MOZIONE 1/01201 presentata da TURCO LIVIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121128

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Atto Camera Mozione 1-01201 presentata da LIVIA TURCO testo di mercoledi' 28 novembre 2012, seduta n.725 La Camera, premesso che: il 16 giugno 2011, i rappresentanti dei governi, delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei sindacati presenti alla 100 a Conferenza annuale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), hanno preso una decisione storica, adottando un insieme di norme internazionali volte a migliorare le condizioni di lavoro di decine di milioni di lavoratori domestici in tutto il mondo; i delegati alla conferenza hanno adottato la convenzione sulle lavoratrici e i lavoratori domestici, con 396 voti favorevoli, 16 contrari e 63 astensioni, mentre la raccomandazione che l'accompagna ha ottenuto 434 voti favorevoli, 8 contrari e 42 astensioni. L'ILO e' l'unica Organizzazione tripartita all'interno del sistema delle Nazioni Unite, e ognuno dei suoi 183 Stati membri e' rappresentato da due delegati governativi, un delegato delle organizzazioni dei datori di lavoro e un delegato sindacale, che votano in maniera indipendente; i due testi costituiranno la 189 a convenzione e la 201 a raccomandazione adottate dall'ILO dalla sua istituzione nel 1919; le nuove norme dell'ILO stabiliscono che i lavoratori domestici di tutto il mondo, che si prendono cura delle famiglie e delle loro abitazioni, sono titolari degli stessi diritti fondamentali nel lavoro riconosciuti agli altri lavoratori: orari di lavoro ragionevoli, riposo settimanale di almeno 24 ore consecutive, un limite ai pagamenti in natura, informazioni chiare sui termini e le condizioni di impiego, nonche' il rispetto dei principi e dei diritti fondamentali nel lavoro, fra cui la liberta' di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva; la Convenzione definisce lavoro domestico quel lavoro svolto in o per una famiglia o piu' famiglie. I due nuovi strumenti normativi, nonostante coprano la totalita' dei lavoratori domestici, prevedono delle misure speciali volte a proteggere i lavoratori che, a causa della giovane eta', della nazionalita' o delle condizioni di alloggio, possono essere esposti a rischi aggiuntivi rispetto ai loro pari; secondo recenti stime dell'ILO, basate su indagini e/o censimenti nazionali realizzati in 117 Paesi, i lavoratori domestici nel mondo sarebbero almeno 53 milioni, ma gli esperti affermano che la cifra potrebbe superare i 100 milioni se si considera il fatto che, spesso, questo tipo di lavoro e' nascosto o non registrato. Nei paesi in via di sviluppo, i lavoratori domestici rappresentano tra il 4 e il 12 per cento dell'occupazione salariata. Circa l'83 per cento di questi lavoratori sono donne o ragazze e numerosi sono i lavoratori migranti; anche in Italia quello del lavoro domestico e' un settore caratterizzato in parte dal sommerso. Si calcola che il numero complessivo impiegato nel settore superi 1,5 milioni di unita', mentre le iscritte all'INPS nel 2010 erano solo 872 mila. Si tratta in prevalenza di donne (84 per cento), con cittadinanza straniera e provenienti dall'Europa dell'Est (47 per cento). Significativa e' pero' anche la presenza di lavoratori originari dall'Asia meridionale e orientale (16 per cento) e italiani (18 per cento); oltre un quarto dei lavoratori domestici ha tra i 30 e i 40 anni e il 30 per cento ha tra i 40 e i 50 anni. Anche la presenza di giovani, seppur minoritaria, e' significativa: il 15 per cento dei collaboratori (oltre 130 mila lavoratori) ha meno di 30 anni. La necessita' di rinnovare il permesso di soggiorno incoraggia le lavoratrici ad accettare condizioni d'impiego e di retribuzione a volte al di sotto dei livelli minimi contrattuali e rende particolarmente difficile alle organizzazioni sindacali la tutela di questa importante quota del mondo del lavoro, tanto importante in una societa' che invecchia, come la nostra. In Italia il settore e' tutelato, sia dalle leggi (codice civile e legge 339 del 1958) sia soprattutto dalla contrattazione collettiva che garantisce una tutela notevole a tutti i livelli; in Italia, il contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore domestico, copre oggi praticamente tutti gli aspetti relativi alla condizione ed al rapporto di lavoro nel settore. Dalle assunzioni, inquadramento, orario di lavoro, compenso mensile ed orario, riposo e ferie, condizioni di lavoro, malattia e infortuni, condizioni di vitto e alloggio per chi vive con il proprio datore di lavoro e fino alla cessazione del rapporto d'impiego; purtroppo l'estrema frammentazione del comparto e le sue particolari caratteristiche (il datore di lavoro e' quasi sempre una famiglia, il lavoro puo' essere a ore, realizzato con piu' datori; poi ci sono le complessita' legate alla legge sull'immigrazione e altre), rendono difficile la rappresentanza di queste lavoratrici e spesso il contatto con il sindacato avviene nella fase della chiusura del rapporto di lavoro. Anche per le associazioni imprenditoriali il livello di rappresentanza e' molto vago; la natura stessa del rapporto di lavoro (tra lavoratori e famiglie) con le attivita' svolte all'interno della casa di famiglia, rende difficile l'attivita' di ispezione e rende complicato al sindacato svolgere la funzione di tutela dei propri iscritti e dei lavoratori in generale; per questo motivo, e' vitale un'azione di informazione capillare sui diritti di questi lavoratori, anche attraverso collaborazioni con associazioni e comunita' straniere. Da quasi tutti gli interventi dei delegati dai vari Paesi, e' emerso che la maggior forma di contatto viene direttamente dalle lavoratrici che si rivolgono al sindacato quando hanno problemi; in Italia si valuta che il lavoro sommerso pesi per almeno il 40 per cento della forza lavoro. Da qui la necessita' di promuovere strumenti di emersione, potenziando la sensibilizzazione delle lavoratrici, la lotta agli abusi e discriminazioni, gli strumenti di emersione dal lavoro nero e dalla condizione di irregolarita'; il governo dell'Uruguay e' stato il primo a ratificare la Convenzione, lo scorso 25 aprile, concedendo la protezione internazionale a 120.000 lavoratori domestici in quel paese. Sono seguite le ratifiche delle Filippine e delle Isole Mauritius, facendo si' che la convenzione entrasse in vigore (Stando alle procedure dell'ILO, la nuova Convenzione sarebbe entrata in vigore dopo la ratifica da parte di due Paesi). Altri Paesi stanno per seguire questa strada, incluso il Sud Africa, il Belgio, il Kenya, Brasile e Colombia; nel dicembre 2011 ITUC ha lanciato «la campagna 12 entro 12» (12 ratifiche entro il 2012) lo e ha mobilitato oltre 100 organizzazioni affiliate in 81 Paesi; a tutt'oggi l'Italia non ha ancora proceduto alla ratifica della Convenzione nonostante i numerosi solleciti promossi dalle associazioni e dalle rappresentanze sindacali, impegna il Governo a promuovere urgentemente ogni iniziativa utile a pervenire entro la fine della legislatura alla ratifica della convenzione C189 - «Convenzione sul lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori domestici, 2011». (1-01201) «Livia Turco, Murer, Lenzi, Amici, Villecco Calipari, Madia, Miotto, Damiano, Gatti, Argentin, Sarubbi, Bellanova, Schirru, Sbrollini, Bindi, Mosca, Bobba, Grassi, Bossa, De Torre, Velo, Zaccaria, Lo Moro, D'Incecco, Bucchino, Farina Coscioni, Maurizio Turco, Codurelli».
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MOZIONE 1/01201 presentata da TURCO LIVIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121128 
MOZIONE 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
AMICI SESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ARGENTIN ILEANA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BINDI ROSY (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) 
BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BUCCHINO GINO (PARTITO DEMOCRATICO) 
CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
D'INCECCO VITTORIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
DE TORRE MARIA LETIZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO) 
LENZI DONATA (PARTITO DEMOCRATICO) 
LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) 
MADIA MARIA ANNA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MIOTTO ANNA MARGHERITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MOSCA ALESSIA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SARUBBI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO) 
SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
VELO SILVIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZACCARIA ROBERTO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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TURCO LIVIA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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