrebbe essere l'ultima ratio . (4-03211)" . "2015-04-28T23:05:34Z"^^ . "VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA)" . . "4/03211" . "1"^^ . "20020618-20030311" . . "20020618" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03211 presentata da VALPIANA TIZIANA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 18/06/2002" . "Camera dei Deputati" .