@base . @prefix ocd: . @prefix rso: . @prefix npg: . @prefix metalex: . @prefix bibleontology: . @prefix prism21: . @prefix bbc: . @prefix time: . @prefix rdf: . @prefix skos-xl: . @prefix eac-cpf: . @prefix dc: . @prefix shoah: . @prefix dbpedia-owl: . @prefix geo: . @prefix foaf: . @prefix yago: . @prefix ods: . @prefix gn: . @prefix bio: . @prefix ibc: . @prefix owl: . @prefix po: . @prefix cc: . @prefix bmuseum: . @prefix dwc: . @prefix muninn: . @prefix conf: . @prefix geonames: . @prefix org: . @prefix meta: . @prefix dcterms: . @prefix rdfs: . @prefix crm120111: . @prefix schema-org: . @prefix dbpedia: . @prefix crm: . @prefix dbpprop: . @prefix oad: . @prefix cdoc: . @prefix lgdo: . @prefix prov: . @prefix frbr: . @prefix void: . @prefix units: . @prefix aemetonto: . @prefix bibo: . @prefix xsd: . @prefix gml: . @prefix claros: . @prefix skos: . a ocd:aic ; rdfs:label "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01134 presentata da SIMEONE ALBERTO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940602"^^xsd:string ; ocd:concluso 0 ; ocd:destinatario , ; ocd:primo_firmatario ; ocd:rif_leg ; ods:modified "2014-05-14T19:19:08Z"^^xsd:dateTime ; dc:creator "SIMEONE ALBERTO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO)" ; dc:date "19940602-" ; dc:description "Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: il Consiglio dei ministri ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore in provincia di Benevento per infiltrazioni della malavita organizzata; tale notizia riportata dall'Ansa e' rimbalzata domenica 22 maggio 1994 sulla stampa nazionale e sui quotidiani locali suscitando nella comunita' di San Lorenzo Maggiore stupore, meraviglia ed amarezza per una decisione considerata ingiustificata e non rispondente alla realta' dei fatti; l'attuale amministrazione guidata dal dottor Emmanuele De Libero che capeggiava una lista civica e' stata eletta nel giugno del 1993 battendo la lista della DC guidata dall'ex sindaco Iannotti Giuseppe con uno scarto di oltre 200 voti su un corpo elettorale di 1500 elettori, risulta in carica da soli 10 mesi mentre la precedente amministrazione a guida democristiana ha portato il comune di San Lorenzo al dissesto finanziario con oltre 3 miliardi di debito; sempre la precedente amministrazione era risultata implicata in vicende poco chiare che avevano provocato nella passata legislatura una precisa interrogazione parlamentare dell'onorevole Carmine Nardone, Beneventano, del PDS, con richiesta di scioglimento; l'ex sindaco Giuseppe Iannotti, democristiano, risulta rinviato a giudizio con processo fissato al 19 gennaio 1995 insieme al titolare della ditta LAMA e a due impiegati del comune di San Lorenzo Maggiore; il suddetto rinvio a giudizio vede per oggetto un giro di assegni intercorso fra la ditta LAMA di Pasquale Massaro nato a Nola il 15 gennaio 1944 e residente a San Lorenzo Maggiore, gia' noto per collegamenti con organizzazioni malavitose del napoletano e del casertano, e lo stesso sindaco Giuseppe Iannotti, imputato insieme a due dipendenti per essere stato presidente il primo, testimoni i secondi in ben cinque gare di appalto tutte vinte dalla LAMA costruzioni; sempre lo stesso ex sindaco Iannotti Giuseppe e' stato processato in primo e secondo grado per voto di scambio, assolto, ma con ricorso del P.M. in Cassazione; era stato ripetutamente richiesto sin dal 1991 che si prendessero provvedimenti cautelativi da parte del Ministro dell'interno nei confronti del suddetto Iannotti Giuseppe e dell'amministrazione da lui presieduta; sempre lo stesso Iannotti Giuseppe ha avuto la moglie assunta nel periodo in cui era sindaco di San Lorenzo presso la USL n. 7 in un concorso che e' stato ritenuto pilotato e per il quale la stampa locale (vedi quindicinale Segnali) ha pubblicato dati e tabelle punteggi dimostrando le illegalita' compiute senza ricevere alcuna querela; invece l'amministrazione retta da De Libero Emmanuele fino ad oggi ha esperito solo tre gare di appalto, di lire 74 milioni, 220 milioni 143 milioni e le suddette gare sono state aggiudicate la prima alla ditta Lopez da Pontelandolfo, la seconda alla ditta Petrella da Guardia S. la terza alla ditta Basile da Casalduni; durante la precedente amministrazione retta da Iannotti Giuseppe la solita ditta LAMA si era aggiudicata ben 12 gare di appalto per un valore complessivo di circa 3 miliardi e sempre la stessa ditta e' inserita nel dissesto finanziario del Comune per lavori affidati senza regolare gara d'appalto per l'importo di 240 milioni; al contrario durante la precedente amministrazione si era affacciata in San Lorenzo la ditta Iovine di Casal di Principe e dintorni, vincitrice di una gara d'appalto per un importo di 400 milioni, nota per collegamenti camorristici e legata alla ditta LAMA; l'attuale amministrazione retta da Emmanuele De Libero ha fatto eseguire lavori di somma urgenza a ditte locali per piccolissimi importi (da un milione a 3 milioni) che complessivamente non raggiungono i 20 milioni e fra questi lavori vi sono anche lavori pubblici sull'acquedotto rurale di lieve entita' affidati alla ditta Conti Umberto; tale ditta Conti Umberto appartiene ad una famiglia che viene ritenuta dalle autorita' inquirenti appartenente alla malativa organizzata, pur essendo originaria di San Lorenzo Maggiore e da ritenere piu' opportunamente espressione della criminalita' locale non essendo noti i collegamenti di carattere camorristico; si e' parlato di minacce avanzate da questa famiglia Conti durante lo svolgimento della campagna elettorale del 1993, ma l'opinione pubblica locale respinge tali affermazioni sapendo bene che la suddetta famiglia era stata da sempre legata alla passata amministrazione e che soltanto per una rottura con la nota ditta LAMA nella ultima competizione si era schierata dalla parte della nuova amministrazione, risultando peraltro non determinante e ininfluente visto lo svolgimento regolare e pacifico della campagna elettorale, e lo stesso risultato con oltre 200 voti di scarto toglie ogni dubbio; l'accesso ai documenti del comune da parte della Prefettura di Benevento, ha portato al ritiro e controllo di documenti e di atti che non giustificano il sospetto di infiltrazioni malavitose e che al di la' dei lavori di somma urgenza e delle tre gare di appalto regolarmente svolte, al di la' dello sforzo per mettere ordine in un comune disastrato e dissestato, riguardavano e riguardano tutti i procedimenti amministrativi legati alla passata amministrazione fra cui logicamente anche quelli riguardanti la ditta LAMA, che dall'attuale amministrazione si e' vista annullare la gara di appalto della discarica comunale per procedimento illegittimo e svolta durante la precedente amministrazione -: se il Governo non intenda far conoscere, in relazione alla procedura finalizzata allo scioglimento del consiglio comunale, chi ha presentato denuncia contro gli attuali amministratori e sulla base di quali indizi; chi ha svolto le indagini investigative e su richiesta di quale autorita'; quali persone sono state ascoltate come testi e se e' stato verificato se le suddette persone avessero motivi di risentimento contro la nuova amministrazione; se gli atti amministrativi controllati dopo il decreto di accesso sono stati catalogati per periodi, sono stati sottoposti a riscontro e a verifica rapportati alla realta' e dimensione del paese, ai tempi di emanazione e di esecuzione; se la presenza di rapporto di lavoro, peraltro di lievissima entita', da parte del comune con una ditta considerata appartenente alla criminalita' organizzata e' stata sottoposta a riscontro incrociato per individuare effettive azioni di influenza malavitosa nei confronti dell'amministrazione diretta da Emmanuele De Libero; se sono stati ascoltati testi che appartenessero ad altre istituzioni in rapporto con il comune, o testi appartenenti alla societa' civile per sottoporre a verifica le affermazioni dei testi ascoltati; se e' stato poi alla fine operato un doveroso riscontro generale a tutti i livelli prima di procedere alla emissione di un provvedimento definito cautelativo, ma che appare invece punitivo repressivo e ingiustificato; se la Prefettura di Benevento ha inoltrato la documentazione corredata da opportune relazioni frutto di indagini specifiche o si e' basata solo su note informative generiche e su documenti utilizzati come pezze di appoggio delle suddette note; se e' a conoscenza della realta' socio-economica del piccolo centro e se e' a conoscenza anche che la comunita' locale e' pronta a protestare pubblicamente contro tale decisione, mentre in paesi limitrofi stanno nascendo comitati di solidarieta' nei confronti degli attuali amministratori di San Lorenzo; se e' a conoscenza delle voci che circolano nella provincia e che parlano chiaramente di azione punitiva voluta nei confronti dei suddetti amministratori; se non ritiene al punto in cui stanno le cose piu' opportuno sospendere il provvedimento di scioglimento del Consiglio e provvedere a nuove indagini da non far svolgere a investigatori della provincia in modo da giungere ad un risultato di chiarezza per ristabilire la dignita' dello Stato, che non puo' prestarsi ad azioni pilotate di qualunque tipo e subite per mancata conoscenza dei fatti e per dimostrare che la garanzia del diritto esiste per tutti, specie in una provincia che da sempre ha subi'to lo strapotere del ceto politico democristiano corrotto e delle istituzioni ad esso collegate e da esso condizionate; se non ritiene di procedere in provincia di Benevento ad una vera indagine sullo stato di salute di alcune amministrazioni locali, perche' e' sorprendente lo scioglimento del Consiglio comunale di San Lorenzo Maggiore, mentre dalla prefettura di Benevento nulla si muove per i comuni di Telese, di Sant'Agata dei Goti e Baselice, dove esistono situazioni evidenti di illegalita' che hanno gia' visto l'intervento della magistratura; se non appare al signor ministro dell'interno perlomeno strano che dopo un decreto di accesso agli atti del comune fatto a marzo, durante la campagna elettorale, nella quale il sindaco di San Lorenzo e' stato assolutamente disimpegnato, e dopo appena un mese e' subito pronta la richiesta dello scioglimento del Consiglio di un'amministrazione che aveva dato il via alla propria gestione da pochi mesi, mentre nel 1991-1992 e nel primo semestre del 1993, nonostante interrogazioni parlamentari e varie denunce la prefettura non avviava nessun provvedimento di accesso ne' si preoccupava di infiltrazioni malavitose, che stando invece al parere della magistratura e della stessa opinione pubblica erano ben evidenti specie per i collegamenti fra la ditta LAMA, la ditta Iovine e l'ex sindaco Iannotti del comune di San Lorenzo Maggiore; se tutto questo infine non e' un modo strano di procedere al controllo sulle attivita' degli enti locali, che consente di fatto proprio alla vera criminalita' di restare impunita, mentre scoraggia definitivamente le persone valide della societa' civile da ogni approccio con la politica locale e amministrativa; se, infine, non ritiene opportuno che sulla vicenda di San Lorenzo Maggiore si facciano gli opportuni controlli per i quali l'interrogante e' disponibile ad offrire ulteriori informazioni utili per chiarire definitivamente la vicenda e per impedire che in provincia di Benevento si dica apertamente che niente e' cambiato visto che a comandare sono sempre gli stessi che anche ieri facevano e disfacevano. (4-01134)" ; dc:identifier "4/01134" ; dc:relation ; dc:title "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01134 presentata da SIMEONE ALBERTO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940602" ; dc:type "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" ; dcterms:isReferencedBy .