INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01302 presentata da ALVETI GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960625

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01302_13 an entity of type: aic

Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che: nel periodo dal 4 febbraio al 2 agosto 1991, l'organo di vigilanza della Banca d'Italia svolgeva una ispezione nei confronti dell'ICCREA (Istituto di credito delle Casse rurali ed artigiane), con sede in Roma, via Torino 146 (oggi scorporato nell'Iccrea spa - Istituto centrale delle Banche di credito cooperativo); il 29 ottobre 1991, la Banca d'Italia, sede di Roma-Ufficio di vigilanza, per il tramite del suo vice direttore dottor Biagio Celentano, rassegnava agli organi sociali (amministratori, sindaci) e alla direzione generale l'esito del rapporto ispettivo con apposita lettera prot. 54013, avente ad oggetto: "Situazione aziendale"; nella suddetta nota veniva, tra l'altro, precisato che occorreva "restituire piena funzionalita' agli organi aziendali, creando condizioni tali da realizzare unita' di indirizzo e di intento. A tal fine va considerata anche la possibilita' di individuare uno o piu' responsabili, in posizione chiave dotati di elevate capacita' manageriali in grado di assicurare una gestione coerente con la strategia delineata; andrebbe inoltre valutata l'adeguatezza dell'esecutivo a realizzare il suddetto piano di ristrutturazione"; gli esponenti aziendali fornivano risposte al rapporto ispettivo e alla sopra citata lettera; e' noto che, a seguito delle valutazioni dell'organo di vigilanza gli organi deliberanti del predetto Istituto assumevano le seguenti determinazioni: col direttore generale dottor Lorenzo Cappelli veniva risolto il rapporto di prestazione lavorativa in essere ed instaurato un contratto di consulenza per i rapporti con le banche internazionali, con sistemazione logistica presso la sede della Federazione italiana delle Casse rurali ed artigiane, sita in via Massimo d'Azeglio 33, Roma; al vice direttore generale dottor Michele Giardino veniva affidata la direzione del Censcoop e successivamente dell'Ircel (Istituto di ricerca del credito cooperativo e l'economia locale), con l'incarico di Segretario generale, ubicato nei locali della Federazione italiana delle Casse rurali ed artigiane, sita in Roma, via Massimo d'Azeglio 33. Il predetto rinunciava alla funzione operativa di vice direttore generale assorbita pro-tempore dal neo direttore generale, ragionier Alfredo Neri; per il vice direttore generale dottor Raffaele Fedele doveva essere trovata una nuova collocazione, secondo le indicazioni emerse nella discussione del consiglio di amministrazione (di cui gli interroganti hanno contezza); veniva infine stabilito di procedere alla nomina di due nuovi vice direttori generali, in sostituzione dei nominativi anzidetti; in data successiva veniva promos-so alla carica di vice direttore generale il direttore centrale ragionier Pasquale Danza; a tutt'oggi risulta che per l'ex direttore generale dottor Lorenzo Cappelli, e per l'ex vice direttore generale dottor Michele Giardino, le determinazioni consiliari hanno avuto corso. Non si comprende, invece, perche' per il vice direttore generale dottor Raffaele Fedele non sia stata trovata la nuova collocazione, e per quale ragione egli rivesta tuttora tale carica. Riguardo alle motivazioni per le quali la Banca d'Italia aveva auspicato il ricambio della direzione generale dell'Istituto, queste sono ben note alla stessa, risultano contenute nel rapporto interno riservato, che, a seguito della presente interrogazione, dovrebbe opportunamente essere reso palese al fine di comprendere sia le ragioni del richiesto rinnovamento del vertice aziendale, sia i motivi che hanno indotto gli organi deliberanti a non dar luogo per intero a tale sollecitazione; il dottor Raffaele Fedele e' socio da alcuni anni della Banca di credito cooperativo di Roma, in quanto ivi residente; nel corso del 1995, il dottor Raffaele Fedele diveniva contemporaneamente anche socio della Banca di credito cooperativo di Bellegra (RM), successivamente cooptato nel consiglio di amministrazione di questa e nell'aprile dello stesso anno, confermato consigliere dall'assemblea annuale dei soci. In data successiva il dottor Fausto Gaetani, presidente della Banca di credito cooperativo di Bellegra, rassegnava le dimissioni da consigliere di amministrazione della Federazione delle Casse rurali ed artigiane del Lazio, Umbria e Sardegna, (oggi Federazione delle Banche di credito cooperativo del Lazio, Umbria e Sardegna) con sede in Roma, e veniva sostituito nell'incarico dal predetto dottor Raffaele Fedele. Questi, successivamente al decesso del dottor Enzo Badioli, veniva nominato dal consiglio presidente della Federazione interregionale in questione. La nomina alla carica di Presidente veniva ratificata dall'assemblea dei soci in data 3 giugno 1995; nel corso del 1995, il dottor Raffaele Fedele diveniva anche socio della Cassa rurale ed artigiana di Paliano - Credito Cooperativo (FR) e successivamente, nell'aprile 1996, eletto nel consiglio di amministrazione in sede di assemblea per l'approvazione del bilancio di esercizio 1995. In relazione a quest'ultima partecipazione e nomina risulta che vi sia in corso una iniziativa di contestazione da parte di numerosi soci. Peraltro come riportato da Il Tempo del 28 e 30 maggio 1996, e da Il Messaggero del 29 maggio 1996, gli amministratori della Cassa risultano attualmente destinatari di avvisi di garanzia per falso in bilancio, riferiti all'esercizio 1994; in merito alla posizione di socio della Banca di credito cooperativo di Bellegra, nonche' di quella di Paliano, del dottor Raffaele Fedele, i soci di cui sopra nutrono forti dubbi, in quanto le due Banche di credito cooperativo operano, in parte, sullo stesso territorio (comuni di Olevano Romano e Roiate), cosicche' il fatto che l'esponente rivesta la duplice posizione di amministratore di entrambe (non dunque semplicemente di socio), puo' essere fonte, verosimilmente, di possibili conflitti di interesse. Inoltre e' possibile ravvisare una illegittima commistione di cariche nel fatto che il predetto esponente rivesta contemporaneamente le cariche di vice direttore generale dell'Istituto, Presidente della Federazione interregionale delle Banche di credito cooperativo del Lazio, Umbria e Sardegna e consigliere di amministrazione delle Banche di credito cooperativo anzi citate, cariche per le quali puo' trovarsi in posizione antitetica nell'erogazione del credito; ancora, relativamente all'assunzione della qualita' di socio nella Cassa rurale e artigiana di Paliano, emergono forti perplessita' quando si consideri che, ai sensi dell'articolo 34 del decreto legislativo n. 385 del 1993 (Testo unico), per rivestire tale qualita' e' richiesto il requisito dell'"operare" e non invece il semplice "possedere" nel territorio di competenza della banca una proprieta' immobiliare. A tal riguardo, si puo' confrontare uno specifico quesito sull'argomento rivolto dalla Federazione italiana delle Casse rurali ed artigiane alla Banca d'Italia, riportato alle pagg. 124 e 125 del "Codice commentato delle Banche di Credito cooperativo", curato dal professor Castiello, che conforta quanto dianzi asserito. In tal senso si esprime anche il professor Capriglione nel "Commentario al testo unico", in sede di commento all'articolo 34, comma II, alla pag. 191. Non e' pensabile che il possesso di una proprieta' sia presupposto sufficiente per divenire socio di una Banca di credito cooperativo, occorrendo l'operativita' prevista dall'articolo 35 che, di conseguenza, recita: "Le banche di credito cooperativo esercitano il credito prevalentemente ai soci", realizzando in tal modo il principio della mutualita'. Non risulta nel caso in esame, che il dottor Raffaele Fedele abbia i requisiti richiesti dal testo unico per assumere le partecipazioni nella Banca di credito cooperativo di Paliano e, probabilmente, neppure in quella di Bellegra -: se non ritenga opportuno verificare urgentemente, sia per il rispetto del dettato legislativo sia per ragioni di necessaria trasparenza - nella considerazione che l'eventuale posizione anomala del predetto dirigente, per le motivazioni su esposte, potrebbe in tutta evidenza offuscare, se non addirittura ledere, l'immagine delle trentotto banche di credito cooperativo operanti nel Lazio, Umbria e Sardegna, aventi 130 sportelli ed una raccolta diretta ed indiretta di oltre 6500 miliardi ed impieghi per 2354 miliardi - le ragioni che avevano condotto l'organo di vigilanza della Banca d'Italia a suggerire "di individuare uno o piu' responsabili, in posizioni chiave, dotati di elevate capacita' manageriali, in grado di assicurare una gestione coerente con le strategie delineate; se la posizione del dottor Raffaele Fedele rientri nelle indicazioni sopra citate della Banca d'Italia, relativamente alle "elevate capacita' manageriali"; i motivi che abbiano indotto il consiglio di amministrazione dell'Iccrea ad interrompere il rapporto di lavoro subordinato col dottor Lorenzo Cappelli (gia' direttore generale), a distaccare il dottor Michele Giardino sollevandolo dalla carica di vice direttore generale e, tuttavia, alla mancata soluzione della vicenda nei confronti del dottor Raffaele Fedele, il quale, infatti, ricopre tuttora la carica di vice direttore generale dell'Iccrea spa, con le responsabilita' e i poteri che essa comporta; se la posizione di socio e, conseguentemente, di amministratore del dottor Raffaele Fedele presso le Banche di credito cooperativo di Bellegra (RM) e di Paliano (FR) sia o meno in aperta violazione degli statuti sociali di dette aziende e del testo unico e, nel caso, le ragioni che hanno indotto il predetto esponente all'assunzione di tali molteplici partecipazioni. (4-01302)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01302 presentata da ALVETI GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) in data 19960625 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
ABATERUSSO ERNESTO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
LEONI CARLO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
SERAFINI ANNA MARIA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 
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4/01302 
ALVETI GIUSEPPE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO) 

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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
19980113 

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