INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02930 presentata da GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920703
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02930_11 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato. - Per sapere - premesso: che il sindacato FALLE dell'ACEA di Roma ha distribuito il seguente documento: "Anche in ACEA c'e' una questione morale? Ci sara' l'alba per le vertenze? Da troppi mesi ormai i lavoratori dell'ACEA ci chiedono a che punto sono le vertenze, se sono finiti gli accertamenti, se sono iniziate le discussioni. Di tanto in tanto, poi, ci imbattiamo in qualche lavoratore, di quelli ai quali piace apparire piu' informati, quelli che vogliono mostrare di essere contigui al "potere", che ci informa, senza ombra di dubbio, con la certezza di chi vuol apparire che sa, che le vertenze sono gia' state (tutte ?!) discusse ed a giorni ci sara' la deliberazione. I fatti puntualmente lo smentiscono, ma lui non demorde e imperterrito riprende a dare date certe (!), numeri... gia' numeri, forse utili per il gioco del lotto! La FAILE, al momento, puo' fornire soltanto gli ultimi dati forniti dalla direzione generale ed aggiornati al 15 ottobre 1991: ci sono da definire ancora vertenze in numero di 27 del 1987, in numero di 153 del 1988, in numero di 116 del 1989, in numero di 141 del 1990 e in numero di 87 al 15 ottobre 1991. La FAILE puo' anche dire ai lavoratori, anche se la cosa non li riempira' di gioia, che gli accertamenti, pur con un rituale stanco e singhiozzante, continuano... La FAILE, nel ribadire, poi, la richiesta di immediata discussione, definizione e deliberazione delle vertenze gia' accertate, ritiene ormai necessario denunciare pubblicamente, dopo averlo fatto inutilmente in modo costante e da tempo alla direzione generale, l'intollerabilita' di questo modo di gestire (perche' di gestione si tratta) la vertenzialita' aziendale. La vertenza individuale e' (o dovrebbe essere) noto che, per norma contrattuale, deve essere accertata entro cinque giorni dalla presentazione e discussa entro dieci giorni dall'accertamento. Cio' sembra, in questa azienda, con questo direttore generale, fantascienza, eppure e' una norma scritta del CCNL. Se il contratto non viene rispettato non e' certo colpa del fato... E', diversamente, a giudizio della FAILE, una precisa responsabilita' del nostro direttore generale ingegner Pierluigi Martini. E' o non e' l'ingegner Martini che ci ha propinato la "microstruttura" dopo averci somministrato la "macro"? La "macrostruttura", alla luce dei fatti, e' servita a raddoppiare i dirigenti partandone il numero ad 80, per la maggiro parte "dirigenti d'ordine", dirigenti per lo stipendio e d'ordine per le responsabilita'. La "macrostruttura" e' anche, peraltro, servita a disgregare l'unitarieta' aziendale ed a trasformare l'ACEA in dodici incontrollate aziende che mai comunicano fra di loro ed applicano, particolarmente al personale, trattamenti diversi e spesso in contrasto con il contratto e la legge. La "microstruttura", poi, per quanto e' stato sin qui fatto e soprattutto per la pervicace volonta' con la quale l'ingegner Martini ha voluto fornirci soltanto "numeretti", per di piu' sorpassati, e con la tenacia, degna di miglior causa, con la quale e' sfuggito, o sfugge ancora, ad un concreto, reale e leale confronto, e' stata utile, da un lato, moltiplicando le posizioni di "quadro" previste, a far aumentare le speranze (ad oggi, pero', solo le speranze) di molti, di troppi... che invece di produrre sono, ormai da oltre un anno almeno, alla ricerca dello sponsor giusto..., dall'altro ad aumentare la confusione, certamente voluta, nella gestione del personale. Questa riorganizzazione (si fa per dire) aziendale voluta dall'ingegner Martini ha, insomma, tra i tanti risultati negativi, incentivato una incontrollata, ed allo stato incontrollabile, mobilita' del personale che viene attivata al di fuori della normativa contrattuale ed esercitata per premiare clientelarmente qualcuno e per punire chi non ci sta. La mobilita' arbitraria di segno punitivo viene poi difesa, senza nemmeno che sia chiesto un parere preventivo ai colleghi avvocati del settore legale, dei quali peraltro si vuole l'estinzione, con avvocati esterni, forse di chiara fama, ma certamente di lauta parcella... tanto se si perde, e capita spesso, poco importa, le spese legali e le parcelle si pagano con i soldi dei cittadini romani! La mobilita' clientelare, invece, e' uno dei piu' utili strumenti per produrre vertenze per richieste di inquadramento di categoria superiore al fine di premiare coloro che sono ritenuti utili dal "partitodellacea". In cio' la "microstruttura" e' stata necessaria all'ingegner Martini perche' ha aumentato come non mai almeno una produzione: quella delle vertenze, a tal punto che dovremmo gioirne tutti perche', se il premio di produttivita' aziendale fosse pagato anche in base ad un indice di vertenzialita', potremmo aspettarci non lire 400.000 parametrate, come e' stato lo scorso maggio, ma forse lire 1.000.000 o piu'. Non sara' certamente l'ingegner Martini a cambiare, quindi, questo deprecabile stato di cose, anche perche' a lui le cose vanno bene cosi'... E' cosi', infatti, che, mentre era Vice direttore generale e nella Sua sfera di competenze c'era, tra l'altro, il Servizio trattamento acque reflue, una societa' privata, che ha gestito per conto dell'ACEA un depuratore, ha assunto, guarda caso, "scegliendo" tra centinaia di migliaia di diplomati disoccupati dell'area romana, proprio il figliolo dell'ingegner Martini che, poi, quasi in coincidenza della nomina del genitore a Direttore generale facente funzioni, e' diventato dipendente dell'ACEA, contestualmente al passaggio di quel depuratore in gestione diretta aziendale. Ma cio', che e' la fortuna di molti padri e l'aspirazione di molti altri, non e' bastato all'ineffabile ingegner Martini che, ormai Direttore generale facente funzioni, ha ritenuto, da buon padre, di lasciare che si determinassero le condizioni affinche' il figlio, ad appena quattro mesi dall'assunzione, potesse rivendicare con vertenza l'inquadramento in categoria A1, con il riconoscimento della stessa dal primo giorno di assunzione all'ACEA. Se all'ingegner Martini tale stato di cose, evidentemente, va bene cosi', a noi certamente non va bene, ed e' anche, crediamo, chiaro che siamo stanchi di mandare segnali gentili, che, forse per questo, non sono volutamente mai stati capiti... La FAILE, pertanto, intensifichera' la sua azione di denuncia e continuera' con ogni mezzo a battersi per sconfiggere quel sistema, imposto dal "partitodellacea", che ha reso moralmente invivibile l'ACEA. Non sappiamo se la Commissione amministratrice, sin qui virtualmente assente sulle tematiche del personale, sapra' interpretare l'anelito al cambiamento che ormai, non meno che nel resto d'Italia, e' sempre piu' forte anche in ACEA. La FAILE, ponendosi come pragmatica e reale forza per il cambiamento, nella convinzione che un sindacato trae la sua forza dal consenso che i lavoratori riescono ad esprimere e che tanto e' piu' forte l'adesione alla sua linea quanto prima si possono raggiungere gli obiettivi prefissati, invita i colleghi a sostenerla concretamente chiedendo di associarsi ad essa"; che, come denuncia la FAILE, il direttore generale dell'ACEA, ingegner Pierluigi Martini, con la delibera n. 1453 del 16 dicembre 1987, ha fatto assumere dall'Azienda ACEA il proprio figlio Claudio Martini, in II fascia livello B, quale dipendente di un impianto di depurazione della stessa azienda; che inoltre, risulta agli interroganti che l'ingegner Martini avrebbe fatto si' che il figlio chiedesse appena dopo quattro mesi dall'assunzione, con una vertenza, l'inquadramento nella categoria superiore A1; che ampia documentazione di quello che gli interroganti considerano un malcostume del direttore generale dell'ACEA e' stata fornita dal sindacato FAILE di cui e' segretario Paolo Sgro, capogruppo del MSI-DN alla V Circoscrizione -: quali iniziative si intendano assumere in relazione a questo che gli interroganti ritengono un grave malcostume. (4-02930)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02930 presentata da GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920703
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02930 presentata da GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920703
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
BUTTI ALESSIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
LA RUSSA IGNAZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)
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2014-05-14T19:41:20Z
4/02930
GASPARRI MAURIZIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)