. "NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELLANOVA TERESA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "MOZIONE 1/01001 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120404"^^ . "CALVISI GIULIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "20120404-" . "BACHELET GIOVANNI BATTISTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "2014-05-14T23:13:31Z"^^ . . "RAMPI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "TULLO MARIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "PIZZETTI LUCIANO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "BOSSA LUISA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . "BOCCI GIANPIERO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "CODURELLI LUCIA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "STRIZZOLO IVANO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . . "SCHIRRU AMALIA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "FIORONI GIUSEPPE (PARTITO DEMOCRATICO)" . "Atto Camera Mozione 1-01001 presentata da LUIGI BOBBA testo di mercoledi' 4 aprile 2012, seduta n.617 La Camera, premesso che: il gioco d'azzardo e' ormai ritenuto un'emergenza sociale, capace di generare dipendenza per circa 1 milione di persone; le nuove strategie di marketing dell'industria del gioco fanno aumentare il numero dei giocatori saltuari ed elevare quello dei giocatori patologici; a fronte di un guadagno lordo per le casse dello Stato che solo nel 2011 si attesta a circa 80 miliardi di euro, circa il 30 per cento in piu' rispetto al 2010, grazie agli introiti del gioco, ne conseguono seri danni all'economia sana del Paese, visti il proliferare delle ludopatie, l'indebitamento delle famiglie, l'aumento di microcriminalita' legata al settore e l'attenzione delle mafie per un'attivita' in costante crescita e difficilmente controllabile; la spesa media procapite degli italiani sui giochi e' pari a circa 1.260 euro, compresi i neonati, secondo il rapporto Libera; secondo il Cnr il 42 per cento della popolazione tra i 15 e 24 anni ha giocato denaro almeno una volta nell'ultimo anno e il presidente del Codacons ha recentemente dichiarato che i giovani a rischio di dipendenza sono circa 500 mila; e' ormai noto che l'unica azione in grado di contenere il fenomeno delle ludopatie deve riguardare la limitazione degli spot pubblicitari, il riconoscimento del gioco d'azzardo patologico, quale malattia, e il conseguente inserimento nei livelli essenziali di assistenza, una corretta informazione sui rischi da gioco, anche a livello scolastico, e la gestione piu' rigorosa di locali e sale adibite al gioco; sia per cio' che concerne la limitazione degli spot pubblicitari che il riconoscimento e la cura delle ludopatie diversi sono i progetti di legge bipartisan depositati presso entrambi i rami del Parlamento, gia' dalla precedente legislatura, mentre per cio' che concerne il diritto dei comuni di disporre dell'ubicazione dei locali e delle sale da gioco diverse sono le limitazioni incontrate; nonostante i comuni si siano dotati nel tempo di strumenti normativi atti alla disciplina delle sale giochi, quali regolamenti ed ordinanze, spesso hanno visto decadere questi strumenti a causa di una giurisprudenza che ha posto divieti riconducibili alla liberta' di iniziativa economica; la giurisprudenza e la dottrina di questi ultimi anni hanno ritenuto che il settore del gioco appartenesse all'attivita' legislativa statale in quanto riconducibile, nel suo complesso alla materia dell'ordine pubblico e della sicurezza dello Stato, ex secondo comma, lettera h), dell'articolo 117 della Costituzione; la stessa Corte Costituzionale aveva infatti specificato, con la sentenza n. 237/2006 che i profili relativi all'installazione degli apparecchi e congegni automatici da trattenimento o da gioco presso esercizi aperti al pubblico, sale gioco e circoli privati, afferiscono alla materia «ordine pubblico e sicurezza»; con la sentenza n. 300 del 10 novembre 2011, la stessa Corte nel pronunciarsi sul ricorso promosso dalla provincia di Bolzano, la quale con proprio regolamento vieta ex lege e, quindi in modo generale l'apertura di sale giochi e la messa a disposizione di giochi nei luoghi in prossimita' di zone ritenute sensibili come scuole e centri giovani o altri istituti frequentati principalmente da giovani, ha ritenuto che dettare limiti all'esercizio dell'attivita' di gioco basati sulla distanza dei luoghi cosiddetti sensibili, manifesti una volonta' atta a tutelare «soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili, o per la giovane eta' o perche' bisognosi di cure di tipo sanitario o socio assistenziale e a prevenire forme cosiddette compulsive, nonche' volte ad evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, la viabilita' e la quiete pubblica. Tali caratteristiche valgono a differenziare le disposizioni della Provincia autonoma tanto da non essere riconducibili alla competenza legislativa statale in materia di \"ordine pubblico e sicurezza\"»; stando alla sentenza non rileverebbe che la provincia di Bolzano sia autonoma, in quanto, visto il dettato autorizzativo a livello extra statale, la Corte implicitamente, traslerebbe anche alle regioni a statuto ordinario nuovi poteri in materia di disciplina delle sale da gioco; in particolare, la Corte Costituzionale si e' cosi' pronunciata: «Al riguardo, non puo' condividersi l'assunto del ricorrente, secondo il quale, proprio alla luce dei principi ora ricordati, la tutela dei minori - cui le norme regionali censurate sono (tra l'altro) preordinate - non potrebbe che spettare alla legislazione esclusiva statale, essendo incontestabile che detta tutela si traduca in un \"interesse pubblico primario\". Gli \"interessi pubblici primari\" che vengono in rilievo ai fini considerati sono, infatti, per quanto detto, unicamente gli interessi essenziali al mantenimento di una ordinata convivenza civile: risultando evidente come diversamente opinando, si produrrebbe una smisurata dilatazione della nozione di sicurezza e ordine pubblico, tale da porre in crisi la stessa ripartizione costituzionale delle competenze legislative, con l'affermazione di una preminente competenza statale» potenzialmente riferibile a ogni tipo di attivita', impegna il Governo a predisporre con carattere di assoluta urgenza le opportune iniziative normative volte a modificare la disciplina vigente, con particolare riferimento alla legge sul commercio, al fine di permettere anche ai comuni, in accordo con la provincia e la regione loro afferenti, di disciplinare l'ubicazione dei locali e delle sale da gioco. (1-01001) «Bobba, Bachelet, Bellanova, Bocci, Bossa, Brandolini, Calvisi, Capano, Carella, Marco Carra, Codurelli, De Pasquale, Farinone, Fioroni, Fogliardi, Froner, Garavini, Luca', Marchi, Mattesini, Narducci, Piccolo, Pizzetti, Rampi, Realacci, Rosato, Sarubbi, Sbrollini, Servodio, Strizzolo, Touadi, Grassi, Tullo, Schirru»." . "REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO)" . "0"^^ . "CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "1/01001" . "FRONER LAURA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . "MOZIONE 1/01001 presentata da BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120404" . . . "LUCA' MIMMO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "BOBBA LUIGI (PARTITO DEMOCRATICO)" . "DE PASQUALE ROSA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BRANDOLINI SANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "FOGLIARDI GIAMPAOLO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "GARAVINI LAURA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "MATTESINI DONELLA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "MOZIONE" . "GRASSI GERO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "SERVODIO GIUSEPPINA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "TOUADI JEAN LEONARD (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "ROSATO ETTORE (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . . "PICCOLO SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "SARUBBI ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "MARCHI MAINO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . "CARELLA RENZO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "SBROLLINI DANIELA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "FARINONE ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "CAPANO CINZIA (PARTITO DEMOCRATICO)" .