INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01936 presentata da BARBANTI SEBASTIANO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 24/09/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01936 presentato da BARBANTI Sebastiano testo di Martedì 24 settembre 2013, seduta n. 83 BARBANTI , TOFALO , DE LORENZIS , LOREFICE e SPESSOTTO . — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per gli affari europei . — Per sapere – premesso che: la regione Calabria tramite la stazione unica appaltante (S.U.A.) ha pubblicato una gara avente ad oggetto la progettazione esecutiva, realizzazione del «Sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza-Rende e Università della Calabria» e fornitura e messa in esercizio del relativo materiale rotabile (CIG: 501253176E); dopo una sospensione dei termini, con decreto del dipartimento dei lavori pubblici della regione Calabria del 12 agosto 2013, n.11726, sono state disposte modifiche e integrazioni al capitolato speciale di leasing e al disciplinare di gara, recepite dalla stazione unica appaltante con decreto del 27 agosto 2013, n.12095, unitamente al riavvio della procedura disposta il 28 agosto 2013 (data di invio del bando alla GUUE); il nuovo termine di scadenza per la presentazione delle offerte è dunque fissato per il 29 ottobre 2013, ore 12:00 (giusta nota del dipartimento dei lavori pubblici del 28 agosto 2013, n.273955); l'opera dovrà essere realizzata, oltre che su terreni pubblici, su terreni privati per i quali non sono state neppure avviate le procedure espropriative; l'importo a base della gara è di 160 milioni di euro, in gran parte derivante dall'utilizzo di fondi FESR sui quali il Ministero dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico ha l'obbligo di vigilare; gli stati membri, al fine di poter usufruire dei fondi di cui sopra, devono rispettare quanto previsto dal regolamento (CE) n.1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo al fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n.1783/1999: nell'espletamento di queste attività sono coinvolti vari organi facenti capo al Ministero dell'economia e delle finanze e dello sviluppo economico: il dipartimento per lo sviluppo economico (DPS – servizio fondi strutturali), l'ispettorato generale per i rapporti finanziari con l'Unione europea (IGRUE) della ragioneria generale ed altri ancora; occorrerebbe riesaminare l'effettiva sostenibilità economico-gestionale dell'opera, basandosi la sua fattibilità economica sulla previsione progettuale di 49.000 passeggeri al giorno, ovvero circa la metà dei cittadini cosentini e rendesi messi assieme, e se è vero che per altre città (Firenze, Venezia, Bergamo, Cagliari, Padova, e altre) l'utenza giornaliera si aggira fra il 2 e il 6 per cento della popolazione, è facile intuire con somma probabilità le conseguenze dannose di un errore previsionale di tale portata; dal punto di vista della sostenibilità urbanistico-ambientale, ripristinare i binari rimossi non molto tempo fa renderà il viale Parco una stretta e lunga aiuola spartitraffico, separata dal contesto circostante dalla barriera ferrata, producendo danni in termini di qualità ambientale e di vivibilità generale della città, si procederà in controtendenza rispetto a quella scelta urbanistica che voleva individuare nel Viale una funzione di ricucitura tra centro città e periferia, dov’è previsto uno sviluppo ed una riqualificazione urbanistica; per l'analoga esperienza di Messina, il sindaco Giuseppe Buzzanca ha dichiarato, lo scorso anno : «...Il tram è stato un fallimento, una scelta sbagliata. È inutile prendersi in giro, dobbiamo dire la verità. Una città è stata devastata, alcune zone hanno subito un danno notevole e non ci sono stati grandi vantaggi per il trasporto pubblico. Per non parlare dei costi: un bagno di sangue per le casse del Comune...», e ancora «...Al posto del tram ci sarebbe voluto il filobus che non avendo bisogno di rotaie non avrebbe intaccato la fisionomia delle strade...»; negli anni ’90, quando l'opera è stata pensata, a detta degli interroganti, aveva un senso ipotizzare una linea su rotaia, a trazione elettrica, visto che i mezzi su gomma funzionavano a gasolio (molto inquinante), mentre oggi il trasporto pubblico si orienta verso mezzi su gomma, a trazione elettrica o a metano, nella ricerca della massima flessibilità d'uso e di un veloce ritorno delle risorse impiegate; Cosenza ha già implementato un servizio di circolare veloce, aderente a questi principi, e basterebbe sperimentarlo sull'intera porzione di territorio dell'area urbana che dovrebbe essere servita dalla metropolitana leggera, per verificare i reali flussi di passeggeri giornalieri; nel bando modificato è previsto che l'offerente dovrà prevedere una ripartizione dei costi tra la programmazione 2007/2013 e la programmazione successiva, 2014-2020, come testualmente riportato: «...ai sensi del paragrafo 3.3 degli Orientamenti sulla chiusura della Programmazione 2007/2013 (Decisione CE n.1573 del 20 marzo 2013) e nel rispetto delle modalità che saranno indicate dall'amministrazione regionale, al fine di assicurarne il completamento con risorse del ciclo di programmazione comunitaria 2014/2020, nell'eventualità che, per cause non previste, non possa essere rispettato il crono-programma di realizzazione contemplato dall'appalto...»; la citata decisione CE n.1573 di cui al citato paragrafo 3.3 dispone testualmente: «...La Commissione può accogliere le richieste di suddivisione di grandi progetti su due periodi se sono soddisfatte le seguenti condizioni: il progetto prevede due fasi chiaramente identificabili per quanto riguarda i suoi obiettivi materiali e finanziari; la prima fase del grande progetto è pronta a essere utilizzata per lo scopo o la funzione precisati nella decisione della Commissione entro il termine di presentazione dei documenti di chiusura; la seconda fase del progetto è ammissibile al finanziamento dei fondi strutturali e/o del Fondo di coesione nell'ambito del periodo 2014-2020; la domanda di modifica di un grande progetto riduce la dotazione finanziaria nel periodo 2007-2013 (prima fase) mantenendo al contempo l'obiettivo generale originario da realizzare entro il periodo 2014-2020 e fa riferimento alla seconda fase del progetto...» la citata decisione CE n.1573 stabilisce di identificare con due fasi «chiaramente identificabili» gli obiettivi materiali e finanziari del progetto che, invece, a detta dell'interrogante, non sono in alcun modo identificati nel crono-programma del progetto; la procedura, avviata con grave ritardo dalla regione Calabria, potrebbe comportare il mancato rispetto di queste norme e potrebbe comportare il mancato riconoscimento delle spese sostenute, con conseguente disimpegno di fondi FESR e obbligo di restituzione da parte dell'Italia all'Unione europea–: se i Ministri interrogati siano conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intendano assumere ogni iniziativa di competenza volta a: a) verificare la legittimità del bando attraverso gli organi e le procedure di sorveglianza demandate agli stati membri dalle norme comunitarie (Regolamento (CE) n.1083/2006 del Consiglio, 11 luglio 2006; regolamento (CE) n.1828/2006 della Commissione; regolamento (CE) n.1080/2006 del Parlamento europeo); b) verificare il rispetto di tutte le norme statali e comunitarie, in tema di utilizzo dei fondi strutturali; c) verificare il rispetto della decisione CE n.1573 del 20 marzo 2013; se la modifica al «grande progetto» sia stata notificata alla Unione europea, se sia stata accolta ed, in caso affermativo, di quanto sia stata ridotta la dotazione finanziaria 2007/2013 ai sensi del citato paragrafo 3.3 della decisione CE 1573/213. (4-01936)
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20130924 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01936 presentata da BARBANTI SEBASTIANO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 24/09/2013 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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DE LORENZIS DIEGO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
LOREFICE MARIALUCIA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
SPESSOTTO ARIANNA (MOVIMENTO 5 STELLE) 
TOFALO ANGELO (MOVIMENTO 5 STELLE) 
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