INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01914 presentata da FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111025

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic3_01914_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01914 presentata da EMANUELE FIANO martedi' 25 ottobre 2011, seduta n.541 FIANO, VILLECCO CALIPARI, MARAN, AMICI, QUARTIANI, GIACHETTI, MINNITI, META, TOUADI, NACCARATO, GARAVINI, ANDREA ORLANDO, SAMPERI, BELLANOVA, MADIA, MELIS, RAMPI, LAGANÀ FORTUGNO e SIRAGUSA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: la criminalita' organizzata, sia nazionale che autoctona, si e' ormai stabilmente insediata in ampie aree del territorio nazionale, mostrando di saper abilmente sfruttare qualsiasi smagliatura del sistema legislativo e giudiziario; essa ha un volume d'affari quantificato in 311 miliardi di euro nei 27 Paesi dell'Unione europea, classifica nella quale l'Italia e' seconda, con 81 miliardi di euro, secondo quanto emerso in un convegno tenuto a Napoli a maggio 2011, nel prologo del Festival dell'economia di Trento: stima inferiore al reale per la difficolta' di quantificare risorse sottratte all'economia attraverso corruzione e controllo di attivita' illegali; secondo un dossier della Banca d'Italia intitolato «I costi economici della criminalita' organizzata», le mafie sottraggono al Mezzogiorno il 15 per cento del prodotto interno lordo pro capite; tali dati confermano che le mafie rappresentano un grave problema di sicurezza pubblica ed un ancor piu' pressante problema di ordine economico, impedendo lo sviluppo delle regioni del Sud e falsando l'economia del Nord; i sistemi di contrasto necessitano di continue evoluzioni che consentano non solo di reprimere, ma anche soprattutto di prevenire gravi fenomeni di inquinamento della societa' civile; il Governo ha fatto della lotta alla criminalita' organizzata una dei pilastri fondanti della sua politica sulla sicurezza, senza che alla parole abbia fatto seguito l'adozione di misure coordinate e di adeguati investimenti; a fronte di un'organizzazione ormai sempre piu' strutturata secondo criteri imprenditoriali, che fa della pianificazione del proprio agire uno dei pilastri della gestione delle attivita' illecite, vengono riproposti modelli di contrasto inefficaci, consistenti nell'adozione di misure tampone verso eventi che appaiono gestiti come se si versasse di continuo in una situazione emergenziale; a tale incomprensibile logica risponde la creazione di sempre piu' numerosi, settoriali, gruppi di lavoro chiamati ad occuparsi di singole realta' criminali, parcellizzando l'attivita' antimafia, come sta accadendo nel caso degli appalti per la ricostruzione dell'Aquila, nel caso dell'Expo Milano 2015 e della tav, lavori pubblici per i quali sono stati creati, presso la direzione centrale della polizia criminale, nuovi organismi interforze, con notevole dispendio di risorse economiche nonche' di personale; ai proclami del Governo in tema di lotta al crimine organizzato hanno fanno riscontro una serie di tagli indiscriminati che hanno colpito le forze dell'ordine e gravemente compromesso la funzionalita' dell'attivita' di contrasto al crimine, dando agli operatori di polizia una sensazione di isolamento mai avuta prima, come dimostrano le sempre piu' frequenti proteste di piazza; tra le strutture maggiormente penalizzate in termini di risorse umane e professionali figura la direzione investigativa antimafia creata nel 1991 con la legge n. 410, fortemente voluta da Giovanni Falcone, al fine di allineare il sistema di contrasto italiano a modelli organizzativi gia' efficacemente collaudati in altri Paesi, dotando il nostro Paese di un organismo omologo a strutture investigative, quali Fbi e Bka, con una forte vocazione al contrasto del crimine organizzato; dalla data della sua creazione si e' assistito ad una costante riduzione dei fondi, passati dai 28 milioni di euro nel 2001 agli attuali 15 milioni di euro nel 2011, di cui 5 accordati in un secondo momento ed attinti dal fondo «spese impreviste», non sufficienti neanche a pagare le spese correnti ed i contratti in corso, stimati in 9 milioni di euro; tale «naturale» depauperamento, scaturito dalla volontaria mancata attuazione del dettato normativo, e' stato in parte assorbito dalla continuita' garantita dal personale formatosi, nel corso degli anni, anche attraverso complesse attivita' addestrative, finalizzate all'elaborazione di metodologie di contrasto alla mafia, sempre piu' professionali, fondate non solo sulla mera repressione dei delitti, ma specialmente sulle attivita' di analisi dei fenomeni criminali; nonostante questo, grazie alla professionalita' degli operatori della direzione investigativa antimafia, sono in aumento i risultati conseguiti in materia di monitoraggio degli appalti e di sequestri che, dal 2009 al primo semestre 2011, hanno raggiunto l'importo di 5,7 miliardi di euro di beni sequestrati beni e 1,2 miliardi di euro di beni confiscati; tutto cio' rende la direzione investigativa antimafia in termini aziendalistici, «un'azienda in attivo», che contribuisce in maniera consistente ad implementare le risorse del Ministero dell'interno e del Ministero della giustizia -: se il Governo intenda rassicurare gli interroganti sul mantenimento in vita della direzione investigativa antimafia nella pienezza delle sue capacita' operative quale insostituibile strumento di lotta alla mafia, smentendo l'adozione delle misure richiamate in premessa che ne mortificherebbero la funzione, quali, ad esempio, i prospettati ulteriori tagli al settore, il distacco del personale altamente qualificato in gruppi di lavoro superflui, la mancata attuazione delle previsioni della legge n. 41 del 1991, che conferisce alla struttura il coordinamento delle indagini in materia di criminalita' organizzata, l'ipotesi di cancellare il trattamento economico aggiuntivo corrisposto a tutto il personale in servizio presso le sedi della direzione investigativa antimafia. (3-01914)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01914 presentata da FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111025 
xsd:integer
20111025-20111026 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01914 presentata da FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111025 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 
AMICI SESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GARAVINI LAURA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GIACHETTI ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARAN ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MELIS GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
META MICHELE POMPEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MINNITI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ORLANDO ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
QUARTIANI ERMINIO ANGELO (PARTITO DEMOCRATICO) 
RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SAMPERI MARILENA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TOUADI JEAN LEONARD (PARTITO DEMOCRATICO) 
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LAGANA' FORTUGNO MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
xsd:dateTime 2014-05-14T23:42:45Z 
3/01914 
FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) 

blank nodes

data from the linked data cloud