INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01606 presentata da VICO LUDOVICO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20081112

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01606 presentata da LUDOVICO VICO mercoledi' 12 novembre 2008, seduta n.084 VICO, BELLANOVA, SERVODIO, LOSACCO, BOCCIA, RIA, GRASSI, MASTROMAURO, GINEFRA, BORDO, CONCIA e GAGLIONE. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: la legge 27 dicembre 2006, n. 296, (legge finanziaria per il 2007), ha disposto, all'articolo 1, comma 461, la dismissione delle partecipazioni non strategiche dell'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa (ex «Sviluppo Italia») e, per quanto riguarda le societa' regionali, ha previsto che la dismissione possa avvenire anche tramite la loro cessione alle regioni. La stessa disposizione ha fissato al 30 giugno 2008 il termine finale per il riordino delle partecipazioni della capogruppo; termine differito piu' volte, da ultimo al 31 dicembre 2008 (legge n. 31 del 2008 e legge n. 129 del 2008); il decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 (cosiddetto decreto milleproroghe), all'articolo 28, prevedeva che al fine di salvaguardare l'equilibrio economico e finanziario delle societa' regionali, le societa' regionali continuassero a svolgere le attivita' previste dai contratti di servizio con l'Agenzia nazionale in materia di autoimpiego e autoimprenditorialita' (di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000), vigenti all'atto del loro trasferimento alle regioni, fino al subentro di queste ultime nell'esercizio delle funzioni svolte dalla suddetta Agenzia in relazione a tali interventi; per garantire la continuita' nell'esercizio delle funzioni, l'articolo 28 disponeva, infine, che il Ministro dello sviluppo economico, con decreto di natura non regolamentare, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definisse le modalita', i termini e le procedure per il graduale subentro delle regioni nelle funzioni svolte in materia di autoimpiego e autoimprenditorialita', che dovra' completarsi entro il 31 dicembre 2010; ad oggi, il piano di riordino delle societa' regionali controllate dalla capogruppo e' in una fase di stallo, in attesa di un provvedimento che definisca il passaggio degli strumenti, delle funzioni e delle risorse alle regioni; il Presidente della Conferenza Stato-regioni e delle province autonome con lettera del 15 maggio 2008 indirizzata al Ministro dello sviluppo economico, onorevole Scajola, rilevava le difficolta' di diverse regioni a recepire le formulazioni del ministero relativamente agli aspetti di natura istituzionale e finanziaria criticando nel metodo e nel merito l'impianto proposto e invitando il Ministro a riavviare il confronto con le regioni al fine di individuare un chiaro percorso per mantenere in tutte le regioni del Mezzogiorno l'operativita' degli strumenti per l'autoimpiego e l'autoimprenditorialita'; nelle more del suddetto provvedimento, l'amministratore delegato di Invitalia (ex Sviluppo Italia) ha proceduto alla liquidazione di diverse societa' regionali (Sviluppo Italia Calabria, Sviluppo Italia Sardegna il 23 settembre 2008) operanti nel Mezzogiorno con la messa in mobilita' e successivo licenziamento di centinaia di lavoratori e con il venir meno di importanti strumenti per l'occupazione (come le forme di autoimpiego, previste dal decreto legislativo n. 185 del 2000) in quelle regioni; il processo di ristrutturazione della ex Sviluppo Italia oggi Invitalia, ha avuto ed ha ancora come unico obbiettivo la cancellazione delle strutture operanti nelle sedi regionali del mezzogiorno e la salvaguardia della struttura centrale, con compiti, funzioni e risorse che dovevano essere trasferiti alle regioni; va sottolineata la gravita' degli atti unilaterali posti in essere dalla societa' Invitalia (ex Sviluppo Italia) nei confronti della societa' regionale Sviluppo Italia Puglia, la quale si e' vista esautorata del processo di valutazione degli strumenti di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000 e, al contempo, continua a subire la riduzione del proprio organico nonostante gli ottimi risultati economico-finanziari conseguiti ed il contenimento degli organici perseguito in questi anni, organici che contano trentadue dipendenti su tre sedi (Bari, Taranto, Casarano) - oltre a ventidue contratti di lavoro interinale - che potrebbero continuare a gestire gli strumenti di politica attiva del lavoro e rappresentare un presidio efficace per le azioni di sviluppo poste in essere dal governo; la Regione Puglia, con lettera prot. n. 01/09406 del 23 ottobre 2008 inviata dalla presidenza della Regione Puglia all'amministratore delegato di Invitalia ha richiesto che l'organico della societa' Sviluppo Italia Puglia sia confermato in 65 unita' lavorative - con reintegro di ulteriori 8 lavoratori interinali - fino alla data del 31 dicembre 2008 nelle more della definizione del passaggio di proprieta' da Invitalia alla Regione Puglia; Invitalia, in risposta alla lettera summenzionata, ha invece confermato solo 22 lavoratori interinali limitandone la proroga alla data del 30 novembre 2008 e creando ulteriori disservizi alla societa' regionale e conseguentemente all'intero territorio della Regione Puglia; nella stessa Regione Puglia sono presenti due incubatori (Taranto e Casarano) piu' altri due in start-up a Bari e Manfredonia e che queste importanti infrastrutture per lo start-up imprenditoriale (cosiddetto incubatore d'impresa) per la quale sono state spese svariate decine di milioni di euro di soldi pubblici e che a tutt'oggi attendono importanti lavori di manutenzione straordinaria e di ripristino degli organici per essere messi compiutamente al servizio delle imprese e del territorio pugliese; al di la' della nuova configurazione giuridica di Sviluppo Italia diventata Invitalia, il mancato trasferimento di risorse alle regioni con gli strumenti previsti dal decreto legislativo 185 del 2000, titolo I e II (fondi per il lavoro autonomo e l'autoimprenditorialita') impedisce alle regioni di farsi carico dei problemi del personale, mediante anche collocazioni in enti, agenzie o societa' a partecipazione regionale (in Puglia tali risorse permetterebbero il salvataggio di 65 posti di lavoro, non presentando la struttura problemi registrati in altre regioni del mezzogiorno, ma permettendo di salvaguardare importanti e qualificate professionalita' e competenze) -: se sia al corrente dei fatti esposti in premessa e, in particolare, della gravita' degli atti unilaterali posti in essere dalla societa' Invitalia (ex Sviluppo Italia) nei confronti delle societa' regionali; quali provvedimenti intenda adottare al fine di garantire, anche per le regioni del Mezzogiorno, l'operativita' degli strumenti di politiche attive del lavoro, che oggi rischiano di scomparire in tali realta' territoriali. (4-01606)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOCCIA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BORDO MICHELE (PARTITO DEMOCRATICO) 
CONCIA ANNA PAOLA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GAGLIONE ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GINEFRA DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LOSACCO ALBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RIA LORENZO (PARTITO DEMOCRATICO) 
SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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