"0"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00006 presentata da ORSINI ANDREA (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 13/04/2018" . "http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=18&ramo=camera&stile=6&idDocumento=3/00006" . . . . "http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?sezione=lavori&tipoDoc=sicross&idlegislatura=18&ramo=camera&stile=9&idDocumento=3/00006" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00006 presentata da ORSINI ANDREA (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 13/04/2018"^^ . . "20180413" . "3/00006" . "20180413" . "2021-01-08T17:04:48Z"^^ . "Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00006 presentato da ORSINI Andrea testo di Venerdì 13 aprile 2018, seduta n. 5 ORSINI . — Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che: il 5 aprile 2018 i media hanno dato notizia di un manifesto di metri 7 per 11, affisso su un palazzo di via Gregorio VII a Roma a cura della Onlus ProVita, riportante l'immagine di un feto di 11 settimane e contenente, tra le altre, le seguenti scritte: «Tu eri così a 11 settimane»; «Tutti i tuoi organi erano presenti. Il tuo cuore batteva già dalla terza settimana dopo il concepimento. Già ti succhiavi il pollice. E ora sei qui perché la tua mamma non ha abortito»; l'affissione ha suscitato numerose e contrastanti reazioni sui social network e sui media; alcuni consiglieri comunali di Roma hanno chiesto l'immediata rimozione del manifesto, considerato offensivo nei confronti delle donne, essendo riconosciuta la facoltà di decidere, a determinate condizioni, di interrompere la gravidanza, ai sensi della legge 22 maggio 1978, n. 194; il dipartimento sviluppo economico di Roma Capitale avrebbe avviato indagini sulla vicenda, al fine di accertare l'eventuale violazione del comma 2 dell'articolo 12- bis del regolamento in materia di pubbliche affissioni di Roma Capitale, che vieta esposizioni pubblicitarie «dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali»; il giorno 11 aprile 2018, dai media si apprende della rimozione del manifesto; ove la rimozione fosse stata disposta a seguito delle critiche mosse al manifesto della Onlus Pro Vita, a giudizio dell'interrogante ci si troverebbe di fronte a un atto gravemente lesivo della libertà di manifestazione del pensiero, di cui all'articolo 21 della Costituzione, in quanto: a) da una lettura costituzionalmente orientata della legge n. 194 del 1978 si evince chiaramente che la critica alla pratica dell'aborto si configura non come minaccia all'esercizio di un diritto fondamentale, bensì come legittimo giudizio negativo su una legge che riconosce, pur dentro il perimetro di una chiara affermazione del diritto alla vita del nascituro, alla donna la facoltà, in determinate circostanze e a determinate condizioni, di interrompere la gravidanza; b) secondo prevalente dottrina, il diritto di cui all'articolo 21 della Costituzione è riferito a qualsiasi espressione del pensiero, diretta non solo all'intelletto e alla ragione, ma anche alle emozioni e alle passioni e non può essere limitata a specifiche modalità espressive; c) ne consegue che la critica alla legge n. 194 del 1978, anche per le modalità in cui è espressa nel manifesto in questione, è pienamente coperta dalla garanzia costituzionale di cui all'articolo 21 della Costituzione; come ribadito da recente giurisprudenza, la riforma del titolo V della parte II della Costituzione, introdotta con legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, non incide sul rapporto gerarchico tra prefetto e sindaco, quando quest'ultimo agisce quale ufficiale del governo, in particolare per quel che riguarda il potere prefettizio di annullare le ordinanze emanate dal sindaco, sulla base di un'erronea interpretazione della normativa vigente (cfr. Consiglio di Stato, sez. VI, 19 giugno 2008, n. 3076); in base ai principi generali dell'ordinamento, così come ribaditi anche da pressoché unanime giurisprudenza e dottrina, l'autonomia regolamentare dei comuni deve dispiegarsi nel perimetro dei principi costituzionali e nel rispetto della gerarchia delle fonti; ne consegue, che l'interpretazione di un regolamento non può mettere in discussione un principio costituzionale –: di quali elementi disponga il Governo sulla vicenda, e quali iniziative intenda adottare, nei limiti delle proprie competenze, perché sia garantito ad ogni cittadino, e quindi anche agli autori e promotori del manifesto di cui in premessa, il diritto costituzionalmente garantito alla libera manifestazione del pensiero. (3-00006)" . . . . "ORSINI ANDREA (FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE)" . "Camera dei Deputati" .