"1"^^ . "20021011" . "4/02514" . . . "20020319-20021011" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02514 presentata da RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19/03/2002"^^ . "2015-04-28T23:26:16Z"^^ . "RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)" . _:B47876f7dd47d7e3d5e4eabf1f1582977 . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02514 presentata da RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19/03/2002" . "20020319" . "Camera dei Deputati" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02514 presentata da GIOVANNI RUSSO SPENA martedì 19 marzo 2002 nella seduta n. 118 RUSSO SPENA. - Al Ministro della giustizia, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il 30 novembre 1994, mentre navigava al largo delle coste somale, un incendio divampato nelle sale macchine, causò l'affondamento della motonave Achille Lauro (della flotta Starlauro, rilevata dall'armatore svizzero Gianluigi Aponte nel 1990), dove persero la vita quattro persone; l'incendio si sviluppò il 30 novembre 1994, ma l'agonia del transatlantico durò a lungo - per quarantotto ore - prima che il mare inghiottisse per sempre la nave; l'affondamento della Achille Lauro fu oggetto di indagini amministrative. Il 23 dicembre del 1996, la Commissione speciale di inchiesta voluta dal Ministero dei trasporti e della navigazione consegnò la propria relazione finale «La Commissione - si legge a pag. 24 - rappresenta che in sede d'indagine sommaria non è stato possibile individuare le cause dell'incendio al motore principale numero uno, né è stato possibile accertare con sicurezza la reale disponibilità dei mezzi di protezione attiva esistente a bordo»; oggi, a otto anni da quei fatti, al termine di lunghe indagini, la Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di tre persone - due ufficiali e un sottufficiale - accusati di incendio colposo e naufragio colposo; i tre compariranno davanti al giudice per le udienze preliminari, il 5 aprile 2002; gli imputati devono rispondere solo a titolo di colpa e non di dolo, ed esclusivamente in relazione all'incendio e al successivo naufragio del natante; il 15 marzo 2002, davanti allo stesso giudice era fissato l'incidente probatorio per l'affidamento di un incarico di perizia sulla documentazione acquista dagli inquirenti e relativa alle cause del naufragio; in una precedente interrogazione, la n. 4-00128 del 27 giugno 2001, l'interrogante sottolineava il fatto che nessun accertamento è stato compiuto sull'armatore svizzero Aponte che nessuna autorità ha mai interrogato, nonostante tre passeggeri abbiano perso la vita nel disastro ed uno sia risultato disperso -: se non ritengano di dover procedere ad ulteriori indagini amministrative, in seguito anche agli accertamenti compiuti dalla procura di Napoli, visto che la precedente Commissione speciale d'inchiesta non ha individuato le cause dell'incendio al motore numero uno, né ha accertato con sicurezza la reale disponibilità dei mezzi di protezione attiva esistente a bordo. (4-02514)" . . . . _:B47876f7dd47d7e3d5e4eabf1f1582977 "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata venerdì 11 ottobre 2002 nell'allegato B della seduta n. 203 all'Interrogazione 4-02514 presentata da RUSSO SPENA Risposta. - Si rappresenta che a seguito dell'affondamento della motonave Achille Lauro, avvenuto nel dicembre del 1994, mentre navigava nell'oceano Indiano alla volta del Sud Africa con a bordo 577 crocieristi appartenenti prevalentemente a paesi del Nord Europa, fu istituita, ai sensi dell'articolo 580 del codice della navigazione, una commissione d'inchiesta dal Ministro pro tempore. Subito dopo l'evento, la procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo per l'accertamento di eventuali connesse responsabilità. Occorre premettere che le commissioni di inchiesta previste dal codice della navigazione hanno natura, compiti e poteri strettamente amministrativi. Loro compito è una ricostruzione degli eventi e la individuazione delle possibili cause e responsabilità, al fine di migliorare il grado di sicurezza della navigazione, fornendo al ministro ed agli organismi competenti, nazionali ed internazionali, elementi tratti dalla esperienza concreta per direttive e norme idonee a scongiurare il possibile ripetersi dell'evento. Dall'esame della relazione finale redatta il 23 dicembre 1996 dalla suddetta commissione si rileva che la commissione medesima ha dichiarato di operare non prescindendo dagli accertamenti che erano già stati compiuti dalle competenti autorità consolari nel corso delle prime immediate indagini e di raccolta di elementi ed in particolare da quelli svolti dalla Commissione di inchiesta sommaria istituita presso la capitaneria di Porto di Napoli, compartimento di iscrizione della nave. Tali atti sono stati oggetto di verifica ed integrazione considerando che il metodo di indagine seguito dalla Commissione, nella impossibilità di riscontri obiettivi sul relitto e sui documenti di bordo inabissatisi nell'oceano, è stato quello di procedere ad una ricostruzione ed analisi degli scenari sulla base degli elementi disponibili, dei racconti e delle testimonianze; si è in particolare proceduto ad una ampia interpretazione dell'oggetto dell'inchiesta non limitandosi a mere valutazioni di tipo giuridico-formale. Di conseguenza, le investigazioni hanno analizzato non solo le circostanze e le modalità secondo le quali l'evento si è manifestato, ma anche le cause e gli effetti della propagazione dell'incendio, lo svolgimento delle operazioni di estinzione e quelle di salvataggio dei passeggeri e della nave. Come risulta dalla relazione, la Commissione ha, quindi, operato in condizioni tali da non poter pervenire all'accertamento di circostanze sulla base di elementi oggettivi di comprovata inoppugnabilità, ma ha provveduto, in omaggio ad un ovvio principio di completezza, alla ricostruzione dei fatti ritenuta la più attendibile alla luce delle risultanze e delle cognizioni tecniche, pur menzionando le diverse eventualità scaturite in sede di inchiesta. Per quanto sopra non si è ritenuto sussistere le condizioni per una riapertura dell'inchiesta amministrativa. Con riguardo al rinvio a giudizio di due ufficiali ed un sottufficiale della M/N «Achille Lauro», questa amministrazione ha provveduto ad inviare la relazione finale del 23 dicembre 1996 della Commissione di inchiesta formale alla procura di Napoli, ai sensi dell'articolo 1241 del codice della navigazione. Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti: Nino Sospiri." . _:B47876f7dd47d7e3d5e4eabf1f1582977 "20021011" . _:B47876f7dd47d7e3d5e4eabf1f1582977 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI" . _:B47876f7dd47d7e3d5e4eabf1f1582977 .