"Camera dei Deputati" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01230 presentata da FRANCO CECCUZZI martedì 10 ottobre 2006 nella seduta n.050 CECCUZZI. - AI Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: l'attuale caserma del Comando dei Vigili del Fuoco di Siena, ubicata in Siena, viale Cavour 163, costruita negli anni '50 e mai sottoposta ad opere di ristrutturazione, eccezion fatta per il rifacimento delle facciate eseguito negli anni 88/89, presenta oggi notevoli gravi carenze e disfunzioni che ne rendono sempre più disagevole la completa fruibilità per lo svolgimento di un servizio pubblico così essenziale per la comunità; tali problematiche - quali gli spazi esterni inadeguati per gli automezzi, impianti di areazione ed elettrici non a norma - oltre che ripercuotersi negativamente sul servizio rendono sempre più difficoltoso il lavoro dei Vigili del fuoco di Siena, già aggravato dalle carenze di organico che si riscontrano da ormai molti anni; la scelta, quanto mai opportuna e necessaria, di dotare di una nuova sede il Corpo dei Vigili del fuoco di Siena ha evidentemente escluso la possibilità di investire nella ristrutturazione dell'attuale sede di viale Cavour, di proprietà dell'amministrazione provinciale di Siena; i lavori di costruzione della nuova sede, in località Ruffolo, si protraggono da ormai quasi un decennio; nel 1997 viene redatto il progetto esecutivo, a cura dell'Area sedi di servizio della Direzione generale dei servizi antincendi dei Ministero dell'interno, e predisposto l'atto d'intesa con il provveditorato alle opere pubbliche (OO.PP.) della Toscana per l'affidamento della gestione dell'appalto, come stazione appaltante; nel 1998 il provveditorato alle OO.PP. della Toscana aggiudica l'appalto alla ditta appaltatrice; nel 1999 con contratto n. 5834 del 31 maggio, viene consegnata all'impresa l'area per la costruzione dell'immobile con i primi 700 giorni di tempo per l'ultimazione; dal 1999 al 2004, con ben tre perizie di variante, l'impresa ottiene ulteriori proroghe di 180+250+300 giorni, per un totale di 1.430 giorni lavorativi, oltre alle conseguenti sospensioni relative alla redazione delle perizie di variante; nel 2005 già risulta evidente che i lavori procedono a rilento; durante numerosi sopralluoghi effettuati dal Comando dei Vigili del fuoco di Siena si riscontra la presenza di pochissimi operai. A questo proposito l'impresa adduce motivazioni legate al mancato pagamento degli stati di avanzamento. A fine anno, il Ministero dell'interno liquida alcune fatture relative a tali stati di avanzamento; nel 2006, nonostante i pagamenti effettuati, il cantiere, praticamente chiuso, non riprende più l'attività lavorativa; il 27 settembre 2006 il Comitato tecnico amministrativo delle OO.PP. decide di rescindere il contratto in danno all'impresa -: quali siano le iniziative che intende assumere il Ministero, in considerazione dell'estrema urgenza con la quale si richiede una nuova sede per il Corpo dei Vigili del fuoco di Siena, per istruire una nuova gara di appalto nei tempi più rapidi possibili; se non intenda, qualora la conclusione dei lavori della nuova caserma si dovessero prevedere in tempi lunghi, sostenere la ristrutturazione essenziale della attuale sede della caserma al fine di assicurare una permanenza transitoria, ma non breve, meno precaria per i Vigili del fuoco di Siena.(4-01230)" . "20061010-20070122" . "20061010" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "CECCUZZI FRANCO (L' ULIVO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01230 presentata da CECCUZZI FRANCO (L' ULIVO) in data 10/10/2006"^^ . "20070122" . _:B8d00d5c4a2aa59b39431f5fd3d2d4cd0 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01230 presentata da CECCUZZI FRANCO (L' ULIVO) in data 10/10/2006" . "1"^^ . . . . . "2015-04-28T21:59:45Z"^^ . . "4/01230" . _:B8d00d5c4a2aa59b39431f5fd3d2d4cd0 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 22 gennaio 2007 nell'allegato B della seduta n. 095 All'Interrogazione 4-01230\n presentata da CECCUZZI Risposta. - In riferimento alle problematiche evidenziate nell'atto ispettivo in esame, sono stati acquisiti elementi conoscitivi dal Provveditorato alle opere pubbliche della Toscana che ha ritenuto opportuno ripercorrere le fasi salienti della procedura di affidamento e del successivo sviluppo dei lavori medesimi di costruzione del nuovo comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Siena. La progettazione esecutiva dei lavori di costruzione del suddetto comando provinciale dei Vigili del Fuoco fu affidata, previa gara ad evidenza pubblica, a libero professionista. II Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere pubbliche della Toscana, con voto reso nell'adunanza del l'11 novembre 1997 espresse parere favorevole all'approvazione del progetto per un totale complessivo, come da quadro economico, di lire 10.000.000.000. La conformità urbanistica dell'opera fu acclarata mediante attivazione delle procedure di intesa, ai sensi dell'articolo 81 del decreto del Presidente della Repubblica n. 616 del 1977. Il procedimento si è concluso con apposita conferenza di servizi a cui hanno partecipato tutte le amministrazioni interessate e fra queste anche la Provincia ed il Comune di Siena. In sede di conferenza è stato ampiamente discusso sulla necessità di adeguare la nuova viabilità esterna alla caserma per assicurare una agevole uscita dei mezzi di soccorso. I lavori, a seguito di asta pubblica esperita il giorno 1 o dicembre 1998, furono affidati all'impresa Iole Immobiliare S.r.l. di Napoli, per l'importo di lire 6.669.927.000=, al netto del ribasso offerto pari al 16,72 per cento. Con successivo decreto n. 9870 del 2 novembre 1999, fu approvato e reso esecutorio il contratto n. 5834 di rep., stipulato con l'impresa aggiudicataria, e fu disposto l'impegno della complessiva somma di lire 8.525.920.000=, di cui lire 6.669.927.000 per lavori. I lavori sono stati consegnati con verbale in data 15 settembre 1999 e la loro ultimazione, tenendo conto del tempo utile per l'esecuzione degli stessi stabilito in giorni 700 con l'articolo 75 del C.S.A., sarebbe dovuta avvenire entro il 15 agosto 2001. Durante l'esecuzione dei lavori l'Impresa aveva chiesto, con nota n. SIE01/031103 del 3 novembre 2003 una proroga di 10 mesi al temine di ultimazione dei lavori, concessa con voto del C.T.A. n. 59/2003 reso nella adunanza del 23 febbraio 2004. Ulteriori richieste di proroghe, di 277 e 523 giorni, con note rispettivamente n. SIE 01/100505 del 10 maggio 2005 e n. SIE01/090306 del 9 marzo 2006 sono state respinte dal C.T.A. rispettivamente con voto n. 79/2005 del 19 ottobre 2005 e n. 141/06 del 26 luglio 2006. Tenuto conto del tempo contrattuale assentito di 700 giorni, del differimento della scadenza con gli atti di sottomissione di 530 giorni, della proroga concessa per 10 mesi (pari a 305 giorni) nonché dei periodi di sospensione per complessivi 566 giorni, i lavori dovevano essere ultimati definitivamente entro il giorno 17 giugno 2005. Ad oggi sono trascorsi ulteriori 512 giorni dalla data di ultimazione definitiva senza che l'impresa si sia attivata concretamente per il recupero del ritardo accumulato nell'esecuzione dei lavori. Per la definizione in via transattiva delle controversie sorte in corso d'opera, ai sensi dell'articolo 31- bis della legge n. 109 del 1994, è stato peraltro sottoscritto un accordo bonario formalizzato con atto di transazione n. 68/9 di Rep. in data 13 dicembre 2005. L'Amministrazione, nell'intero arco della gestione dei lavori, ha sempre perseguito l'obiettivo della realizzazione del complesso edilizio concedendo il congruo tempo per consentire l'ultimazione delle lavorazioni. Di contro l'impresa non si è mai attivata concretamente nell'attività lavorativa determinando un consistente ritardo, sia rispetto al programma delle lavorazioni sia alla predetta data ultima di scadenza definitiva contrattuale. Peraltro, anche nel periodo di tempo decorrente dalla data di scadenza dei lavori ad oggi, l'impresa non ha mai manifestato alcuna volontà di proseguire le lavorazioni stante lo stato di abbandono del cantiere. A fronte della situazione venutasi a determinare, che evidenzia «grave colpa dell'impresa», il Responsabile del Procedimento ha proposto la risoluzione del rapporto contrattuale in danno dell'impresa inadempiente. Il Comitato tecnico amministrativo istituito presso il Provveditorato alle opere pubbliche della Toscana, con voto n. 148/06, ha già espresso nell'adunanza del 29 settembre 2006 il parere che debba procedersi alla risoluzione del rapporto contrattuale con l'impresa Iole Immobiliare S.r.l. di Napoli esecutrice dei lavori di che trattasi per grave inadempienza. L'Amministrazione dovrà conseguentemente effettuare una accurata ricognizione delle lavorazioni eseguite e data la presenza di impianti speciali, nella redazione dello «Stato di consistenza», sarà necessario avvalersi di adeguate professionalità specialistiche in materia, ove la direzione dei lavori ed il Responsabile del procedimento lo richiedano. Si renderà altresì necessario stabilire il valore e l'utilizzabilità dei macchinari presenti in cantiere ma non installati anche in relazione all'impiego ed alla collaudabilità degli stessi oltre i termini di garanzia fissati dal costruttore per il singolo macchinario. Il Responsabile del procedimento dovrà inoltre acquisire, da parte dei Vigili del Fuoco, la quantificazione di eventuali danni o maggiori oneri conseguiti alla mancata utilizzazione dell'edificio nei tempi stabiliti. Al finanziamento dei lavori a danno dell'impresa potranno comunque concorrere le escussioni delle polizze fidejussorie e le penali comminate detratte dal conto finale dei lavori. In base a quanto sopra esposto, tenuto conto della necessità di procedere alla redazione dello stato di consistenza delle opere ad oggi eseguite e di acquisire la predetta valutazione di ulteriori danni da parte dell'Amministrazione usuaria, il Provveditorato alle opere pubbliche della Toscana ritiene che i tempi per procedere ad un nuovo affidamento siano stimabili in novanta giorni e, quindi, può ragionevolmente prevedersi l'ultimazione della procedura di affidamento entro i primi mesi del corrente anno. In merito all'opportunità di procedere alla ristrutturazione essenziale dell'attuale sede della caserma per una permanenza dell'Amministrazione usuaria meno precaria, seppur transitoria, atteso il dilatarsi dei tempi per un nuovo affidamento, si fa presente che l'edificio che ospita attualmente i Vigili del Fuoco di Siena non è immobile demaniale per cui occorrerebbe verificare la competenza della citata Amministrazione ad eseguire, eventualmente, le opere necessarie. Il Ministro delle infrastrutture: Antonio Di Pietro." . _:B8d00d5c4a2aa59b39431f5fd3d2d4cd0 "20070122" . _:B8d00d5c4a2aa59b39431f5fd3d2d4cd0 "MINISTRO INFRASTRUTTURE" . _:B8d00d5c4a2aa59b39431f5fd3d2d4cd0 .