INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00325 presentata da MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 29/04/2013

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00325 presentato da MADIA Maria Anna testo di Lunedì 29 aprile 2013, seduta n. 10 MADIA . — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che: con l'articolo 28, comma 1, del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito con modificazioni dalla legge del 6 agosto 2008, n.133 si istituisce l'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA); con il decreto ministeriale 214 del 23 luglio 2008 del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è proceduto alla nomina del commissario, prefetto Vincenzo Grimaldi, alla nomina del dottor Stefano Laporta e dell'ingegner Emilio Santori, quali sub commissari; il decreto ministeriale 123 del 21 maggio 2010 del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare reca norme concernenti la fusione dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT), dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica (INFS) e dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e termologica applicata al mare (ICRAM) in un unico istituto; con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 5 ottobre 2010, registrato dal Ministero dell'economia e delle finanze – ragioneria generale dello Stato – Ufficio centrale di bilancio, in data 7 ottobre 2010, al n.327, il professor Bernardo De Bernardinis è stato nominato Presidente dell'ISPRA; con il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare del 5 agosto 2010 è stato nominato il consiglio di amministrazione dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale; la delibera n.1 del 18 ottobre 2010 il Consiglio di Amministrazione stesso si è insediato; la delibera n.2 del 18 ottobre 2010 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dottor Stefano Laporta direttore generale dell'ISPRA; il decreto-legge del 6 luglio 2012, n.95 convertito in legge il 7 agosto 2012, n.135 cosiddetto spending review prevede tra l'altro tagli alla spesa pubblica anche attraverso la riduzione del numero dei componenti dei Consigli di Amministrazioni e il taglio del contributo ordinario dell'ISPRA pari a 1.454.510,00 euro per il 2012 e 3.878.692,00 nel 2013 e 3.878.692,00 nel 2014; il testo del decreto-legge 18 ottobre 2012, n.179 (pubblicato nel supplemento ordinario n.194/L alla Gazzetta Ufficiale 19 ottobre 2012, n.245), coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2012, n.221, all'articolo 36, 10- bis autorizza l'ISPRA ad utilizzare i fondi dell'articolo 1, comma 50, della legge n.308 del 2004 per spese di funzionamento; l'articolo 17 comma 35- octies del decreto-legge 1 o luglio 2009, n.78, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2009, n.102, disciplina la composizione e la nomina del collegio dei revisori dei conti dell'ISPRA; il decreto ministeriale 123 del 5 agosto 2010 prevede che si compito del Consiglio di Amministrazione deliberare lo statuto dell'ISPRA e che la prima traccia formale di una discussione sullo statuto da parte del Consiglio di Amministrazione appare solo con il comunicato 337 del 31 maggio 2012 del direttore generale Stefano Laporta a seguito della 12 a riunione del 24 maggio 2012 del Consiglio di Amministrazione stesso, e che sempre il Consiglio di Amministrazione ha approvato la versione definitiva dello statuto solo nella 15 a seduta tenutasi il 19 dicembre 2012, ad oltre due anni dal suo insediamento; con la legge 17 dicembre 2012, n.221 l'ISPRA veniva autorizzata ad utilizzare i fondi residui dell'ex ICRAM per spese di funzionamento (circa 14 milioni di euro); tali fondi risultavano assolutamente indispensabili al perseguimento delle attività istituzionali dell'Istituto visto il taglio imposto dalla legge di spending review e il Consiglio di Amministrazione dell'ISPRA autorizzava la variazione di bilancio solo nella sua 20 a seduta svoltasi il 4 aprile 2013 ovvero tre mesi dopo l'autorizzazione di legge–: a che punto sia l’ iter procedurale per l'approvazione definitiva dello statuto dell'ISPRA; se non ritenga che l'operato del Consiglio di Amministrazione dell'ISPRA abbia danneggiato in termini di ricadute economiche e di immagine dell'Istituto stesso: a) per aver impiegato oltre due anni per deliberare lo statuto; b) per aver prorogato di oltre tre mesi la grave sofferenza economica imposta all'Istituto dalla spending review ; c) per non aver deliberato in oltre due anni il piano triennale delle attività; se corrisponda al vero che l'attività del dirigente I fascia del Mattm dottor Nicola Storto collocato fuori ruolo e nominato componente del collegio dei revisori dei conti dell'ISPRA sia quella appunto di revisore dei conti dell'ISPRA carica per la quale è prevista una retribuzione che può arrivare a 201.634,61 euro l'anno oltre l'eventuale retribuzione individuale di anzianità; se, infine, non ritenga doveroso, ispirandosi alle norme di contenimento della spesa in tema di riduzione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, sciogliere l'attuale Consiglio di Amministrazione e procedere a nuove nomine. (4-00325)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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